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Tornano le tende: studenti contro il caro affitti

Mobilitazione in 25 città. "La Ministra Bernini venga a parlarci"

Tornano le tende: studenti contro il caro affitti

Dopo la pausa estiva, tornano le tende davanti alle città universitarie. Sotto lo slogan "Vorrei un futuro qui" gli studenti hanno aperto la nuova stagione di protesta contro il caro affitti davanti ai rettorati a Lecce, Palermo, Torino, Bologna, Perugia, Roma, Milano fino a raggiungere la cifra di 25 città da nord a sud.

I giovani - sono circa 800 mila gli universitari fuori sede - chiedono alla premier Giorgia Meloni e alla ministra dell'Università Anna Maria Bernini di trovare urgentemente 2 miliardi per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri.

E di "smettere di sprecare le risorse del Pnrr per gli alloggi privati che costano 700 euro al mese. Vogliamo che i posti letto finanziati dal Pnrr siano accessibili a tutti. Noi invitiamo la ministra Bernini a venire a trovarci, per confrontarsi con noi sulla prossima legge di bilancio e sul Pnrr.  Vogliamo raccontarle le difficoltà degli studenti fuorisede che non riescono a pagare l'affitto", dicono i ragazzi.

Alle tende oggi a La Sapienza di Roma sono passati vari esponenti dell'opposizione: Alfredo D'Attore e Marta Bonafoni del Partito Democratico, Vittoria Baldino e Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle. Presenti anche diversi dirigenti della Cgil e della Flc Cgil.

"Bisogna indire il nuovo bando regionale per il bonus alloggi", suggerisce la consigliera del Lazio Eleonora Mattia (Pd).

Secondo il Moige, Movimento italiano genitori, "é necessaria una riforma della fiscalità in favore dei genitori con figli a carico". Per Alessio d'Amato di Azione "la protesta è sacrosanta, ogni euro disponibile va messo su sanità e diritto allo studio". ll Codacons scende in campo aprendo una pagina sul proprio sito per fornire informazioni e aiuto agli universitari.

Da una indagine dell'Osservatorio Futura, realizzata per conto di Cgil, Rete degli studenti medi e Udu, "Giovani e diritto allo studio", emerge che il 54% degli intervistati è in difficoltà economica, solo il 10% pensa che il diritto allo studio sia garantito e appena il 14% del campione dichiara di non interessarsi al problema del caro affitti.

Quando si chiede quale sia la sfida principale che i giovani devono affrontare per poter studiare, il 61% del campione risponde il costo elevato della vita: affitti, mense, libri, trasporti. Gli studenti annunciano che almeno per una settimana rimarranno in tenda, "ma probabilmente ancora di più".

"Noi siamo ripartiti - spiega Leone, esponente di Sinistra Universitaria Sapienza - perché la situazione non solo non è cambiata ma è peggiorata. Oggi l'offerta abitativa è diminuita del 45% mentre i prezzi delle case sono aumentati".

Intanto il Consiglio dei ministri di oggi ha previsto nel Dl Energia uno stanziamento di circa 17,435 milioni di euro per le borse di studio degli studenti idonei non beneficiari. Le risorse andranno a coprire l'intera platea dei quasi 5.000 studenti inclusi nelle graduatorie degli Enti regionali per il diritto allo studio, ma che per mancanza di copertura non accedevano al sussidio. Sul fronte affitti, sono stati censiti circa 67mila posti letto che dovrebbero essere utilizzabili in tempi abbastanza brevi.  

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