Hanno brandito nelle proprie mani pagnotte e sfilatini e posizionato una bara al centro di piazza Plebiscito corredata di fiori e manifesti funebri per fare sapere alla cittadinanza che ''la panificazione campana si è spenta dopo anni di sacrificio grazie allo Stato''. Una 'morte' causata dal caro bollette e dall'aumento dei costi delle materie prime a cominciare da farina e olio. Rincari alle stelle che rischiano di far schizzare il prezzo del pane al dettaglio: si teme che il costo del pane possa arrivare a toccare i 7-8 euro al chilo. Cifre che trasformerebbero ''il pane dall'essere bene di prima necessità in bene di lusso''. Una situazione che tocca i panificatori di tutta Italia e infatti oggi per manifestare a Napoli sono giunti anche da altre regioni del Centro-Sud. ''Siamo stanchi, è un anno che siamo vittime della speculazione sulle bollette - denuncia Domenico Filosa, presidente dell'associazione di categoria - molti forni hanno già chiuso e quando molti altri chiuderanno allora la politica si dovrà assumere tutte le responsabilità non solo verso di noi e verso i nostri dipendenti, ma anche nei confronti della popolazione perchè quando viene a mancare il pane sulle tavole la storia ci insegna che ci sono le rivoluzioni''. E per le prossime settimane si prepara una serrata. I panificatori denunciano incrementi delle bollette di luce e gas tra il 700 e l'800 per cento, con bollette che sono passate da mille a 7-8mila euro nel mese di agosto. ''Tutti noi abbiamo famiglia - ha detto Pasquale Caliendo, panificatore di Casalnuovo di Napoli - sentiamo dire che i giovani non vogliono lavorare ma così sono loro, i politici, che non ci fanno lavorare. Lo Stato non c'è, si nasconde e ci affama''. Solo in Campania si contano circa 500 panifici che danno lavoro a 30mila persone. Molte le attività che hanno già chiuso e molti altri panifici rischiano di chiudere innescando ''una vera e propria bomba sociale'' in un territorio, quello della Campania, dove il lavoro è già un'emergenza. I panificatori chiedono che al loro fianco si schierino gli altri commercianti che stanno soffrendo allo stesso moro l'aumento dei costi dell'energia e del gas e la popolazione. E per coinvolgere la cittadinanza, oggi pane gratis per tutti in piazza Plebiscito perchè ''domani forse il pane non ci sarà più''. ''Noi oggi siamo qui - ha affermato Antonio Rescigno, panificatore di Pozzuoli - anche per il popolo perché se saremo costretti ad aumentare i prezzi, il pane diventerà un prodotto irraggiungibile per molti cittadini''.
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