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Chivasso, la Giunta aumenta i parcheggi a pagamento: addio alle zone disco

La Giunta Castello regala altri parcheggi a Gestopark: 82 nuovi stalli blu

Chivasso, la Giunta aumenta i parcheggi a pagamento: addio alle zone disco

Chivasso, la Giunta aumenta i parcheggi a pagamento: addio alle zone disco

A Chivasso i parcheggi a pagamento aumentano. Quelli liberi scompaiono. Succede in viale Vittorio Veneto, dove la Giunta del sindaco Claudio Castello ha deciso di trasformare anche le ultime zone disco in aree blu: 82 nuovi stalli a pagamento, tariffa ordinaria 0,80 euro all’ora, dalle 8.30 alle 19.30.

È la delibera numero 67, approvata il 27 marzo 2025. La stessa settimana in cui la ruota panoramica è arrivata in piazza d’Armi. E ha portato via altri posti gratuiti ai cittadini. Strisce bianche occupate. Per l’ennesima volta. Mai una volta, davvero mai, che fiere, bancarelle, giostre o spettacoli vengano piazzati sulle strisce blu. No, lì si incassa. Il resto può essere sacrificato. I cittadini? Che si arrangino.

Chivasso convive da tempo con una cronica carenza di parcheggi. Ma anziché creare nuove aree di sosta, si monetizza il problema. Si “ottimizza” il disagio. Si promettono rotazioni per agevolare il commercio, si concedono 45 minuti di sosta gratuita ai residenti delle frazioni (per due auto, e una sola volta al giorno), si introducono abbonamenti agevolati per le forze dell’ordine. Ma alla fine si tolgono posti liberi. Punto.

Il conto lo pagano sempre gli stessi: i chivassesi. E intanto, viale Vittorio Veneto vedrà svanire le ultime briciole di sosta gratuita. Un regalo per GestOpark s.r.l., la società che gestisce le strisce blu e che con questo provvedimento vedrà crescere gli incassi tra il 5 e l’8 per cento all’anno.

Tutto legale, per carità. Tutto approvato all’unanimità dalla Giunta. Ma è il principio che indigna. Una città in cui parcheggiare è sempre più un lusso. Una città dove il cittadino non conta mai abbastanza. Ma la cassa, quella sì, conta eccome.

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