Il Consiglio dei Ministri, nella seduta di lunedì 25 novembre, ha approvato la dichiarazione dello stato di emergenza per la durata di 12 mesi, in seguito agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il Piemonte nei giorni 4 e 5 settembre 2024.
Il provvedimento prevede uno stanziamento iniziale di 4,8 milioni di euro, destinato a coprire le necessità immediate e a supportare i territori più colpiti.
L’intervento riguarda numerosi comuni del territorio piemontese, in particolare quelli della Città Metropolitana di Torino e della Provincia di Vercelli. Tra i comuni coinvolti figurano:
Città Metropolitana di Torino: Ala di Stura, Balme, Balangero, Bussoleno, Cantoira, Cavour, Chialamberto, Chivasso, Cintano, Ciriè, Coazze, Cuorgnè, Feletto, Fenestrelle, Front, Giaglione, Gravere, Grosso, Groscavallo, Inverso Pinasca, Lanzo Torinese, Lemie, Mathi, Mattie, Mompantero, Noasca, Nole, Novalesa, Oulx, Pancalieri, Perosa Argentina, Pinasca, Pinerolo, Pomaretto, Pont Canavese, Porte, Roure, Rubiana, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Germano Chisone, San Maurizio Canavese, San Pietro Val Lemina, Usseglio, Vauda Canavese, Venaus, Villanova Canavese e Villar Perosa.
Provincia di Vercelli: Alagna Valsesia, Campertogno, Mollia e Scopa.
La decisione è stata accolta positivamente dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dall’assessore alla Protezione Civile, Marco Gabusi. In una dichiarazione congiunta, i due hanno sottolineato l’importanza del provvedimento:
«L’accoglimento della richiesta di stato di emergenza da parte del Governo rappresenta un passo essenziale per affrontare i gravi danni subiti dai nostri territori. Grazie ai fondi stanziati, sarà possibile dare risposte alle necessità delle comunità colpite e continuare gli interventi di ricostruzione che i comuni hanno iniziato con risorse proprie».
L’assessore Gabusi ha aggiunto: «Durante la visita in Piemonte del Capo Dipartimento della Protezione Civile, avvenuta proprio in quei giorni, abbiamo avuto l’opportunità di presentare lui tutti i documenti inerenti la richiesta. Il suo sostegno e la sua attenzione per la situazione piemontese sono stati fondamentali per velocizzare l’iter di approvazione. Questo risultato dimostra quanto sia importante il dialogo tra istituzioni per garantire risposte rapide ed efficaci ai cittadini».
Il presidente Cirio ha concluso: «Questo risultato è il frutto di un lavoro coordinato tra Regione, amministrazioni locali, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed il Governo. Proseguiremo con determinazione per garantire sicurezza e supporto alle comunità».
Il commento del consigliere Mauro Fava
Anche il consigliere regionale Mauro Fava (Forza Italia), presidente della II Commissione consiliare, ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione del provvedimento:
«Vorrei esprimere la mia soddisfazione per l’approvazione della dichiarazione dello stato di emergenza richiesto dalla Regione Piemonte in risposta all’ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte e in particolare la Provincia di Torino tra il 4 e il 5 settembre. Si tratta di un passo fondamentale e una risposta concreta per sostenere le comunità calamitate visto che include anche un primo stanziamento pari a 4,8 milioni di euro».
Fava ha elogiato la rapidità dell’intervento del Governo, attribuendola all’efficace collaborazione istituzionale: «La risposta del Governo è stata celere grazie all’azione del presidente Cirio e dell’assessore Gabusi che hanno saputo immediatamente aprire un dialogo fruttuoso con il Capo Dipartimento della Protezione Civile. È evidente che la rapidità in questi casi è fondamentale perché intere comunità e numerose imprese sono state messe in ginocchio da questi eventi atmosferici del tutto straordinari».
Lo stanziamento iniziale consentirà di avviare gli interventi di ripristino più urgenti, supportando le comunità e le amministrazioni locali nei lavori già avviati con risorse proprie.
La Regione Piemonte continuerà a collaborare con il Governo e il Dipartimento della Protezione Civile per garantire che gli aiuti giungano rapidamente a chi ne ha più bisogno, dimostrando ancora una volta quanto la sinergia tra istituzioni sia fondamentale nei momenti di emergenza.
