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L'intervista
07 Aprile 2023 - 10:47
I rifiuti abbandonati
Torniamo a parlare di abbandono abusivo di rifiuti sui cigli delle strade. Lo facciamo con Davide Arminio, consigliere di opposizione a Nole col gruppo "Costruire Futuro" e segretario del Partito Democratico di Nole - Villanova - Grosso. Nei giorni scorsi, Arminio ha segnalato il problema del conferimento abusivo dei rifiuti su Facebook.
"Giro in bici con vista immondizia. Questa è solo una parte dell'orrido campionario che accoglie il ciclista improvvido che decide di dare un'occhio al ciglio stradale - ha detto Arminio -. Tre riflessioni:è sempre attuale la vecchia domanda di quanto sia miserevole la vita di quelli che buttano i rifiuti dai finestrini o che li gettano deliberatamente ai piedi degli alberi; molti di questi rifiuti si vedono anche passando in auto, quindi come li ho visti io li hanno visti i centinaia di cittadini che passano di qui ogni giorno: han tutti voltato la testa facendo finta che vada tutto bene? al netto dei comportamenti criminali e della scarsa collaborazione della cittadinanza, ritengo che il consorzio rifiuti dovrebbe fare molto di più, considerato anche che la pulizia degli scarichi abusivi rientra nel costo della tariffa rifiuti".
Il post su Facebook di Arminio
Gli abbiamo chiesto di approfondire la riflessione in merito a cosa si potrebbe fare di più e meglio per evitare che i sacchi della spazzatura dilaghino sui prati e sulle strade a macchia d'olio.
Il problema esiste ed è evidente: cosa c'è che non va secondo te?
Basta fare un giro per le strade periferiche ma anche per le provinciali. Quelli che ho documentato io sono dei casi a cui assisto molto spesso. Le strade sono in queste condizioni e i rifiuti abbandonati sono molti. Possiamo dare la colpa agli ignoranti, ma c’è anche un sistema di raccolta dei rifiuti che incentiva gli abbandoni abusivi accanto a un sistema di raccolta dei rifiuti abbandonati che funziona poco.
Nello specifico qual è il problema principale della raccolta dei rifiuti?
Credo che l’aspetto perverso della Tarip è che se un utente conferisce di meno paga di meno, e così molti preferiscono abbandonare i rifiuti in giro, così il bidone dell'indifferenziato resta vuoto e si paga di meno. Lo si nota facilmente andando in giro: non sono rifiuti di grandi dimensioni come, ad esempio, delle gomme per auto; si tratta invece spesso di sacchi di spazzatura mista, e spesso si tratta di persone che deliberatamente li scaricano in un posto isolato.
Il problema è diffuso a macchia d'olio
Quindi andrebbe ripensata la Tarip (tariffazione puntuale)?
Intanto bisognerebbe prendere di peso la questione della pulizia dei cigli stradali, che in questo momento non esiste se non dopo le sollecitazioni dei cittadini; nel costo della Tari, inoltre, per quanto ne so c’è anche una parte che si paga per la raccolta dei rifiuti abbandonati. E poi eventualmente bisognerebbe anche applicare dei metodi repressivi accanto a una campagna di sensibilizzazione dei cittadini. In ultimo, prima o poi si dovrà capire come rendere incentivante fare la raccolta differenziata invece che mettere la questione sul fronte dei costi. Ad esempio, la tariffazione puntuale dovrebbe essere estesa su tutte le frazioni di rifiuto, non solo sull’indifferenziato. In questo modo, sì, resterebbe la regola per cui più si conferisce indifferenziato e più si paga, ma si potrebbe anche fare uno sconto a chi conferisce più frazioni differenziate.
Sul fronte repressivo, probabilmente i Comuni si scontrano con la scarsità di organico in fatto di Polizia Locale
Andrebbe bene anche installare delle fototrappole o iniziare a fare delle multe per poi farlo sapere diffusamente. Insomma, o si puliscono le strade o, se si vuole limitare questa piaga, si può pensare di colpire qualcuno iniziando a dare l'esempio.
E sul fronte della sensibilizzazione?
In quel caso dovrebbero agire i Comuni assieme al Consorzio Cisa.
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