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15 Gennaio 2025 - 21:22
Polizia sui binari (foto di archivio)
Gli incidenti, i danneggiamenti e i disagi su precise arterie ferroviarie, in giorni e orari cruciali per la circolazione con pesanti ricadute su tutta la rete. I sospetti delle Ferrovie dello Stato su presunti 'sabotaggi' finiscono sul tavolo dei magistrati della Procura di Roma che avvieranno un fascicolo per fare chiarezza su quanto sta avvenendo negli ultimi mesi sui binari di tutta Italia. La denuncia della società è stata presa in carico dalla Digos della Questura di Roma, che invierà poi l'informativa a piazzale Clodio nei prossimi giorni. Non è escluso che si possa procedere non solo per il reato di danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, ma anche per terrorismo, così come avvenuto già in passato in alcuni processi a carico di attivisti No Tav.
Nel suo esposto Ferrovie dello Stato parla di "circostanze altamente sospette" e nell'atto che finirà all'attenzione dei magistrati fa riferimento agli orari in cui si sono verificati "alcuni problemi, il tipo di guasti e la loro frequenza". La tesi è quella che qualcuno abbia preso di mira volontariamente la rete ferroviaria per creare caos e disagi in aree nevralgiche del Paese. Sarà ora la Procura a chiarire cosa stia accadendo, salvo prima decidere a quali magistrati affidare l'inchiesta, o eventualmente le inchieste, in base al luogo in cui sono stati registrati i presunti reati.
Bandiere del movimento No Tav
Non è comunque la prima volta che le Procure avviano indagini su atti di sabotaggio contro infrastrutture ferroviarie. Molti sono, per esempio, i fascicoli che riguardano gli attivisti del movimento No Tav, attivo principalmente in Valle di Susa. In quel caso ad essere presa di mira è la nascente linea dell'alta velocità Torino-Lione, con lancio di petardi, danneggiamenti e sabotaggi per bloccare la realizzazione dell'opera.
Proprio ad inizio mese, durante la notte di San Silvestro, è avvenuto l'ultimo episodio di "disobbedienza civile", con l'ennesimo assalto ad un cantiere di Chiomonte e l'ennesimo scontro con la polizia tra razzi da un lato e lacrimogeni dall'altro. Lo scorso aprile, invece, sette attivisti sono stati condannati in via definitiva per alcuni episodi di violenza avvenuti durante una manifestazione del 2019 proprio davanti allo stesso cantiere.
La matrice anarchica è stata individuata dagli investigatori in un'altra recente indagine che ha riguardato il sabotaggio di alcune strutture elettriche a Rovezzano, alla periferia di Firenze, considerato uno degli snodi strategici tra alta velocità e circolazione convenzionale. Gli autori diedero fuoco ad un pozzetto-centralina, lasciando l'Italia spezzata in due. Proprio come avviene ormai troppo spesso lungo i binari di tutto il Paese.
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