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21 Luglio 2023 - 19:26
E' iniziato il conto alla rovescia: mancano due giorni appena. Domenica, alle prime luci dell'alba, l'ordigno bellico da 1000 libbre trovato in un boschetto di Pratoregio verrà disinnescato e lunedì mattina fatto brillare nell'ex poligono militare di San Carlo Canavese.
Sono state appena diffuse le prime immagini della bomba da 450 chilogrammi.
L’ordigno è stato rinvenuto durante i lavori di manutenzione delle sponde del torrente Orco dall’Agenzia Interregionale per il Fiume Po.
La Prefettura di Torino e l’Esercito stanno collaborando per organizzare e mettere in atto tutte le procedure che porteranno alla neutralizzazione del residuato bellico. Le operazioni saranno condotte dalle 05:30 al primo pomeriggio e prevedranno la rimozione delle spolette e il successivo trasporto in cava del corpo principale della bomba per la successiva distruzione.
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Previste misure straordinarie per la sicurezza: l'evacuazione di un centinaio di persone che vivono nel raggio di 750 metri dal ritrovamento dell'ordigno, la chiusura di alcune strade come quella che collega Chivasso con Brandizzo, la Torino-Milano e la linea ferroviaria storica e ad Alta Velocità, e, addirittura, la chiusura dello spazio aereo sopra la città.
Le operazioni di disinnesco dell'ordigno partiranno alle 5,45. In tre ore i militari del 32º Reggimento Genio Guastatori di Fossano faranno esplodere le spolette dell'ordigno, che sarà poi trasferito a Cirié dove lunedì mattina sarà fatto brillare.
Bisognerà operare in assoluta sicurezza e per questo scatterà un servizio imponente.
"Si lavora a ridurre i disagi per i residenti entro i 750 metri, ma anche per il traffico aereo, stradale e dei treni", scrive il primo cittadino Claudio Castello su facebook. Sindaco che, a breve, emetterà le ordinanze conseguenziali nel perseguimento della sicurezza pubblica.
Il piano operativo è stato predisposto giovedì pomeriggio in prefettura a Torino alla presenza del sindaco di Chivasso, di tutti gli enti interessati (Snam, Eni, Enel, Terna, Enav, Rfi e Anas) e delle forze dell'ordine.
I disagi prevedono anche l'interruzione in quella zona dell'erogazione dell'oleodotto e l'erogazione di energia elettrica di media ed alta tensione. A preoccupare è la presenza dell'azienda Nippon Gases.
A partire dalle 4 del mattino saranno fatte evacuare dalle abitazioni circa un centinaio di persone all'interno della zona rossa.
Durante le operazioni la circolazione ferroviaria verrà interrotta tra Chivasso e Settimo Torinese. Lo comunicano Trenitalia e Rfi, che in queste ore si stanno organizzando per attivare le soluzioni migliori per i passeggeri.
I disagi riguarderanno anche i voli in arrivo all'aeroporto Sandro Pertini di Caselle. Tra le 5,45 e le 8,45 sono tre i voli interessati: quelli in arrivo da Palermo e Charleroi-Bruxelles di Ryanair e da Iasi in Romania con volo Wizz Air.
Le compagnie aeree stanno valutando se dirottare i voli o sospenderli. Il provvedimento non riguarderà, invece, i voli in partenza in quanto orientati verso Nord.
Chiuso anche il tratto tra Chivasso e Settimo dell'A4 Torino-Milano.
Una bomba della Seconda Guerra Mondiale recuperata a pochi metri dal torrente Orco.
Si trova di fianco alla strada che porta a Pratoregio, in via Marie Curie, dove sono in corsi i lavori per la realizzazione dell'argine e la sistemazione idraulica della zona da parte dell'AiPo.
Il luogo del ritrovamento della bomba
L'ordigno è stato rinvenuto là dove c'era il celebre Boschetto di Pratoregio, luogo di incontri sessuali e anche di efferati delitti: quello di Franco Scarsella, il coiffeur di Verolengo rinvenuto cadavere nel settembre 2002, assassinato dal calcio di una pistola dal femminiello rumeno Ulian Laurentiu, condannato all'ergastolo, e quello di Giuseppina Arena, Giusy la cantastorie di via Togliatti, assassinata con 3 colpi di pistola in volto il 12 ottobre 2022 e i cui assassini non sono ancora stati individuati.
Sono stati abbattuti centinaia di alberi nei mesi scorsi - senza peraltro che nessun ambientalista battesse ciglio - e così, dal terreno, è spuntata la bomba.
Parte di via Marie Curie è stata dunque interdetta al traffico dopo il rinvenimento dell'ordigno bellico ragionevolmente databile ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Informata la Prefettura di Torino, il sito è presidiato notte e giorno dai carabinieri della Compagnia e dagli agenti della Polizia Locale.
Il residuato bellico è emerso nella tarda mattinata di oggi nel corso dei lavori che l’Agenzia Interregionale per il fiume Po sta eseguendo per le difese spondali, la ricalibratura, la regimazione idraulica e la manutenzione del torrente Orco.
Nel 1944, il territorio chivassese fu funestato dai bombardamenti degli angloamericani. Le azioni di guerra aeree fecero registrare 73 vittime e numerosi feriti tra la popolazione, per l’incursione su obiettivi civili come la stazione ferroviaria e le vicine zone abitate.
Nel giugno 1995, nelle operazioni di disinnesco di un residuato bellico, in una cava in località Boschetto, morirono due artificieri e 3 rimasero feriti dalla deflagrazione.
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