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Ferrovia Chivasso-Asti: perché la Lega non chiede a Salvini di riattivare la linea?

Dopo la raccolta firme per le forze dell'ordine, sarebbe una bella iniziativa per il territorio...

Ferrovia Chivasso-Asti: perché la Lega non chiede a Salvini di riattivare la linea?

Ferrovia Chivasso-Asti: perché la Lega non chiede a Salvini di riattivare la linea?

Apprendo dagli organi di stampa che la Lega Salvini di Chivasso sta raccogliendo firme a sostegno delle Forze dell’Ordine. Giustissima iniziativa. Però i militanti della Lega potrebbero organizzare anche una raccolta di firme indirizzate al ministro dei trasporti affinché faccia arrivare e partire i treni in orario. Sono sicuro che i chivassesi apprezzerebbero. D’accordo, il ministro dei trasporti e delle infrastrutture si chiama Salvini, è il capo del loro partito, e gli attivisti della Lega potrebbero trovarsi in imbarazzo a mandargli le firme raccolte. Li capirei.

Leghisti di Chivasso

Al posto della raccolta firme, potrebbero allora accendere ceri in chiesa, o gridare tutti insieme in Piazza d’Armi formule di magia bianca. Ma facciano qualcosa! Intanto Salvini è in Spagna. Ufficialmente per partecipare al raduno dell’internazionale dei “patrioti neri”. Ma si sussurra che la realtà sia un’altra: sarebbe andato in Spagna, implorato dal governo spagnolo, a fare una consulenza sul servizio ferroviario. Di più: pare che sia partito con una borsa piena di martelli e chiodi, pronto a intervenire caso mai capitasse un guasto ai binari spagnoli proprio mentre è lì a Madrid. Forse, quando lo ha supplicato di aiutarlo, il ministro spagnolo dei trasporti non aveva ancora letto la battuta di Giorgia Meloni. Come si legge nel libro “Fratelli di chat”, a proposito del suo ministro delle infrastrutture, Meloni scriveva ai suoi più o meno: «Pensavo saremmo tornati al dorso di mulo e invece ci sono ancora i treni dopo due anni...».

I militanti chivassesi della Lega Salvini, oltretutto, sanno bene che si parla di treni non solo in pianura, qui a Chivasso, ma anche in collina. Da anni molti cittadini di Lauriano, Monteu, Cavagnolo, e su fino ad Asti, si battono per la riapertura della leggendaria linea ferroviaria Chivasso – Asti.

Quel gioiello di linea ferroviaria caldeggiata già nell’Ottocento dal liberale Camillo Cavour, e chiusa nel 2013 da un altro statista piemontese, l’assessore regionale ai trasporti Barbara Bonino del liberale Popolo della Libertà. A proposito della lotta per la riattivazione della Chivasso – Asti, alle manifestazioni partecipava anche il consigliere regionale Gianluca Gavazza. Pure lui è della Lega Salvini. A pensarci ora vengono i brividi. Se la linea la riaprissero adesso, i comitati della collina si troverebbero il ministro Salvini all’inaugurazione, e il giorno dopo il famoso chiodo traditore fermerebbe già di nuovo i treni per Asti.

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