Separazione e diritto di visita: il padre può ottenere una frequentazione paritaria del figlio?

Buongiorno avvocato. Io e mia moglie avremmo deciso di separarci. Il mio timore, tuttavia, riguarda l’accordo sui tempi di visita di mio figlio che ha appena compiuto due anni. Mia moglie non è d’accordo ad una frequentazione settimanale col bambino suddivisa tra noi al 50%, nonostante la mia disponibilità. A seguito di un giudizio potrebbe essermi riconosciuta la pretesa?

Paolo, Settimo Torinese

Egregio lettore, la decisione circa i tempi di permanenza presso ciascun genitore in ipotesi di separazione personale tra genitori, per prima cosa, deve involgere la valutazione circa l’effettivo interesse dei figli. Pertanto, il giudice eventualmente adito valuterà, a tal fine, alcuni elementi quali, per esempio, la personalità dei genitori e la capacità degli stessi di crescere il figlio in modo che sia garantita la tutela del minore e, dunque, il suo interesse ad una frequentazione paritaria con il padre e con la madre. E ciò senza che, comunque, possa rilevare la circostanza che il bambino si trovi in tenera età, come Suo figlio.

L’orientamento giurisprudenziale fatto proprio da una recente Ordinanza della Corte di Cassazione sez. civile di gennaio di quest’anno (n. 1486), infatti, ritiene che la valutazione in ordine ai tempi di permanenza presso i genitori deve fondarsi sul principio della conservazione del rapporto tra questi ultimi ed i figli, considerando la specifica situazione familiare, a prescindere dall’età del minore. Pertanto, è ben possibile che una Sua richiesta di collocazione paritaria, laddove ne sussistano i presupposti come sopra enucleati, venga accolta dal Tribunale.

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