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Ivrea

Movicentro: il degrado regna, l’amministrazione dorme. Bertolino suona la sveglia su Facebook

Il referente di Italia Viva affonda: "Basta chiacchiere, servono soluzioni concrete".

Paolo Bertolino

Paolo Bertolino

Degrado al Movicentro non se ne può più. A dirlo, dopo le Opposizioni, dopo Diego Borla del Pli è anche Paolo Bertolino di Italia Viva. Non le manda a dire e lo fa con un post su Facebook che non lascia spazio a libere interpretazioni. Bertolino si schiera apertamente a fianco del consigliere Massimiliano De Stefano e punta il dito contro l’immobilismo dell’amministrazione comunale di Ivrea.

“È evidente a tutta la cittadinanza -  sottolinea - la necessità di aumentare la sicurezza nell’area a est della stazione di Ivrea, attraverso un presidio permanente di Forze dell'Ordine.” 

Bertolino non nasconde la sua preoccupazione per i residenti e gli utenti della stazione, ma soprattutto per i giovani che frequentano la zona: “È una zona di snodo dei trasporti, popolata anche dai giovani delle scuole superiori i cui istituti sono a poca distanza.”

 

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Stringi stringi l’accusa alla giunta comunale del sindaco Matteo Chiantore è di ignorare volutamente il problema.

“L'amministrazione comunale ha il dovere di riuscire a dare delle soluzioni concrete e deve smettere di sottovalutare il problema, dopo anche i recenti atti di violenza che si sono verificati.” Non mancano i riferimenti a quei cittadini che ormai cercano di aggirare la zona per paura: “Diversi cittadini non hanno fatto mistero che cercano di non passare in quella zona,” scrive Bertolino, e il messaggio è chiaro: il degrado e la mancanza di sicurezza stanno allontanando la gente.

La soluzione? Bertolino non ha dubbi e lo ribadisce: “Si può chiedere la collaborazione della Polizia Ferroviaria, come capita nella maggior parte delle città d'Italia, magari con un impianto di videosorveglianza collegato con la Polizia di Stato.” 

Epperò, l’amministrazione ha proposto un tavolo permanente ed un eventuale presidio in corso Nigra…

“Non credo vi sia spazio per tavoli tematici o soluzioni che ipotizzino un presidio fisso sul lato opposto a dove il problema è più acuto.” 

Insomma, Bertolino è netto: basta chiacchiere, servono fatti.

Ma c’è di più. Bertolino non si limita a denunciare il degrado del Movicentro, ma lancia anche un avvertimento politico al Partito Democratico: “Sono convinto che diverse sensibilità dell’area del PD di Ivrea siano d'accordo con la mozione di Azione e Italia Viva.” 

Segue stoccata finale: “Se l'amministrazione targata PD vuole spostarsi a sinistra su temi così importanti per i cittadini, l'area moderata a noi collegata si troverà costretta ad affermare il proprio disappunto oltre che una netta distanza politica.”

Il post di Paolo Bertolino si conclude con una richiesta diretta al sindaco: “Vorrei che il sindaco esprimesse con chiarezza nei confronti dei cittadini la sua posizione sulla istituzione del presidio permanente di sicurezza e della sua localizzazione.” 

Una sfida aperta, che non sembra lasciare molto spazio alla diplomazia. Una cosa è certa: Bertolino e De Stefano non intendono mollare la presa.

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