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Rivarolo Canavese
03 Marzo 2023 - 20:25
(immagine di repertorio)
Gli artisti itineranti hanno giusto finito di montare la struttura che ospiterà da oggi fino a domenica il circo a Rivarolo Canavese. Tra le esibizioni previste ce ne sono alcune che prevedono l'utilizzo di animali, come si legge sulle locandine. Su questo punto l'amministrazione comunale di Rivarolo Canavese, guidata da Alberto Rostagno, ha voluto diramare una nota ufficiale per esprimere la propria contrarietà a questa pratica.
La prima amministrazione di Rostagno aveva anche fatto approvare, nel 2018, un regolamento comunale a tutela del benessere animale, che all'articolo 18 vietava espressamente l'utilizzo di specie selvatiche ed esotiche per attività di intrattenimento. Regolamento non può però essere attuato.
Una sentenza del Tar Piemonte ha infatti chiarito che secondo le Linee Guida Cites non può essere fatto alcun divieto ai circhi di utilizzare determinate specie di animali. A questa sentenza si sono unite quelle di Marche, Molise, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Emilia Romagna.
Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese
"È evidente, dunque - si legge nella nota diramata dal Comune - che il legislatore, allo stato attuale, ha un atteggiamento di particolare favore nel mantenimento di spettacoli con animali, non tenendo in considerazione l’evoluzione concettuale in merito alla tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi e che è entrata a pieno titolo in Costituzione l’11 febbraio 2022, ma che non prevede ancora reale applicazione a livello legislativo".
Anche perché nel 1968, in Italia, la legge 337 ha tutelato la presenza degli animali nei circhi, obbligando gli Enti locali ad individuare aree comunali disponibili per l’installazione dei circhi – riconoscendo la funzione sociale di circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. La legge non pone alcuna limitazione all’utilizzo di animali, che, anzi, sono citati all’art. 4 tra i soggetti che si possono esibire.
"Una legge - scrivono gli amministratori rivarolesi - quella del 1968, che non risulta essere più adeguata, non rispondendo nella maniera più assoluta alla nuova attenzione e sensibilità della nostra società, sempre più consapevole e attenta. Va precisato che questa Amministrazione non ha nulla da eccepire alle attività circensi in sé, che anzi raccontano la storia di un’arte millenaria molto affascinante. Ma siamo certi che artisti, clown, acrobati e ginnasti possano creare momenti di altissima arte e cultura senza dover “usare” animali, soprattutto selvatici ed esotici, che certo non possono essere pienamente a proprio agio e privi di stress in un contesto così lontano dal loro habitat naturale".
Per gli amministratori di Palazzo Lomellini occorrerebbe dimostrare "grande partecipazione alle attrazioni di spettacolo viaggiante che propongono spettacoli alternativi, e spieghiamo ai nostri bambini quanto è bello studiare e scoprire il comportamento degli animali nel loro habitat naturale. Il nostro comportamento e le nostre scelte possono influenzare la proposta di questi spettacoli. Finché avere animali “funzionerà” di più che non averne e finché la legge non prenderà una posizione chiara in merito, in armonia con le modifiche costituzionali appena entrate in vigore, gli animali continueranno ad essere oggetti e non esseri senzienti".
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