Bene l’elettrificazione, ma il peduncolo....“Non posso che esprimere soddisfazione per aver appreso che fra i progetti presentati dalla Regione Piemonte all’interno del PNRR, vi sia l’elettrificazione della ferrovia Ivrea-Aosta, la cui realizzazione si era interrotta ad Ivrea”. Così l’assessora ai Trasporti della Valle d’Aosta, Chiara Minelli. Si tratta, secondo l’assessora valdostana di “una lunga interruzione che ha causato e causa, ancora tuttora, gravi disagi per gli utenti, valdostani e canavesani, limitando fortemente la possibilità di impiegare in servizio una vasta gamma di treni e facendo viaggiare nella tratta Ivrea- Aosta energivori e inquinanti treni diesel”. “L’azione insistita della Valle d’Aosta ha indotto Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a mettere infine mano alla progettazione definitiva dell’elettrificazione che sarà consegnata a breve, cosa che permette l’inserimento dell’opera nel PNRR, rendendola cantierabile”, ha concluso Minelli. Tutto bene? Più o meno, nel senso che non è detto che l’elettrificazione della linea (che è una priorità) avrà la precedenza. Il grosso difetto del PNRR è, infatti, il gran numero di progetti inseriti e, alcuni, fan davvero sorridere se valutati nell’ambito della “rinascita” della Nazione dopo un anno di pandemia. Limitandoci a quelli che ci riguardano, è evidente che l’efficientamento dell’illuminazione a Busano non dovrebbe rientrare tra questi. Così com’è del tutto evidente che non vi rientri la nuova mensa di Leini. Da segnalare anche l’inserimento di progetti che si credevano morti e sepolti, non in ultima il fantasmagorico “peduncolo” di Bollengo - Ivrea, il progetto di una nuova strada, parallela alla SP 228 (ovvero C.so Vercelli per la parte d’Ivrea), ideato nei primi anni ’90. La sensazione, non tanto nostra, è che la Regione abbia appositamente voluto fare un gran minestrone o, se si preferisce, l’ammuina... Un caos per deresponsabilizzare sè medesima, per non scegliere e nel contempo concimare le proprie amicizie, fin che ce n’è...Next generation Piemonte, piatto riccoPiastra e Pittalis “ci si ficcano”... Next Generation Piemonte. Detta così potrebbe non significare un bel cavolo di nulla. In verità è l’elenco dei 1.200 progetti, dal valore complessivo di 27 miliardi di euro, presentati dalla Regione Piemonte al Governo che si vorrebbe venissero finanziati con i circa 200 miliardi di euro “promessi” dall’Europa. Il testo raccoglie i contributi giunti dal territorio e tra i tanti quelli di Settimo Torinese e Leini. La sindaca Elena Piastra chiede 2 milioni di euro per la riqualificazione energetica del Palazzo Municipale. E poi 2,5 milioni per “Corona Verde – Il Bosco in città”, altri 3 per il completamento della Corona di delizie in bicicletta (una pista ciclabile che correrebbe lungo l’Autostrada Torino Milano), infine 10 per “La Città, i ragazzi e la scuola”. Diciamo che Leini l’ha superata. Nell’elenco infatti ci ha infilato: 2,3 milioni per la digitalizzazione degli archivi comunali; 500 mila per l’attivazione di servizi digitali rivolti ai cittadini: 2 milioni per la valorizzazione del patrimonio agricolo; 6,8 milioni per il recupero del castello Provana; 7,5 milioni per il revamping della centrale di teleriscaldamento; 4,2 per l’adeguamento sismico della scuola A.FranK e la realizzazione di un nuovo edificio per la mensa e la palestra; 5 milioni per l’adeguamento della RSA Capirone; infine 8,5 milioni per migliore il collegamento con la Sp46. In Canavese si chiedono soldi per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Chivasso Ivrea (81 milioni di euro). A Ivrea per il peduncolo (quasi 10 milioni) e per il traforo di Montenavale (quasi 55 milioni di euro). A Chivasso per la stazione di interscambio “Porta del Canavese” (50 milioni) e, non in ultima, la fantomatica Ico-Valley della senatrice azzurra Virginia Tiraboschi (circa 3,5 milioni). Poi c’è Busano che chiede 700 mila euro per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica. C’è Borgofranco che di milioni ne chiede 3 per le scuole (efficientemente energetico) e uno per #balmetti mobility. Infine c’è Noasca che per la messa in sicurezza dei ponti chiede 3,4 milioni e Quincinetto a cui basterebbero 2,5 milioni per riqualificare la scuola primaria e per l’infanziaDomanda: ma è davvero questo l’obiettivo del “Next Generation”? Finanziare tutti i sogni nei cassetti dei sindaci di mezza Italia, ma solo perchè quelli dell’altra mezza non avevano progetti nel cassetto o non sono arrivati in tempo a partorirne uno?E poi ancora.Siamo così sicuri che il Governo prenderà per buono questo “Recovery plan” e non lo butterà, invece, nel cestino perchè troppo frammentato e dispersivo?Non sarebbe stato meglio concentrarsi su un paio di opere gestibili e controllabili, in tutte le fasi, non in ultima sulla metropolitana di Torino ed il sistema ferroviario nel suo complesso, senza aggiungere nient’altro?Questo documento definisce le linee di indirizzo per lo sviluppo del Piemonte nei prossimi 10 anni – ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio - Dà voce a tutte le esigenze di crescita che ci sono pervenute dal territorio durante l’intenso calendario di incontri. In questo documento c’è quello che serve al Piemonte e non dobbiamo perdere questa opportunità. Se infatti è fondamentale continuare a vaccinare, perché vincerà questa battaglia chi prima avrà vaccinato la sua gente, dall’altra dobbiamo continuare a progettare il futuro e i fondi del Recovery Plan abbinati a quelli della prossima programmazione europea 2021-2027 porteranno in Piemonte oltre 10 miliardi di euro, una cifra che il Piemonte non ha mai avuto e che adesso dobbiamo investire per fare ripartire la nostra regione e non lasciare nessuno indietro”. A livello territoriale la provincia di Alessandria vede 34 progetti per un valore di 1,8 miliardi di euro, quella di Asti 195 progetti per circa 1 miliardo di euro, Biella 76 progetti per 684 milioni di euro, Cuneo 39 progetti per oltre 1,8 miliardi di euro, Novara 187 progetti per oltre 1,2 miliardi di euro, Torino 182 progetti per 3,5 miliardi di euro, Vercelli 344 progetti per 2,5 miliardi di euro, il Verbano-Cusio-Ossola 57 progetti per oltre 560 milioni di euro. A questi si aggiungono 159 progetti a valenza regionale del valore di 13,8 miliardi di euro.
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