Chivasso, ennesima rissa in stazione: i cittadini chiedono sicurezza

Oggi pomeriggio, sabato 16 novembre 2024, la stazione ferroviaria di Chivasso è tornata sotto i riflettori, non per il traffico dei treni, ma per una rissa che ha scosso l'intera cittadina. Un giovane, visibilmente ubriaco, ha scatenato il caos aggredendo altri ragazzi presenti sul posto. “Ormai non è più sicuro nemmeno aspettare un treno,” ha dichiarato un residente, esasperato dall’ennesimo episodio di violenza che mina la tranquillità della comunità.

Le forze dell’ordine, immediatamente intervenute, sono riuscite a riportare la calma, ma il senso di insicurezza resta palpabile. Non è un episodio isolato: la stazione è da tempo percepita come un luogo a rischio, specie con il calare della sera, quando degrado e tensioni sembrano prendere il sopravvento. Pendolari e residenti, ormai esasperati, chiedono interventi concreti per garantire la sicurezza.

Nonostante i controlli intensificati negli ultimi mesi e la presenza più frequente delle pattuglie, la popolazione continua a sentirsi vulnerabile. “Vedere le pattuglie aiuta, ma non basta,” ha commentato un pendolare abituale, evidenziando come le misure attuali siano considerate insufficienti a risolvere un problema che appare sistemico.

I cittadini sollecitano interventi strutturali: un sistema di videosorveglianza più efficace, un presidio fisso delle forze dell’ordine e una maggiore illuminazione pubblica sono tra le proposte avanzate con più insistenza. Misure che, secondo molti, rappresentano solo il punto di partenza per affrontare una questione che richiede una risposta decisa e strategica.

“Non possiamo limitarci a tamponare le emergenze,” sottolineano i residenti, chiedendo soluzioni definitive per restituire alla stazione di Chivasso la sua funzione di luogo sicuro e accogliente, senza il timore costante di nuovi episodi di violenza.

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La struttura pedonale, inaugurata nel 2016 per collegare le due zone della città, versa in condizioni critiche: ascensori fuori uso e sporcizia diffusa rendono difficile l'attraversamento, penalizzando soprattutto le persone con disabilità e gli anziani.

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