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Ex Sandretto di Pont Canavese: ore decisive per il futuro dell'area abbandonata

Sono scaduti ieri, lunedì 2 dicembre, i termini per presentare le offerte per il bando

Sandretto

L'ex Sandretto di Pont Canavese

E’ scaduto ieri, lunedì 2 dicembre, il bando per la vendita dell’ex-Sandretto, indetto per iniziativa del curatore fallimentare.

La Sandretto, che produceva macchinari per la lavorazione delle materie plastiche, rappresenta nella storia di Pont una ferita non rimarginata ed era diventata nel tempo un triste simbolo della decadenza industriale italiana.

Impostasi sul mercato a partire dal Dopoguerra e fino agli Anni Ottanta grazie alla qualità dei suoi prodotti, dal decennio successivo era finita più volte e per lunghi periodi al centro delle cronache a causa delle dure vertenze sindacali che avevano contrapposto i lavoratori ai proprietari via via succedutisi dopo che i suoi fondatori l’avevano ceduta: proprietari via via peggiori, interessati solo ad impadronirsi del marchio, dei brevetti, dei macchinari, senza alcuna reale intenzione di rilanciarla. Nonostante lo strenuo impegno della FIOM-CGIL (il sindacato maggioritario nell’azienda) alla fine venne chiusa e, nel marzo 2017, dichiarata fallita.

Paolo Coppo sindaco di Pont Canavese

Da allora lo stabilimento e la vasta area circostante sono lì, abbandonati a sé stessi: un vero spreco. E’ difficile però trovare un acquirente serio: sono spazi troppo grandi per le dimensioni delle aziende di oggi, devono essere bonificati e sorgono in un’area geografica poco appetibile.

A questo bando ha accennato il sindaco di Pont nel corso delle sue Comunicazioni al termine del consiglio comunale: “Vedremo – ha detto – se qualcuno si sarà mostrato interessato. In caso contrario, bisognerà fare delle riflessioni”.

Ha in mente qualcosa l’amministrazione comunale? Non si sa: il sindaco non ha detto altro.

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