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26 Aprile 2023 - 19:51
Restauratore (foto d'archivio)
Definire progetti di conservazione e restauro mettendo in comune le competenze professionali per creare una piattaforma per l'avvio d'impresa.
È l'obiettivo della convenzione tra la Cna Piemonte e il Centro Conservazione e Restauro di Venaria Reale. L'accordo è stato firmato presso la sala d'onore della Fondazione Circolo dei Lettori. All'incontro sono intervenuti Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle Attività produttive e delle pmi, Nicola Scarlatelli, presidente della Cna Piemonte, Luca Emilio Brancati, presidente della Cna Artistico e Tradizionale Piemonte, Stefano Trucco, presidente Ccr La Venaria Reale, Sara Abram, segretario generale Ccr.
È previsto un ciclo di incontri di networking tra imprese e giovani restauratori dei beni culturali e neolaureati per sviluppare nuove opportunità professionali e per mettere in contatto le imprese artigiane associate. Saranno attivati anche tirocini.
"Il protocollo d'intesa pone le premesse per un ampliamento di visione più ampia della formazione nel settore del restauro e, parallelamente, della trasmissione d'impresa e del saper fare artigiano. L'idea di creare occasioni di proficuo scambio tra il mondo della formazione accademica e quello della tradizione esperta 'di bottega' è un concetto antico che, però, nel tempo si è andato perdendo. Abbiamo ritenuto importante che i giovani in formazione universitaria potessero apprendere quel saper fare che gli esperti artigiani professionisti posseggono magari da generazioni, ma che non risulta codificato nei manuali scolastici" spiega Brancati.
"La convenzione mette insieme eccellenze uniche. Un accordo che da un lato va a vantaggio del vasto patrimonio dei beni culturali piemontese in modo da valorizzarlo sempre più e dall'altro promuove le competenze professionali e la manualità di un comparto unico che sa stupire per la qualità del proprio lavoro. Un gioco di squadra quanto mai necessario per valorizzare e qualificare al meglio le competenze degli artigiani piemontesi" sottolinea Tronzano.
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