La squadra lascia il campo per insulti razzisti ad un calciatore e perde la partita a tavolino

Sconfitta a tavolino per 3-0 alla Fulvius 1908 di Valenza (Alessandria), che domenica 16 febbraio sul campo della Fortitudo Occimiano, nel girone G di Prima Categoria, ha abbandonato il campo a seguito di un insulto di matrice razzista – non rilevato dall’arbitro – che sarebbe stato rivolto a un suo giocatore di colore, Francesco Degioanni. La delibera del giudice sportivo è stata comunicata oggi dalla Lega Nazionale Dilettanti.

La partita era stata sospesa al 39esimo del primo tempo – sul risultato di 1-0 per la Fortitudo. Il direttore di gara, per quattro minuti, aveva spiegato ai dirigenti valenzani che, non avendo udito alcun insulto, non poteva prendere provvedimenti, cercando di convincere la squadra a proseguire l’incontro. Il giudice ha quindi ritenuto che l’impossibilità di portare a termine regolarmente la partita sia da attribuire esclusivamente a una scelta della Fulvius, «scelta che tuttavia, in base al referto di gara, è apparsa del tutto ingiustificata».

Il giudice sportivo ha inoltre inflitto due giornate di squalifica a Degioanni, espulso per comportamento irrispettoso nei confronti dell’arbitro. Alla società è stata comminata un’ammenda di 200 euro per il comportamento dei tifosi, accusati di insulti al direttore di gara che «è stato seguito da una persona con la giacca della tuta della Fulvius 1908, soggetto non identificato, che lo ingiuriava e gli scattava con il cellulare fotografie senza averne l’autorizzazione, oltre a schernirlo».

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