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12 Febbraio 2025 - 19:44
Luca Spitale e Vanessa Vidano
Riunione incandescente dei capigruppo questa mattina a Palazzo Civico, resasi letteralmente infuocata quando il presidente del Consiglio Comunale Luca Spitale ha deciso, con un colpo di mano, di silenziare il dibattito su un tema scomodo: la posizione dei gruppi consiliari riguardo all’invio di armi all’Ucraina e all’adesione dell’Italia alla NATO.
Dopo un imbarazzante tira e molla, e una riunione nella stanza di fianco con gli esponenti di maggioranza, durata qualche minuto, Spitale ha messo ai voti l’interpellanza presentata dalle Opposizioni, decidendo di non inserirla all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Il tutto con una motivazione che definire pretestuosa è dire poco: "Non è di interesse pubblico..." ha sentenziato, liquidando la questione con una frase che la dice lunga sulla voglia della maggioranza di affrontare discussioni divisive.
Eppure, la richiesta delle Opposizioni non era certo campata per aria. Si chiedeva semplicemente di conoscere la posizione ufficiale dei gruppi consiliari su un tema che, piaccia o no, riguarda anche Ivrea e i suoi cittadini: l’adesione alla NATO e l’invio di armi all’Ucraina. Il tutto nel rispetto di una lettera ricevuta da tutti i capigruppo lo scorso 3 febbraio da parte del Presidio per la Pace di Ivrea, che sollecitava proprio un confronto istituzionale su questi temi.
A denunciare il teatrino è il consigliere comunale Andrea Cantoni
"Come nel titolo del romanzo di Tolstoj, la Guerra e la Pace spesso fanno fatica a dialogare tra loro - commenta - Abbiamo assistito all’ennesima prova di una maggioranza sempre più impaurita e incapace di affrontare temi politicamente scomodi. Tutti devono sapere che esiste una richiesta del Presidio per la Pace per conoscere le posizioni dei consiglieri. Eppure, a quanto pare, i colleghi di maggioranza hanno ritenuto che la pace non sia un tema di interesse cittadino. Per evitare il dibattito si sono nascosti dietro il Regolamento del Consiglio Comunale, dichiarando inammissibile l’interpellanza."
Un copione già visto, ma questa volta con un dettaglio in più: per la prima volta dall’inizio della legislatura, la Conferenza dei Capigruppo ha persino votato, fatto raro e indicativo del livello di nervosismo che regna nella maggioranza.
E a destare ancora più clamore è stato l'atteggiamento della consigliera Vanessa Vidano di Viviamo Ivrea (il cui gruppo compare, insieme a Laboratorio Civico e ZAC!, tra gli aderenti al Presidio per la Pace) che ha prima riconosciuto che il tema fosse di interesse cittadino – anche in virtù del lavoro del Presidio per la Pace – salvo poi allinearsi alla maggioranza e votare per l’inammissibilità.
"Ciononostante, dopo una breve riunione di maggioranza – o, come è stato detto, 'dopo una più attenta rilettura' – ha votato insieme ai suoi colleghi per l'inammissibilità. Ai posteri l'ardua sentenza, ma non finisce certo qui." stigmatizza Andrea Cantoni.
Insomma, ancora una volta, quando si tratta di questioni divisive, la maggioranza preferisce scappare piuttosto che assumersi la responsabilità di un confronto pubblico. Il messaggio è chiaro: a Ivrea, la pace non è un tema di interesse pubblico. O almeno, non per chi governa la città.
Bene concludere che sulla proroga dell'invio di armi all'Ucraina, in Parlamento, sono stati tutti d'accordo ad eccezione del Movimento Cinque Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra.
Ancora un pensierino. Non sono infatti sfuggite a chi segue i social le "lamentele" rivolte a questo giornale "che ce l'ha con lui" del presidente del consiglio comunale Luca Spitale. Continueremo ad oltranza, ancor più con chi si fa censore dei dibattiti seri sulla pace e sulla guerra e poi ne cerca uno sui social, da professionista del canto e della musica, su come allarga le braccia Elodie al festival di Sanremo. Suvvia... Ma di che centrosinistra fa parte sto Spitale ...? E Colosso? L'assessora alle pari opportunità Gabriella Colosso non dice nulla?
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