AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
24 Febbraio 2023 - 23:10
Andrea Agnelli
Ora tocca alle altre squadre. Dall'inchiesta sui conti della Juventus fioriscono procedimenti giudiziari in altre città italiane.
I pubblici ministeri di Torino hanno trasmesso una serie di carte ai colleghi di una mezza dozzina di procure.
L'iniziativa è dettata da ragioni di competenza territoriale.
Da tempo gli accertamenti dei magistrati subalpini e della guardia di finanza avevano portato alla conclusione che la Juventus avesse intrecciato, in materia di scambio e di compravendita di giocatori, rapporti di "collaborazione e di partnership" (i termini è utilizzato nelle carte processuali) con una quantità di altri club. Condotte innestate su "relazioni personali e a volte personali tra manager e dirigenti sportivi". Roba che - era la tesi del pm - poteva addirittura "mettere in pericolo la lealtà delle competizioni".
La giustizia sportiva, in materia di plusvalenze, ha sostanzialmente 'scagionato' i campionati lo scorso 23 gennaio, quando la Corte federale di appello inflisse quindici punti di penalizzazione alla sola Juventus e prosciolse altre otto società finite sotto processo.
Il motivo era che solo per il club bianconero erano state trovate - scrissero i giudici - tracce evidenti della volontà di truccare i bilanci. Ma contro quella decisione il legal team della Vecchia Signora presenterà un ricorso al Collegio di garanzia del Coni.
Non è scontato che la mossa della procura di Torino riapra i giochi. Quello che è chiaro è che gli investigatori ritengono di avere raccolto materiale meritevole di essere segnalato ad altre procure per approfondimenti di carattere penale.
Secondo i pm torinesi - come si ricava dagli atti assemblati lo scorso anno - i rapporti di partnership riguardavano soprattutto Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese; tra le carte comparivano anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara "per citarne alcune".
Non è detto, però, che siano proprio queste le squadre che saranno toccate dai prossimi accertamenti. I pm torinesi, intanto, sono concentrati sull'udienza preliminare, che si aprirà il 27 marzo. Nei giorni scorso hanno ascoltato una serie di 'persone informate dei fatti'.
A cominciare dall'ex bianconero Rolando Mandragora, che nel 2018 fu ceduto all'Udinese con una clausola che prevedeva il suo riacquisto, poi avvenuto nel 2020, e dal vicepresidente del club friulano, Stefano Campoccia.
Un altro fronte è quello dei rapporti con l'Atalanta: si cercano indizi su somme non messe a bilancio legate a compravendita di giocatori. Se emergeranno gli elementi, all'udienza preliminare contro la Juventus i pm estenderanno i capi di accusa.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.