Un sorriso che vale più di un gol: il Torino FC dona gioia ai piccoli pazienti

Un pomeriggio all’insegna della solidarietà e della leggerezza quello trascorso oggi grazie al Torino Football Club, che ha fatto visita ai bambini e ragazzi di Casa UGI Odv e ai piccoli pazienti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La delegazione granata, guidata dall’allenatore Paolo Vanoli, ha voluto regalare un momento di serenità e spensieratezza a chi sta affrontando difficili percorsi di cura, portando doni e sorrisi nei reparti ospedalieri.

Una parte del gruppo, arrivata a Casa UGI, ha giocato con grande entusiasmo insieme ai bambini, coinvolgendoli in attività che hanno trasformato un ordinario pomeriggio in un momento di gioia e condivisione.

L’altra rappresentanza del Torino FC, accompagnata dalla professoressa Franca Fagioli e da Emma Sarlo Postiglione, segretario generale di UGI Odv, ha visitato i reparti di Oncoematologia pediatrica, il Centro Trapianti e l’Hospice Isola di Margherita all’ospedale Regina Margherita. I calciatori granata hanno distribuito regali a ogni paziente ricoverato, scambiando sorrisi e parole di conforto con i piccoli ricoverati e le loro famiglie.

«È un gesto semplice ma di grande significato – ha dichiarato Emma Sarlo Postiglione –. Vedere questi bambini sorridere anche solo per un momento è il regalo più grande che possiamo ricevere».

Un momento particolarmente toccante, quello vissuto dai calciatori e dallo staff granata, che hanno messo da parte la pressione del campo per dedicarsi a chi sta vivendo un periodo di sofferenza e incertezza.
Anche il tecnico Paolo Vanoli ha voluto sottolineare l’importanza di queste iniziative: «Lo sport non è solo competizione, ma anche condivisione e vicinanza a chi ne ha bisogno. I sorrisi di questi bambini sono un insegnamento per tutti noi».

Il Torino FC, con questa visita, ribadisce il proprio impegno nel sociale, regalando momenti di calore umano in un periodo come quello natalizio, dove anche un piccolo gesto può fare una grande differenza.
Un pomeriggio che resterà impresso nei cuori di bambini, famiglie e giocatori, a dimostrazione di come il calcio possa essere molto più di uno sport: una forza capace di unire, emozionare e portare speranza.

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