Colto sul fatto! Dipendente di un’azienda di trasporti sorpreso a rubare gasolio

Una realtà lavorativa del Biellese è stata scossa da un episodio che ha sollevato dubbi sulla fiducia tra datore di lavoro e dipendenti. Un uomo, impiegato in un’azienda di trasporti, è stato sorpreso a sottrarre gasolio dai camion della ditta, provocando un ammanco economico significativo.

Il sospetto è sorto dopo che il titolare ha notato una discrepanza nei consumi di carburante, con un buco nei conti che ha raggiunto la cifra di 5.000 euro in un anno. La segnalazione ai Carabinieri di Mottalciata ha dato il via a un’indagine accurata, condotta con appostamenti e pedinamenti, fino a quando i militari sono riusciti a cogliere l'uomo in flagranza di reato.

Il lavoratore, con l’aiuto di un complice, travasava il carburante dal camion aziendale in alcune taniche all’interno del proprio giardino, un’operazione che probabilmente andava avanti da tempo. Bloccati e identificati, entrambi sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Biella con l’accusa di furto aggravato continuato in concorso. Il caso, al di là del valore economico del carburante sottratto, apre una riflessione più ampia sul rapporto di fiducia all’interno delle aziende, evidenziando la necessità di controlli adeguati per prevenire comportamenti illeciti che possono minare la stabilità di un’impresa.

Perché se è vero che il datore di lavoro deve agire con il buon senso del "padre di famiglia" è altrettanto vero che il dipendente non può rubare "in casa sua".

L’episodio rappresenta un chiaro segnale per i datori di lavoro sulla necessità di adottare misure di sicurezza più efficaci, mentre per i lavoratori è un modo per ricordare le conseguenze legali e morali di azioni che, seppur apparentemente di poco conto, possono avere risvolti gravi sia sul piano personale che professionale.

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