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Ecco le prime immagini della messa in sicurezza della bomba da 450 chili trovata a Pratoregio

E' un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale che verrà disinnescata alle prime luci dell'alba di domenica 23 luglio

Ecco le prime immagini della messa in sicurezza della bomba da 450 chili trovata a Pratoregio

E' iniziato il conto alla rovescia: mancano due giorni appena. Domenica, alle prime luci dell'alba, l'ordigno bellico da 1000 libbre trovato in un boschetto di Pratoregio verrà disinnescato e lunedì mattina fatto brillare nell'ex poligono militare di San Carlo Canavese.

Sono state appena diffuse le prime immagini della bomba da 450 chilogrammi.

L’ordigno è stato rinvenuto durante i lavori di manutenzione delle sponde del torrente Orco dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po.

La Prefettura di Torino e l’Esercito stanno collaborando per organizzare e mettere in atto tutte le procedure che porteranno alla neutralizzazione del residuato bellico. Le operazioni saranno condotte dalle 05:30 al primo pomeriggio e prevedranno la rimozione delle spolette e il successivo trasporto in cava del corpo principale della bomba per la successiva distruzione.

TUTTO CIO' CHE C'E' DA SAPERE

Previste misure straordinarie per la sicurezza: l'evacuazione di un centinaio di persone che vivono nel raggio di 750 metri dal ritrovamento dell'ordigno, la chiusura di alcune strade come quella che collega Chivasso con Brandizzo, la Torino-Milano e la linea ferroviaria storica e ad Alta Velocità, e, addirittura, la chiusura dello spazio aereo sopra la città. 

Le operazioni di disinnesco dell'ordigno partiranno alle 5,45. In tre ore i militari del 32º Reggimento Genio Guastatori di Fossano faranno esplodere le spolette dell'ordigno, che sarà poi trasferito a Cirié dove lunedì mattina sarà fatto brillare.

Bisognerà operare in assoluta sicurezza e per questo scatterà un servizio imponente.

"Si lavora a ridurre i disagi per i residenti entro i 750 metri, ma anche per il traffico aereo, stradale e dei treni", scrive il primo cittadino Claudio Castello su facebook. Sindaco che, a breve, emetterà le ordinanze conseguenziali nel perseguimento della sicurezza pubblica.

Il piano operativo è stato predisposto giovedì pomeriggio in prefettura a Torino alla presenza del sindaco di Chivasso, di tutti gli enti interessati (Snam, Eni, Enel, Terna, Enav, Rfi e Anas) e delle forze dell'ordine.

I disagi prevedono anche l'interruzione in quella zona dell'erogazione dell'oleodotto e l'erogazione di energia elettrica di media ed alta tensione. A preoccupare è la presenza dell'azienda Nippon Gases.

Le evacuazioni

A partire dalle 4 del mattino saranno fatte evacuare dalle abitazioni circa un centinaio di persone all'interno della zona rossa.

Il traffico ferroviario

Durante le operazioni la circolazione ferroviaria verrà interrotta tra Chivasso e Settimo Torinese. Lo comunicano Trenitalia e Rfi, che in queste ore si stanno organizzando per attivare le soluzioni migliori per i passeggeri.

I voli

I disagi riguarderanno anche i voli in arrivo all'aeroporto Sandro Pertini di Caselle. Tra le 5,45 e le 8,45 sono tre i voli interessati: quelli in arrivo da Palermo e Charleroi-Bruxelles di Ryanair e da Iasi in Romania con volo Wizz Air.

Le compagnie aeree stanno valutando se dirottare i voli o sospenderli. Il provvedimento non riguarderà, invece, i voli in partenza in quanto orientati verso Nord.

L'autostrada A4

Chiuso anche il tratto tra Chivasso e Settimo dell'A4 Torino-Milano.

La bomba

Una bomba della Seconda Guerra Mondiale recuperata a pochi metri dal torrente Orco.

Si trova di fianco alla strada che porta a Pratoregio, in via Marie Curie, dove sono in corsi i lavori per la realizzazione dell'argine e la sistemazione idraulica della zona da parte dell'AiPo.

Il luogo del ritrovamento della bomba

L'ordigno è stato rinvenuto là dove c'era il celebre Boschetto di Pratoregio, luogo di incontri sessuali e anche di efferati delitti: quello di Franco Scarsella, il coiffeur di Verolengo rinvenuto cadavere nel settembre 2002, assassinato dal calcio di una pistola dal femminiello rumeno Ulian Laurentiu, condannato all'ergastolo, e quello di Giuseppina Arena, Giusy la cantastorie di via Togliatti, assassinata con 3 colpi di pistola in volto il 12 ottobre 2022 e i cui assassini non sono ancora stati individuati. 

Sono stati abbattuti centinaia di alberi nei mesi scorsi - senza peraltro che nessun ambientalista battesse ciglio - e così, dal terreno, è spuntata la bomba.

Parte di via Marie Curie è stata dunque interdetta al traffico dopo il rinvenimento dell'ordigno bellico ragionevolmente databile ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Informata la Prefettura di Torino, il sito è presidiato notte e giorno dai carabinieri della Compagnia e dagli agenti della Polizia Locale.

Il residuato bellico è emerso nella tarda mattinata di oggi nel corso dei lavori che l’Agenzia Interregionale per il fiume Po sta eseguendo per le difese spondali, la ricalibratura, la regimazione idraulica e la manutenzione del torrente Orco.

Nel 1944, il territorio chivassese fu funestato dai bombardamenti degli angloamericani. Le azioni di guerra aeree fecero registrare 73 vittime e numerosi feriti tra la popolazione, per l’incursione su obiettivi civili come la stazione ferroviaria e le vicine zone abitate. 

Nel giugno 1995, nelle operazioni di disinnesco di un residuato bellico, in una cava in località Boschetto, morirono due artificieri e 3 rimasero feriti dalla deflagrazione.

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