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Sanità
20 Marzo 2023 - 13:43
I medici che hanno effettuato l'intervento
Una nuova protesi mitralica è stata impiantata a cuore battente per la prima volta al mondo con un intervento eseguito a Torino nell'ospedale Molinette. Un battesimo celebrato a poche decine di chilometri dal luogo in cui il dispositivo salvavita è stato concepito. La protesi si chiama Epygon ed è il prodotto di un lavoro condotto da squadre di esperti italiani e francesi: l'idea è germogliata nel bioparco di Colleretto Giacosa (Torino) da un team di bioingegneri piemontesi ed è stata sviluppata dalla transalpina Affluent Medical. La paziente è una donna di 62 anni che soffriva di una grave forma di insufficienza mitralica giudicata non trattabile con intervento cardiochirurgico tradizionale.
A soli cinque giorni dal ricovero è stata trasferita per la riabilitazione nel centro medico di Veruno. La nuova protesi, spiegano, può essere posizionata senza ricorrere alla circolazione extracorporea (interventi a cuore aperto). Si segue la metodica transcatetere, già utilizzata abitualmente sulla valvola aortica (Tavi) per pazienti molto anziani o ad alto rischio operatorio. La novità è che questa nuova protesi serve sulla valvola mitrale. "La fase di invenzione e di sviluppo - spiegano alla Città della Salute di Torino - è stata più difficile perché l'anatomia della mitrale è più complessa di quella aortica. L'operazione, inoltre, va eseguita in centri iper specializzati". Epygon è stata applicata nel dipartimento cardio-toraco-vascolare delle Molinette diretto da Mauro Rinaldi. L'intervento è stato condotto da Stefano Salizzoni, considerato fra i maggiori esperti mondiali in questo tipo di procedure, insieme a Michele La Torre e Antonio Montefusco. I direttori dei Centri universitari di Torino e Lione, Mauro Rinaldi e Marco Vola, esprimono "soddisfazione per il risultato clinico e per la collaborazione forte tra le due equipe" soprattutto perché "il processo di ricerca e sviluppo è stato condotto completamente in ambito europeo, fra l'Italia e la Francia".
La Città della Salute evidenzia "il design innovativo" di Epygon che, a differenza delle altre protesi mitrali biologiche, ha solo due lembi anziché tre: "Questo permette di riprodurre il flusso fisiologico del sangue nel ventricolo sinistro, imitando la valvola originale e migliorando anche la funzione del muscolo cardiaco. Per Salizzoni "può aprire nuove prospettive in quanto rende l'impianto facile e riproducibile, caratteristiche che fanno ben sperare in pazienti che non possono essere sottoposti all'intervento tradizionale a cuore aperto".
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