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Eporedia Futura

Far pace con se stessi prima che col mondo

Dopo il dibattito sul presidio per la pace, il Consiglio Comunale si ricompatta nell'astensione. Contraddizioni, silenzi e arrampicate sugli specchi per non ammettere le divergenze interne.

Erna Restivo

Erna Restivo

E alla fine arrivò l’ordine del giorno.

Dopo un’interpellanza generale consiliare ritenuta non di interesse cittadino, si è discusso l’ordine del giorno.

Forse è stata un bene la trasformazione in Odg, visto che dalla maggioranza non abbiamo sentito alcuna argomentazione in risposta alle domande pervenute dal presidio per la pace.

Presidio Pace

Le contraddizioni di questa maggioranza sono ormai evidenti: la pochezza delle idee viene compensata dalle sempre più fumose situazioni di conflitto di interessi, mentre i pochi registi della sinistra eporediese si impegnano a mantenere una compattezza sempre più fragile e di facciata.

È proprio questo ciò che abbiamo visto durante l’ultimo Consiglio Comunale: il Sindaco, per anticipare il dibattito, ha diffuso un comunicato di risposta alla lettera aperta del presidio per la pace, con la quale addirittura sembrava preannunciare una spaccatura interna alla maggioranza sul tema, dovuta all’eterogeneità della compagine amministrativa e alle varie sensibilità interne.

E invece cosa è successo?

Tutti insieme, allegramente, i Consiglieri Comunali di maggioranza si sono astenuti, dando motivazioni da campionato di arrampicata sugli specchi.

Ma com’è possibile un simile voto se il Partito Democratico in Parlamento ha approvato ciò per cui chiedevamo il sostegno e se Laboratorio Civico e Viviamo Ivrea fanno parte del presidio stesso?

Ormai non dobbiamo neanche più sorprenderci troppo di simili situazioni, coscienti della capacità di questa maggioranza di sostenere tutto e il contrario di tutto, come ben ricordano un paio di assessori, e soprattutto consapevoli della loro fragilità che li porta tutti a snaturarsi pur di evitare una discussione. Una compagine amministrativa seria, seppur eterogenea, dovrebbe potersi permettere anche delle lievi divergenze, pur di rispettare il mandato ricevuto e le promesse fatte.

In sintesi, il Partito Democratico, pur di garantirsi la vittoria, ha venduto se stesso all’estrema sinistra.

Non permetteremo che si faccia lo stesso con la nostra Città, visto che il Consigliere Erna Restivo, per motivare decisioni messe in discussione dalle opposizioni, ha affermato con arroganza “abbiamo vinto le elezioni”, dimenticando però di ribadire che il sostegno alla coalizione di cui fa parte risulta di poco superiore a un quarto degli Eporediesi.

P.s.
Le sigle “extraparlamentari” del Presidio per la Pace ci hanno attaccato per aver strumentalizzato la loro lettera aperta, con cui - ricordiamolo - chiedevano ai gruppi consiliari di prendere una posizione (anche con i propri partiti di riferimento), solo dopo aver compreso di aver messo in difficoltà l’Amministrazione.
Qualcuno ricordi loro, però, che senza di noi non se ne sarebbe proprio parlato.
Il soccorso rosso, d’altronde, supera ogni possibile gratitudine.

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