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Cronaca
30 Ottobre 2023 - 15:29
Antonio Massa, il tecnico caposcorta tra i principali indagati, dalla procura di Ivrea, per la strage di Brandizzo (Torino) del 30 agosto
Un nuovo video, delle telecamere di sorveglianza della stazione di Brandizzo , cambierebbe in parte la dinamica di quanto accaduto intorno alla mezzanotte tra il 30 e il 31 agosto, quando un treno viaggiatori vuoto travolse e uccise cinque operai che erano al lavoro sui binari, Michael Zanera, 34 anni; Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni; Kevin Laganà, 22 anni.
Le immagini sono state acquisite dalla Procura di Ivrea e si trovano al vaglio degli inquirenti che si stanno occupando dell'indagine.
Il filmato mostrerebbero una diversa scansione temporale e una verità un po' differente da quella emersa finora.
Gli operai erano al lavoro prima dell'arrivo dell'autorizzazione, quindi conferma la prima parte della vicenda: gli operai non sarebbero dovuti essere sulla massicciata.
Il tecnico di Rfi caposcorta per la squadra, Antonio Massa - indagato insieme al caposquadra della Sigifer Andrea Girardin Gibin per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario - in questo video però, subito prima del passaggio del treno per Milano, avrebbe fatto allontanare gli operai dai binari, poi si sarebbe messo al telefono.
Proprio mentre lui parlava con la capostazione di Chivasso, Vincenza Repaci, che gli continuava a negare l'autorizzazione a far scendere la squadra sui binari, gli operai sarebbero tornati sulla massicciata.
Da capire resta dove sia collocato temporalmente il video, perché quella notte erano tre i treni previsti: l'ultimo di linea per Milano, uno che doveva trasportare vagoni vuoti da Alessandria a Torino e un terzo, previsto per l'1.30. Il primo convoglio è transitato, il secondo, in ritardo, è quello che ha causato la strage.
In un primo video shock recuperato dal cellulare di Kevin Lagnà, 22 anni, la vittima più giovane della strage, si sente chiaramente dire: "Ragazzi se vi dico 'treno' andate da quella parte eh?". Il breve video è stato girato la sera del 30 agosto, pochi minuti prima dell'incidente ferroviario a Brandizzo, costato la vita a cinque operai.
La voce potrebbe essere quella di Antonio Massa, principale indagato dell’inchiesta, tecnico di RFI che avrebbe dato il via libera agli operai prima del passaggio del treno avvertendoli però che sarebbe passato e che al suo segnale avrebbero dovuto spostarsi.
Mette i brividi la risposta in tono ironica di Kevin: "Ho capito. Mi butto contro la cancellata!".
Nel video si vedono gli altri operai al lavoro intenti a rimuovere il pietrisco sotto i binari.
Due settimane fa, Rete Ferroviaria Italiana ha licenziato Antonio Massa, il tecnico caposcorta tra i principali indagati dalla procura di Ivrea.
Il motivo è che secondo l'azienda è stato leso "irreparabilmente il rapporto di fiducia con l'azienda.
"Il provvedimento adottato è giunto al termine di un iter procedimentale che, in caso di infrazioni e violazioni di principi, regole e/o procedure da parte del lavoratore, è attivato e svolto nel rispetto di tutte le garanzie di contraddittorio e difesa", spiega Rfi.
Compito di Massa era di vigilare sullo svolgimento dei lavori nel rispetto delle procedure. Secondo l'accusa invece avrebbe dato il via libera ai cinque senza il nulla osta.
Contro il licenziamento del tecnico è stato presentato un ricorso anche da parte dei sindacati.
La Filt Cgil impugnerà il licenziamento di Antonio Massa. "E' assurdo che l'azienda lo licenzi prima ancora che la Procura lo abbia sentito. Avrebbero potuto tenerlo in sospensione cautelare, non farlo lavorare fino alla sua deposizione. Questo vuol dire cercare a tutti i costi un capro espiatorio", ha detto Giuseppe Santomauro, segretario generale della Filt Cgil Torino e Piemonte, aprendo il seminario 'L'ansia punitiva' per riflettere sulla strage di Brandizzo.
"Abbiamo avuto centinaia di segnalazioni di lavoratori Rfi che ci dicono che questa era una prassi comune. Ognuno di noi potrebbe essere Antonio Massa. Da quando questo è cominciato a emergere Rfi ha convocato tutti i capi tecnici d'Italia ai quali è stato detto che chiunque faccia scendere i lavoratori sui binari prima dell'interruzione verrà licenziato. La situazione oggi è migliorata molto" spiega Santomauro.
"Vogliamo rilanciare un'azione che vada a indagare le cause degli incidenti, in particolare di quello che è accaduto a Brandizzo. A livello nazionale sta partendo il confronto con Rfi sulla sicurezza, sul sistema delle manutenzioni. Un confronto al momento positivo, ma gli esiti andranno giudicati alla fine sulla base di quello che concorderemo con l'azienda", afferma Stefano Malorgio, segretario generale della Filt Cgil nazionale.
Maurizio Catino, professore ordinario di Sociologia dell'organizzazione all'Università di Milano-Bicocca, ha analizzato il processo di fabbricazione del 'capro espiatorio organizzativo', un individuo o un gruppo di individui su cui ricadono le colpe anche di altri, mettendo in luce i limiti delle soluzioni individuali quando si affrontano problemi organizzativi.
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