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Iniziata l'era Bonino a Sparone, il piccolo Comune del Canavese dove tutti seguono il Consiglio comunale

Si è insediato il nuovo Consiglio comunale

Sparone elezioni

Anna Bonino neo sindaca di Sparone

Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Sparone, la sera di giovedì 20 giugno. E’ composto quasi completamente da persone alla loro prima esperienza amministrativa: fanno eccezione il sindaco Anna Bonino e l’ex-sindaco Laura Nugai (ora alla guida di uno dei due gruppi di  minoranza) mentre Silvia Leto, rappresentante dell’altro gruppo, è una neofita solo a Sparone essendo stata assessore a Cuorgnè.

Naturalmente, trattandosi della prima seduta dopo le elezioni, è stata dedicata agli adempimenti di rito a cominciare  dall’esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità dei consiglieri eletti, con relativo voto positivo di tutti i componenti dell’assemblea. Non si è votato invece sulla composizione della giunta e sulle deleghe conferite ad assessori e  consiglieri perché la scelta spetta al sindaco, che si limita  a darne comunicazione.

Le deleghe ai consiglieri non facenti parte della giunta – come ha spiegato la prima cittadina –  non hanno valore istituzionale ma vengono conferite per coinvolgere tutti gli esponenti di una maggioranza nella gestione del proprio Comune. Sono comunicazioni che non riservavano sorprese in quanto le nomine erano già state ufficializzate diversi giorni prima. Ricordiamo che i due assessori sono Fabrizio Bertoldo (altresì vicesindaco) e Fabrizio Fornetti.

La nuova maggioranza consiliare di Sparone

Dovevano invece arrivare dall’insieme dei consiglieri i nomi da proporre e da sottoporre al voto per la presidenza  dell’assemblea. Quella del presidente del consiglio comunale è una figura facoltativa nei piccoli comuni e spesso non viene istituita ma secondo il sindaco “è forse la più rappresentativa”: era stata proprio lei ad introdurla durante il suo primo mandato.

In quest’occasione ha dichiarato: “E’ nostra intenzione aprire ai gruppi di minoranza e coinvolgerli lasciando a loro la scelta del vicepresidente”. La proposta è stata accettata e Silvia Leto si è offerta per questo incarico, d’accordo con l’altro gruppo. La maggioranza ha indicato come presidente Paola Susanna Aimonetto. Per lei hanno votato tutti ed 11, mentre per la Leto i voti sono stati 9: due li ha ricevuti Massimo Bartolini.

A questo punto la prima cittadina ha cambiato posto, cedendo quello al  centro del tavolo alla neo-presidente, che ha ringraziato tutti e si è detta onorata  dell’incarico.

Restavano altri due adempimenti. Il primo consisteva nel dettare gli indirizzi ai quali il sindaco si dovrà attenere per le nomine presso enti ed istituzioni che siano di sua competenza: i nominati dovranno possedere adeguate conoscenze amministrative o tecniche, non avere legami di parentela col sindaco, e dovranno essere scelti tenendo conto delle Pari Opportunità.  Anche su questo il voto è stato unanime.  Restavano da eleggere (con voto segreto al quale il sindaco per legge non partecipa)  i tre componenti effettivi ed i tre supplenti della Commissione Elettorale Comunale. Gli effettivi sono Ivan Ciochetto e Federico Billeci per la maggioranza e Silvia Leto per le opposizioni; i supplenti Massimo Bartolini e Francesco Picco per la maggioranza e Laura Nugai per le opposizioni.  

Restano ancora da scegliere due dei tre capigruppo (la Leto, essendo da sola, lo diventa automaticamente). La decisione  - ha spiegato il segretario comunale dottor Maggio – dovrà essere comunicata per iscritto, con una lettera sottoscritta da tutti i componenti di ciascun gruppo.

Non restava altro e, dopo una ventina di minuti, la seduta è stata sciolta.

Come spesso accade a Sparone la parte riservata al pubblico era piena. Erano presenti anche alcuni esponenti dell’ex-maggioranza, cosa che non sempre accade dopo una sconfitta.

Come sarà l’atmosfera nel nuovo consiglio?

Non sempre la seduta d’insediamento consente di capirlo. L’impressione è che le due minoranze stiano instaurando un rapporto di collaborazione. Tra maggioranza ed opposizioni si vedrà: l’offerta della vicepresidenza del consiglio e l’accoglimento della proposta sembrerebbero andare in questo senso ma è difficile immaginare un clima disteso. Del resto i rappresentanti dell’opposizione hanno voluto rimarcare le distanze non fermandosi al successivo rinfresco.

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