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Rivarolo
02 Gennaio 2023 - 14:31
La manifestazione della Vigilia di Natale
Gli ambulanti lo avevano già annunciato prima della Vigilia di Natale, giorno in cui sono scesi in via Ivrea coi loro mezzi per chiedere il rientro del mercato nel centro cittadino di Rivarolo: avevano contattato un avvocato, il legale Francesco Dal Piaz, e avevano scritto una lettera all'indirizzo del sindaco. Dagli inizi della pandemia sono stati spostati nel più ampio (ma più scomodo e periferico) corso Rocco Meaglia.
Lì hanno perso clienti, fatturato, comodità. E anche il sonno e la tranquillità. Volevano rientrare, ma niente: le normative in fatto di sicurezza non rendono possibile l'operazione. I commercianti però sono stufi, e nella lettera inviata all'attenzione del sindaco l'hanno messo nero su bianco: "In mancanza, i clienti intendono adire tutte le competenti Autorità al fine di tutelare i loro diritti ed interessi legittimi, richiedendo a codesta Spett.le Amministrazione anche il risarcimento dei danni dagli stessi patiti e patiendi" si legge nella lettera dell'avvocato Dal Piaz.
"C'è il rischio del danno erariale!"
Queste tre righe sono finite nell'ultimo consiglio comunale dell'anno. Il gruppo consiliare Riparolium ha infatti portato all'attenzione del consiglio una mozione con cui impegnava il sindaco a riportare il mercato cittadino in centro, soprattutto in ragione di quelle righe: il Comune, avvertiva Riparolium, sta rischiando grosso.
Nella mozione il gruppo parlava di "palese inadeguatezza del sindaco e dell'assessore al commercio relativamente alla collocazione del mercato cittadino del sabato" e di inesistenza "di alcun diniego in merito al rientro in centro del mercato cittadino". Il gruppo chiedeva che il mercato rientri in centro entro gennaio.
"Il motivo per cui abbiamo presentato questa mozione - ha detto il capogruppo Fabrizio Bertot illustrandola - è determinato da quella lettera pervenuta al Comune con cui si paventa il rischio di una causa di danni da parte degli operatori del commercio ambulante".
Riparolium
Bertot si è spiegato: "Gli ambulanti del mercato sono titolari di una concessione che viene stipulata attraverso un atto notarile, non sono lì perché il sindaco gli dà l'autorizzazione a stare lì. Ma se io sono titolare di una concessione in un luogo tu non puoi dirmi che devo esercitare la mia attività in un altro luogo. Adesso gli ambulanti minacciano di chiedere i danni anche per il calo di fatturato che deriva da questo spostamento. Ora c'è un problema tecnico: qualora questi facciano causa il Comune rischia di dover pagare dei danni, e se questo accadesse la Procura della Corte dei Conti aprirà una causa per danno erariale. Allora vorrei che la nostra mozione venga votata perché voglio che la nostra posizione come gruppo consiliare sia chiara: per noi il mercato deve tornare in centro. Questo perché qualora la procura dovesse aprire una causa per danno erariale, quando il sindaco si presenterà dirà che c'era una posizione chiara del consiglio comunale. Non votando questo documento, quindi, il consiglio si assume la responsabilità di quello che accadrà".
Rostagno ha risposto calmando gli animi: "Per quanto riguarda il documento di cui parla Bertot, ne abbiamo parlato coi mercatali e con loro abbiamo discusso: per il momento non ci sono problemi". Non ha spiegato il perché, anche se avrebbe dovuto: il problema c'è, è grave.
"Qualcuno dovrebbe ripassarsi il Testo Unico degli Enti Locali..."
Per il gruppo di minoranza Rivarolo Sostenibile, invece, la questione è ben diversa. Insomma, detto senza mezzi termini, Riparolium non avrebbe capito nulla del ruolo del consiglio comunale: "Il consiglio comunale - ha spiegato Marina Vittone, capogruppo - ha capacità di iniziativa consiliare e funzioni di indirizzo e vigilanza ma su delle materie ben precise: quella economica di bilancio e quella urbanistica".
E la questione del mercato non attiene né all'una né all'altra. "La responsabilità delle scelte amministrative - ha detto Vittone - è in capo alla Giunta. Invito tutti a un ripassino del testo unico degli enti locali. Giunta e Consiglio sono due cose diverse. Non è attraverso una mozione consiliare che io mi tutelo rispetto a una potenziale causa che il comune può subire o vedersi accesa".
Marina Vittone e Sandra Ponchia di Rivarolo Sostenibile
E poi perché la posizione di Rivarolo Sostenibile è sempre stata la stessa: "Noi vorremmo vedere coniugare le esigenze di sicurezza - ha spiegato Vittone - con quelle economiche dei commercianti, riportando il mercato nella vecchia sede o quantomeno sempre in centro ma in aree diverse".
Una posizione diversa rispetto a quella di Riparolium: "Io sono per sedersi attorno a un tavolo per risolvere la situazione". Ad esempio, si potrebbe convocare la commissione commercio per rendere i consiglieri partecipi fino in fondo del processo di risoluzione del problema.
"Convocheremo una commissione per confrontarci"
L'assessore al commercio helen Ghirmu ha così risposto alle richieste di Rivarolo Sostenibile. "Convocheremo (verrebbe da dire: finalmente, ndr) una commissione per confrontarci sul percorso fatto in questi anni - ha detto -. Tengo particolarmente che sia agli atti che la volontà politica della maggioranza sia di riportare il mercato in centro storico purché siano garantiti i margini di sicurezza richiesti. Abbiamo contattato un tecnico specializzato in piani di sicurezza, che ha proposto di fare una simulazione per valutare i tempi di sgombero. La prossima settimana passerà una delibera di Giunta per formalizzare l'incarico e subito dopo l'epifania il tecnico sarà al lavoro".
Helen Ghirmu, assessore al commercio
Sulla questione è poi intervenuto anche il vicesindaco Francesco Diemoz. Diemoz ha risposto soprattutto a Riparolium, evidenziando un punto fondamentale: il gruppo consiliare ha sempre parlato di un generico "rientro in centro del mercato cittadino" senza mai sottolineare le esigenze di garantire la sicurezza e l'applicazione della normativa in merito.
"Noi vogliamo riportare il mercato in centro - ha detto Diemoz - ma facendo attenzione alla sicurezza. Bertot prima ci ha ricordato che abbiamo una condanna, e quindi siamo sensibili al tema della sicurezza - ha proseguito riferendosi a quando Bertot, poco prima, aveva detto a Rostagno che "io almeno non ho ucciso nessuno..." riferendosi alla recente condanna subita dal sindaco, da Diemoz e dall'assessore Lara Schialvino per omicidio colposo - ma io all'interno della sua mozione non trovo nulla che dica che il mercato va portato in centro rispettando i termini di sicurezza. Fisicamente, il mercato si è anche allargato, e siamo sinceri, c'erano delle situazioni nel mercato del sabato in cui non ci si poteva spostare. Noi vorremmo fare un mercato sicuro, questo è il tema. Ma la sicurezza non è solo mia e della mia fedina penale, ma soprattutto quella del cittadino".
La mozione va in fumo
L'abbiamo già raccontato: la mozione presentata da Riparolium è andata in fumo perché, a detta soprattutto di Rostagno, il documento sarebbe stato maleducato e inopportuno. Incriminato è il passo in cui i consiglieri parlano della "palese inadeguatezza" del sindaco e dell'assessore Ghirmu.
Riparolium ha provato a emendare la mozione togliendo quel passo, ma niente. Dalla maggioranza non è stato proposto neanche un emendamento. I consiglieri (quasi tutti) si sono alzati e, mancando il numero legale, il consiglio comunale si è chiuso.
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