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CORONAVIRUS. Aggiornamenti ora per ora (20 marzo)

Ore 18

Scrittori da casa presentano libri sui social

Inizia il 22 marzo, dalle ore 17, sui canali social Facebook e Instagram della Biblioteca Astense Giorgio Faletti, 'Passepartout chez toi: gli scrittori a casa tua', una serie di presentazioni di libri direttamente dal salotto di autori astigiani. Ad aprire il giornalista e dj di Virgin Radio Massimo Cotto. Tra i prossimi autori in programma, il tenore Enrico Iviglia (25/3). La Biblioteca Astense propone anche altre iniziative virtuali: le videofavole per i più piccoli, letture ad alta voce, il gioco fotografico 'unlibrosulcomodino', in cui tutti sono invitati a postare la foto del libro che stanno leggendo con l'hashtag #cosaleggo.

Osapp, ripresa colloqui in carcere rischiosa

La ripresa dei colloqui fra detenuti e familiari, "prevista il 23 marzo rappresenta un rischio sanitario nelle carceri e su tutto il territorio di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta". A dirlo il segretario regionale e vice segretario generale dell'Osapp, Gerardo Romano, che chiede alle autorità competenti di "intervenire in maniera urgente e autorevole onde evitare conseguenze che potrebbero essere tragiche per la vita e la salute di tutti". Per il sindacato della polizia penitenziaria la ripresa dei colloqui potrebbe portare a una "propagazione del contagio da Coronavirus, nonostante le vigenti disposizioni governative vietino mobilità e assembramenti, a tutela della salute di tutti i cittadini". Romano ritiene si tratti di "una discrepanza con le disposizioni in vigore su tutto il territorio nazionale e tali visite all'interno degli istituti penitenziari - aggiunge - non sarebbero neppure contemplate quali esigenze di necessità giustificative per uscire dalla propria abitazione. Le condizioni delle carceri in Piemonte, Liguria e Valle D'Aosta - conclude - sono catastrofiche e al limite del collasso, soprattutto sotto l'aspetto igienico/sanitario e già si lavora in situazioni giornaliere di costante criticità, figurarsi in questo periodo così difficile e complicato".

Infettivologo, numeri attuali solo punta iceberg

"I 40 mila casi che raggiungeremo oggi potrebbero essere nella realtà cento volte di più. Parliamo di milioni di contagiati da coronavirus". Lo ha detto il primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, a Tv2000 in collegamento con il programma 'Il mio medico' parlando dell'emergenza coronavirus. "I numeri dei contagi di questi giorni - ha spiegato Matteo Bassetti - è evidente che rappresentano esclusivamente la punta dell'iceberg. Siamo di fronte a un'epidemia virale che per fortuna nella stragrande maggioranza dei casi dà un quadro asintomatico o poco sintomatico. Dobbiamo far capire alla gente che il contagio deve essere interrotto. Ci sono tantissime persone che hanno il virus e se andiamo in giro rischiamo di contagiare gli altri". "E' molto probabile - ha concluso Matteo Bassetti a Tv2000 - che il virus che ha colpito il Nord Italia scenderà anche al Sud. È come una macchia d'olio che si propaga da Nord verso Sud. Dobbiamo renderci conto che siamo di fronte a una pandemia influenzale cioè grandissimi numeri di contagiati con piccoli numeri di morti".

In 7 giorni il progetto per il ventilatore stampabile

È possibile progettare e costruire con una stampante 3d un ventilatore, utilizzabile in corsia per i malati di Covid-19, in appena una settimana. Lo ha dimostrato l'esperienza del progetto Open Source Ventilator che, nato su Facebook da un'idea di due imprenditori, è ora pronto ad essere validato. Il progetto è nato da un'idea dello startupper irlandese Colin Keogh e del collega americano Gui Calavanti, che hanno lanciato su Facebook l'idea di produrre un ventilatore facile da produrre, con componenti stampabili in materiali poco costosi. In pochi giorni si sono uniti più di 300 ingegneri, ricercatori e medici, e la collaborazione ha dato vita a un prototipo che ha iniziato il processo di validazione da parte delle autorità irlandesi. "I paesi sviluppati potrebbero riuscire a gestire l'epidemia di Covid-19 - spiega Keogh all'Irish Times - ma quelli in via di sviluppo potrebbero avere più problemi. Quindi il nostro obiettivo principale è sviluppare un dispositivo medico che può essere certificato per l'uso nelle emergenze estreme". Il gruppo ora ha cambiato nome in Open Source COVID19 Medical Supplies community, ha spiegato l'imprenditore, e si focalizzerà su altri dispositivi necessari nell'epidemia, dalle mascherine agli indumenti protettivi.

Deputati M5s Comm.Esteri, No ricorso a Mes

"La sfida esistenziale molto grave posta dall'emergenza Covid-19 all'Italia e all'Europa richiede una svolta senza precedenti tanto in termini di politiche sanitarie e di sicurezza quanto in termini di politica economica. Perciò siamo d'accordo con Vito Crimi quando considera inaccettabili le condizioni e restrizioni che prevede il Mes. Che poi questo strumento possa essere utilizzato veramente senza vincoli, sarebbe tutto da dimostrare". Lo dichiarano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle della commissione Esteri a Montecitorio. "Siamo in una situazione in cui, di fatto, il vecchio mondo di Maastricht è già finito, in cui la Banca Centrale Europea ha sfoderato un'arma da 1.100 miliardi di euro da usare entro il corrente anno. Questo significa - continuano - che la Repubblica italiana può finanziarsi senza problemi sui mercati per procurarsi tutta la provvista che le serve, e che buona parte dei titoli saranno quota del bilancio di Banca d'Italia, con utili che saranno incamerati dal Tesoro. Non ha senso economico e politico corrispondere infruttuosamente degli interessi per decine di anni al 'fondo senza fondo' del MES, sottoponendoci alle vecchie regole di un'austerity 'alla greca', inceppando così tutti gli strumenti di politica economica previsti dalla Costituzione".

Gli Ospedali Emilia Romagna potranno usare farmaco anti-artrite

Tutti gli ospedali dell'Emilia-Romagna da oggi potranno usare il Tocilizumab, il farmaco anti-artrite indicato come performante per fermare il virus. A riferirlo il commissario per l'emergenza, Sergio Venturi, durante il suo bollettino quotidiano trasmesso via Facebook. "Ci sono diverse sperimentazioni in corso", ha spiegato Venturi: "Una chiusa che impegna l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena", ma adesso "con l'assenso di Roche, l'Aifa ha disposto che tutti gli ospedali possano aderire a una sperimentazione aperta, registrandosi sul sito del 'Pascale' di Napoli". Le strutture, infatti, dovranno rendere conto e aggiornare gli esiti dell'utilizzo del farmaco.

Montagna 'siamo in guerra, state a casa'

"Siamo nelle fase più difficile dell'emergenza Coronavirus e ognuno di noi ha un ruolo decisivo in questa battaglia. Bisogna restare a casa. Ripeto: bisogna restare a casa". Il sindaco Paolo Montagna si rivolge così, in una telefonata registrata, ai diecimila residenti di Moncalieri, comune alle porte di Torino. "Ho chiesto a polizia municipale e carabinieri di moltiplicare i controlli su tutto il territorio in questo fine settimana - aggiunge -. Perché uscire di casa senza un motivo valido, non rispettando le misure del decreto, oltre che un grave pericolo per le nostre vite, è un grave reato penale. Moncalieri, come l'Italia e l'Europa, è in guerra. Per vincerla e riprenderci la nostra libertà, dobbiamo restare tutti a casa". "L'ospedale Santa Croce di Moncalieri è sempre più pieno di pazienti ricoverati per il virus - sottolinea Montagna -. Ci sono anziani, ma ci sono anche giovani e adulti. Ci sono persone che avevano già problemi di salute e ci sono persone che prima non avevano alcun problema. Perché il virus non fa distinzioni, siamo tutti a rischio - sottolinea -. Nella nostra Città, i casi positivi e le quarantene aumentano ogni giorno, E aumentano velocemente, tanto, oltre dieci persone ogni giorno. Dobbiamo stare a casa per non mettere in pericolo la nostra vita e quella dei nostri familiari. Dobbiamo stare a casa anche se ci sembra di stare bene, perché potremmo avere il virus, senza i sintomi, e quindi se non stiamo a casa si aggrava la nostra condizione e si mette a rischio quella degli altri. Dobbiamo stare a casa anche per consentire a medici, infermieri e operatori sul campo di continuare a combattere contro il virus, senza che le nostre azioni peggiorino la situazione".

L'Ospedale di Novara sperimenta farmaco, ok da Aifa

L'azienda ospedaliero universitaria di Novara ha avuto dall'Aifa, l'agenzia internazionale per il farmaco, il benestare per la sperimentazione di un farmaco specifico per la polmonite interstiziale. Lo studio dei ricercatori dell'Aou di Novara parte dalla considerazione che nella polmonite determinata dal Coronavirus si verifica, nei casi più gravi, un'intensa infiammazione in cui è coinvolta la proteina l'IL-6. Ed è stata quindi avviata una sperimentazione clinica per la cura dei pazienti Covid con grave polmonite interstiziale ed insufficienza respiratoria. Il referente per lo studio per l'Aou di Novara è il prof Pier Paolo Sainaghi, professore associato di Medicina Interna all'Università del Piemonte Orientale. Il protocollo sperimentale verrà proposto a pazienti con diagnosi di polmonite interstiziale con tampone positivo per Covid-19 e segni di malattia polmonare severa in peggioramento con avvio di ventilazione non invasiva o invasiva all'ingresso o durante il ricovero.

E.Savino (Fi),Von der Leyen toglie alibi a Conte

"La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha tolto ogni alibi al Governo: sono state allentate le regole europee ed il Governo potrà spendere i soldi che servono a favore di ristoranti, bar, negozi, imprese piccole e medie, partite iva, autonomi, professionisti danneggiati dalla crisi del coronavirus. Esattamente quello che ha chiesto Forza Italia. Adesso non ci sono più scuse e chiediamo alla maggioranza di accettare le nostre proposte migliorative per poter votare tutti insieme il decreto". Lo afferma Elvira Savino, deputata di Forza Italia.

Salvini sente Arcuri, massima collaborazione Lega

Il leader della Lega Matteo Salvini ha chiamato il commissario all'emergenza sanitaria per il Coronavirus Domenico Arcuri per manifestargli massima disponibilità a collaborare. Al commissario, a quanto rendono noto fonti leghiste, Salvini ha detto che la Lega è "a disposizione. Abbiamo una rete di sindaci, governatori, imprese che sono super collaborative e vogliono essere utili per superare questa crisi e il momento difficilissimo" che attraversiamo. Lo spirito, spiegano le stesse fonti, è di massima collaborazione.

Esperto, misure prese sono quelle necessarie

"Credo che le misure prese fino ad ora su input del Comitato tecnico scientifico siano quelle che dovevano essere prese". Così l'ordinario di geriatria della Cattolica e membro del Comitato tecnico scientifico Roberto Bernabei ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle ordinanze delle Regioni di ulteriori misure restrittive.

Irene e Martino, conviventi per la quarantena

"La nostra convivenza non è stata una scelta, ma una conseguenza. E' iniziata perché eravamo insieme quando è scattata la quarantena. Abbiamo dovuto decidere in fretta se trascorrere questo periodo insieme o lontani". Irene Cumino e Marco Zattarin, due giovani torinesi, raccontano così la 'svolta' improvvisa nel loro rapporto d'amore. Un cambiamento repentino dovuto al virus. "E' difficile, ma sarebbe più difficile da soli. io sono contenta. E poi abbiamo due balconi, questo aiuta", spiega Irene. "Abbiamo anche inventato una pagina Instagram e abbiamo iniziato a raccontare la situazione paradossale e assurda che stiamo vivendo, la quotidianità di una convivenza non scelta. La fortuna di avere un fotografo ha aiutato". "Curiosità? La sua regola che non si mangia nel letto è andata a farsi benedire. Litigate? Quella su quanto tempo ci si impiega ad andare in bici da casa sua a casa mia. Siamo stati quasi vicini alla rottura", scherza Marco. E il futuro? Cosa succederà quando la quarantena sarò finita e si tornerà alla vita normale? "Non ci abbiamo pensato. Abbiamo due case, Vedremo", rispondono i due ragazzi.

Da mercato Fondi ortofrutta per 4mln italiani

Il mercato ortofrutticolo di Fondi (MOF) soddisfa il fabbisogno annuale di frutta e verdura durante l'anno di oltre 4 milioni di italiani, a partire dai residenti nella Capitale. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla creazione di una zona rossa nel comune di Fondi per l'emergenza Coronavirus, con la riduzione dell'orario di operatività del mercato ortofrutticolo. ''Una realtà che svolge un ruolo centrale nel garantire gli approvvigionamenti alimentari della popolazione in questo difficile momento al quale - sottolinea la Coldiretti - contribuiscono oltre 4000 imprese agricole che, in forma singola o organizzata, nelle diverse stagioni, commercializzano le loro produzioni ortofrutticole attraverso il mercato''. Il Centro Agroalimentare all'Ingrosso di Fondi è un grande centro di concentrazione, condizionamento e ridistribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi che si trova tra Roma e Napoli, nel cuore di uno dei siti più importanti d'Italia per la produzione di frutta e ortaggi. ''Nel mercato - precisa la Coldiretti - convergono produzioni ortofrutticole per circa 1,1 miliardi di chili, in prevalenza ortaggi ma anche frutta e agrumi. I provvedimenti di ordine sanitario che hanno interessato il comune di Fondi - conclude la Coldiretti - riguardano fortunatamente soltanto marginalmente il mercato, con la riduzione dell'orario di lavoro, attraverso la chiusura nel pomeriggio, per garantire l'attività degli operatori nel pieno rispetto delle norme previste dall'emergenza Covid-19''.

Bimbi in bicicletta, mamma denunciata

I tre bambini erano in bicicletta, affiancati, al parco della Pellerina. A notarli sono stati gli agenti del reparto della polizia municipale, che hanno rintracciato e denunciato la mamma per abbandono di minore e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità in relazione all'emergenza Coronavirus.I bambini, tutti di età inferiore agli undici anni, hanno spiegato di abitare in una casa risultata a circa 3 km di distanza e di essere usciti per una passeggiata.

Carfagna, bonus io viaggio in Italia per turismo

"Dobbiamo dare subito una prospettiva di ripresa ai nostri operatori turistici. Per questo, presenteremo un emendamento al decreto 'Cura Italia', che prevede un bonus fino a 250 euro a persona per tutti i connazionali che decideranno di trascorrere le proprie vacanze nel nostro Paese. #IoviaggioinItalia non sarà solo uno slogan, ma un aiuto concreto". Lo annuncia Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. "Si tratta di una misura semplice, che consente di detrarre dalle tasse le spese per servizi turistici acquistati nelle località italiane sia nel 2020 che nel 2021", spiega Carfagna. "In questo modo saranno aiutati sia gli operatori del turismo che i cittadini. I primi potranno beneficiare di maggiori presenze e introiti, i secondi avranno di fatto uno sconto sulla vacanza, che i lavoratori dipendenti potranno incassare già il mese successivo in busta paga, facendone richiesta al sostituto d'imposta". "I parlamentari aderenti a Voce Libera presenteranno l'emendamento sia in Senato che alla Camera. Ci auguriamo che la maggioranza dimostri la sua disponibilità a dialogare con l'opposizione e accolga una misura che rappresenta una boccata d'ossigeno per uno dei settori più importanti della nostra economia, nonché tra i più colpiti dall'emergenza Coronavirus", conclude la deputata di FI.

Ore 17

Allasia, centrosinistra ha chiuso l'ospedale Maria Adelaide

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, sottolinea che l'ospedale Maria Adelaide di Torino era stato chiuso dalla precedente Giunta regionale di centrosinistra, la stessa parte politica, rimarca, che ora ne chiede la riapertura. "Apprendo con stupore - afferma Allasia - della petizione fatta dall'esponente Pd e presidente di Circoscrizione Luca Deri per chiedere la riapertura del Maria Adelaide. Ma quella struttura era stata chiusa nel 2016 proprio dalla Giunta Chiamparino, targata Pd, senza non poche proteste. La chiusura era anche stata oggetto di numerose interrogazioni in Consiglio regionale da parte del centrodestra allora all'opposizione. Nel 2019, l'allora assessore alla Sanità Antonio Saitta aveva annunciato perfino la volontà di vendere l'immobile per dieci milioni". "Trovo quindi bizzarra - aggiunge - la raccolta firme per la riapertura fatta da quella parte politica, che nel marzo 2016 progettava di riconvertire la struttura addirittura in centro di prima accoglienza per immigrati. Il Maria Adelaide è dismesso da troppo tempo e richiederebbe importanti lavori di adeguamento. Molto meglio è puntare su strutture già attive o, come ha fatto l'attuale Giunta regionale, usare il nuovo ospedale di Verduno. L'emergenza si combatte usando al meglio le risorse, non sperperandole".

Brusaferro, tamponi a Rna sono il gold standard

I tamponi per la ricerca dell'Rna virale "oggi utilizzati regolarmente per individuare i pazienti positivi, pur richiedendo un tempo più lungo, rappresentano il gold standard rispetto alla diagnosi di Covid-19". Lo sottolinea il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, riferendosi alle sperimentazioni in corso sui test rapidi basati sulla ricerca anticorpale. "Questi test rapidi, che pur rappresentano una prospettiva interessante - sottolinea il presidente Iss - non sono stati ancora messi a punto in modo da poter garantire che non generino né falsi positivi né falsi negativi".

All'Asl di Vercelli, offerte dalla comunità senegalese

La comunità senegalese della provincia di Vercelli ha donato all'Asl 2.000 euro per contribuire a far fronte all'emergenza Covid-19. Della somma totale 1.500 euro sono stati stanziati dall'Associazione Aldjiamahatoul Almuhadjiriina Fii Sabilillahi - Gruppo immigrati della retta via. "Siamo in tanti - dice Gueye Saliou, coordinatore della Comunità senegalese locale - e radicati sul territorio di tutta la provincia. Per questo ci è sembrato un gesto più che naturale aiutare la sanità vercellese in questo momento di difficoltà". Sempre a Vercelli una sessantina di detenuti del carcere di Biliemme ha deciso di rinunciare al vitto donandolo all'Associazione Don Luigi Longhi dell'Aravecchia, quartiere del capoluogo. L'iniziativa rientra nelle azioni messe in atto nei giorni scorsi dai detenuti italiani per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni di sovraffollamento delle carceri. Condizione che si è aggravata con l'emergenza legata al Coronavirus

De Corato, Governo invii più militari

"Ringrazio il Prefetto di Milano Renato Saccone per le 114 unità di militari attualmente destinate all'operazione 'Strade sicure' che verranno impiegate a fianco delle Forze dell'ordine per i controlli su circolazione e le attività in base al Dpcm. La valutiamo solo ed esclusivamente come la prima risposta a quanto abbiamo chiesto al Governo". Lo dichiara l'assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia Riccardo De Corato. Il quale ha sottolineato che, "come ha ben spiegato oggi il presidente Fontana, manca almeno uno zero alla cifra di militari messa a nostra disposizione per Milano e l'area metropolitana". Per De Corato, "se poi pensiamo a tutta la Lombardia e non solo alla provincia del capoluogo, di zeri ne mancano due. E' necessario un impiego più organico dell'esercito. Per questo chiedo al Governo che invii in Lombardia nuovi contingenti di militari, con funzione di pubblici ufficiali, così da poter aumentare in modo consistente l'azione di controllo sulle violazioni dell'articolo 650 del codice penale per chi non rispetta quanto previsto dal Dpcm".

Ciocca (Lega), via Iva mascherine e gel

"Mascherine e gel disinfettanti per il Governo, come emergerebbe dal decreto, restano soggetti all'Iva del 22%. Bisogna eliminarla subito da prodotti essenziali per tutti altrimenti una ogni cinque la porta via lo Stato con la tassazione": lo chiede, in una nota, l'europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca, riguardo l'emergenza coronavirus. "Nemmeno in un momento di emergenza sanitaria globale come questa alcuni materiali e dispositivi medici sembrerebbero esenti dalle imposizioni fiscali, nonostante le misure varate - afferma Ciocca -. Segno inequivocabile che, ancora una volta, fa emergere l'inadeguatezza di un Governo che si diceva pronto e capace di tenere 'sotto controllo' un'emergenza che, fin dai primi giorni, è apparsa tutto fuorché 'sotto controllo'. Nonostante le opposizioni chiedessero maggiori tutele e controlli". "Ora la priorità è di azzerare immediatamente l'Iva anche su questi prodotti, essenziali per tutti quei medici, operatori sanitari, lavoratori e cittadini che combattono una guerra contro un nemico invisibile. Che ogni giorno consegna ai bollettini centinaia di morti", conclude l'europarlamentare.

Uila, fondi sanitari misura in più a agricoltori

"È una misura in più per rispondere all'emergenza coronavirus di 3 milioni di persone". Commenta così il segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza, la nuova copertura prevista dal Fas per i lavoratori dell' industria alimentare. Entrando nel dettaglio, Uila fa sapere che con decorrenza dal 1 gennaio 2020 i fondi sanitari integrativi del settore agro-alimentare offrono a iscritti e i loro familiari una diaria giornaliera di 40 euro in caso di ricovero e di 30 euro per tutto il periodo di isolamento domiciliare. "Ci auguriamo che nessun iscritto debba usufruirne - sottolinea Mantegazza - siamo però orgogliosi di sottolineare come il sindacato e la Uila in particolare continuino a stare vicino in modo concreto, ai propri iscritti e a tutti i lavoratori che rappresentiamo. Nella sfida contro questa terribile malattia - aggiunge - la bilateralità c'è, funziona e offre garanzie aggiuntive come quella descritta". Mantegazza, infine ringrazia UniSalute, "che ha predisposto per tutti i fondi questa prestazione aggiuntiva, dimostrando così, anch'essa, la vicinanza a tutti i lavoratori italiani e alle loro famiglie".

Novi offre centro fiere per ospedale emergenza

La città di Novi Ligure (Alessandria) è pronta a mettere a disposizione per un ospedale d'emergenza il centro fieristico 'Le Dolci Terre'. Lo ha scritto il sindaco Gian Paolo Cabella, in una lettera inviata all'assessore regionale Luigi Icardi e ai commissari straordinari Vincenzo Coccolo (Unità di Crisi Regionale) e Valter Galante (Asl Al) Una disponibilità data - spiega Cabella - come autorità sanitaria locale, "dopo l'aumento di infezioni da Coronavirus registrato negli ultimi giorni, considerando anche che l'ospedale ''San Giacomo' è punto di riferimento per tutto il Novese. Dobbiamo essere pronti per un eventuale aggravamento della situazione".

Piemonte proroga esenzioni ticket sanitario

A fronte dell'emergenza Coronavirus, la Regione Piemonte ha prorogato al marzo del prossimo anno le esenzioni dal ticket per le categorie più deboli. Ha quindi "confermato fino al 31 marzo 2021 la validità delle autocertificazioni di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per la specialistica" le categorie che ne avevano diritto. Sono i bambini fino a sei anni e gli over 65 appartenenti a nucleo familiare con reddito complessivo fino 36 mila 151,98 euro (codice E01), i titolari di assegno sociale e loro familiari a carico (codice E03), gli over 60 con pensioni al minimo appartenenti a nucleo familiare con un reddito complessivo fino a ottomila e 263,31 euro (codice E04). Per non creare code agli sportelli delle Asl, sono state inoltre prorogate al 30 giugno 2020 le esenzioni con il codice E02, riguardanti i disoccupati e i loro familiari a carico con un reddito complessivo inferiore a euro 8 mila e 263,31 euro. L'autocertificazione può essere presentata in via telematica.

Nasce al Gemelli Unità ricerca Covid-19

Nasce al Gemelli di Roma l'Unità di Ricerca Covid-19, con l'obiettivo di attivare progetti di ricerca, studi clinici e collaborazioni scientifiche, oltre che coordinare nuovi test diagnostici e nuovi protocolli terapeutici, facendo tesoro dei big data prodotti dal Policlinico Universitario- Irccs e del suo know-how epidemiologico e di Salute Pubblica. Il progetto si articola intorno a due azioni: mappare tutte le attività di ricerca sul Covid-19 nate all'interno dell'Irccs attraverso la realizzazione di un database messo a disposizione della comunità dei ricercatori per favorire l'interdisciplinarietà ed ottimizzare le collaborazioni; creazione di un database clinico dei pazienti con infezione per garantire i principi etici e di privacy sulla raccolta dati e per mettere a disposizione dei ricercatori elementi informativi di altissima qualità su cui eseguire le ricerche. Il database si integrerà completamente con la nostra cartella clinica elettronica. "L'Unità di Ricerca - spiega il direttore scientifico della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs Giovanni Scambia - mira a diventare un punto di riferimento per orientare tutte le iniziative di ricerca interne e esterne in tema Covid-19". L'Unità di Ricerca COVID-19 ha già accolto numerosi progetti di ricerca, approvati in tempi rapidi: uno studio valuterà l'entità e l'andamento clinico dell'infezione nei pazienti con tumori solidi; un altro studierà l'effetto del virus sul tratto gastro-intestinale e sul fegato. In tema di nuove terapie infine si aderirà al 'protocollo Pascale' sul tocilizumab, che sarà disponibile anche per i pazienti ricoverati al Gemelli e al Columbus Covid-2 Hospital.

Verbania chiede all'Iss di poter produrre le mascherine

L'amministrazione comunale di Verbania ha fatto richiesta all'Istituto Superiore della Sanità per poter produrre mascherine, grazie a una ditta locale, società IFC Srl. ''La speranza è di avere in tempi brevi una risposta positiva dall'ISS, per poter avere il prima possibile quanto necessario, così da far fronte alla costante richiesta di questo dispositivo da parte di enti, associazioni e cittadini del territorio'' dice il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini.

Allarme medici carceri, nessuna gestione

Forte allarme del coordinamento nazionale Fimmg del settore Medicina penitenziaria sulla situazione di medici e detenuti nelle carceri italiane. Il coordinatore Franco Alberti denuncia una "non gestione da parte del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria dell' infezione da Coronavirus, fino ad arrivare in alcuni istituti a vietare l'uso delle mascherine protettive 'perché genererebbero un clima di pericolosità all'interno". Alberti afferma che "il personale che opera nelle carceri teme per la sua incolumità personale e per il clima che si respira all'interno degli istituti: nella maggior parte dei casi gli operatori sanitari lavorano senza o con scarsa dotazione dei dispositivi di protezione individuale, non se ne parla di eseguire tamponi è c'è difficoltà di isolamento per i casi sospetti o provenienti dalla libertà o da altri istituti a seguito di trasferimenti dopo le rivolte". E ancora: "Tutto tace, non ci si rende conto che qualora in un istituto si verifichino positività da Coronavirus, vista la promiscuità e gli spazi ristretti si verificherebbe una situazione veramente tragica". La situazione nelle carceri italiane è già critica in condizioni normali - spiega Alberti - durante gli episodi di rivolta dei detenuti, il personale sanitario è stato coinvolto in prima persona, come nel caso del sequestro di medici nel carcere di Melfi, passato praticamente inosservato". "E' necessario prevenire al massimo - conclude - per questo chiediamo con forza che ci vengano dati gli strumenti adatti anche per salvaguardare gli operatori sanitari, che cominciano a scarseggiare essendo un lavoro precario dal 2008, momento del passaggio al Ssn. E siamo ancora in attesa di un contratto nazionale, sottopagati e scarsamente tutelati. E' da temere una fuga all'esterno con conseguenze facilmente intuibili".

Invito da mondo podismo italiano, restate a casa

"La più bella maratona possiamo vincerla restando a casa". Così un gruppo di runner, alcuni dirigenti di società podistiche, medici di pronto soccorso, lancia un messaggio di pace e di speranza in questi giorni pieni di dolore di polemiche. Tra loro anche attori come Martina Galletta (Giulietta Masina nel film su Alberto Sordi) Sebastiano Gavasso, attore televisivo tra i protagonisti della fiction "Il paradiso delle signore), che, peraltro a teatro dopo Pantani ha interpretato "Corri. Dall'inferno a Central Park", tratto del best seller di Roberto Di Sante. Proprio uno dei capitoli del libro, "La ricompensa", è stato riscritto dall'autore in questo difficile momento. "Il nostro dovere - sostiene lo scrittore Roberto Di Sante - è quello di restare a casa per far correre la speranza. Per onorare i morti e rispettare i vivi". Tra gli interpreti del video anche il regista Ferdinando Ceriani, aiuto di Maurizio Scaparro, e l'attrice-regista Chiara Spoletini. E poi anche giornalisti, notai, professionisti e impiegati. Oltre a Sara Vargetto, la ragazzina diventata la testimonial di tutti quelli che non si vogliono arrendere al destino e Maurizio Romeo che ha sconfitto il cancro e poi corso la maratona di New York. Con la musicista Giovanna Famulari, violoncellista di Tosca e Ron, che ha prestato la sue note e la sua voce. Tutti insieme. Dalla Liguria alla Puglia, dal Trentino al Lazio, dall'Emila Romagna all'Umbria. Per correre, restando a casa, dall'inferno alla vita. Perché, stavolta, si vince o si perde tutti insieme.

Ore 16

Pediatri, teleassistenza per i ragazzi diabetici

Sono circa 20 mila i bambini e gli adolescenti diabetici in Italia. L'infezione da Covid-19 (come peraltro avviene per altre malattie infettive) può alterare il loro equilibrio metabolico. "Questo - spiega Claudio Maffeis presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) - comporta la necessità di rimandare le visite di controllo, salvo urgenze". Per offrire comunque assistenza, la Siedp e la Sip (Società Italiana di Pediatria)chiedono agli Assessorati alla Salute delle Regioni di autorizzare e formalizzare per i Servizi di Diabetologia pediatrica la teleassistenza, il tele monitoraggio e il teleconsulto a favore dei ragazzi e delle famiglie."Questa modalità -aggiunge Maffeis - si rende facilmente realizzabile in coloro che utilizzano sistemi ad elevata tecnologia per il trattamento del Diabete di Tipo 1, circa il 70% dell'utenza diabetologica pediatrica. Tali prestazioni vengono spesso svolte in autonomia e non hanno ottenuto una regolamentazione standardizzata e istituzionale" Al momento, secondo Riccardo Schiaffini, coordinatore del Gruppo di Studio di Diabetologia Siedp, sono attivabili prontamente il tele-monitoraggio delle glicemie domiciliari, il tele-consulto per adeguamento della terapia insulinica e per interventi sui comportamenti, la tele-assistenza in caso di emergenze acute che non richiedano accesso al pronto soccorso, come ipoglicemie e iperglicemie severe e la tele-educazione nutrizionale ed infermieristica nel caso di pazienti con criticità gestionali."Anche in questo periodo -conclude Maffeis - in cui l'attenzione è giustamente diretta al Covid-19, vi sono casi di esordio di diabete. Sono stati segnalati casi di chetoacidosi grave in bambini e adolescenti con diabete all'esordio. Si raccomanda di prestare attenzione se il bimbo o ragazzo beve molto e fa molta pipi. Parlarne con il pediatra o il medico di famiglia è fondamentale per una diagnosi rapida e una cura tempestiva".

Aziende, no fai-da-te per il riutilizzo delle mascherine

Riutilizzare le mascherine professionali è possibile, ma è necessario farlo attraverso un preciso processo, per "evitare che il fai da te porti a problemi ulteriori rispetto a quelli che già abbiamo". A proporre all'Istituto Superiore di Sanità (Iss) di definire delle linee guida specifiche "in modo tale da avere maggiore disponibilità di prodotti sul mercato" di un bene oggi quanto mai necessario come le mascherine facciali filtranti FFP2 e FFP3, è la sezione Safety di Assosistema Confindustria, associazione che rappresenta le imprese di produzione, distribuzione, manutenzione di dispositivi di protezione. "Fate attenzione a quello che leggete in questi giorni sul web - - dichiara Claudio Galbiati, presidente Safety di Assosistema Confindustria - perché le soluzioni messe in campo per sanificare i dispositivi di protezione individuale, mirano ad eliminare la carica virale ma possono danneggiarne la capacità filtrante, poiché sono processi non validati dai produttori. L'Iss deve fornire una linea guida su questi aspetti per evitare che il "fai da te" porti a conseguenze ben peggiori, anche a livello di responsabilità, per chi rimette in circolo il prodotto". Per farlo in modo corretto, Safety di Assosistema Confindustria indica un preciso processo al quale i filtri P2 e P3 e le maschere FFP2 e FFP3 sono già sottoposte prima di essere messe in commercio, ovvero l'esposizione a temperature di 70 gradi. "Stiamo fornendo all'Iss indicazioni già sperimentate per quanto riguarda la parte filtrante, con ampia letteratura in merito, per arrivare a definire un protocollo di sanificazione condiviso", aggiunge Galbiati. "Si tratta di una misura tampone - aggiunge il segretario generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi - che potrebbe dare però un po' di respiro in alcune aree del Paese maggiormente colpite".

Enea, consumi dell'acqua in aumento di oltre il 50%

I consumi domestici di acqua sono aumentati di oltre il 50%. Questa la stima messa a punto dall'Enea sugli effetti delle misure adottate contro l'emergenza coronavirus. Il documento ipotizza fino a 12 lavaggi giornalieri a testa in più rispetto al normale in seguito alla maggior frequenza con cui ci si deve lavare le mani per contrastare il Covid-10; il che si traduce in un impatto pari a circa 48 litri in più a persona, per un aumento complessivo dei consumi domestici fino al 53%. Le stime sui consumi idrici, elaborate dai ricercatori dell'Enea, che vengono messe a disposizione delle autorità competenti, e rientrano nell'ambito della Giornata mondiale dell'acqua prevista per il 22 marzo, prendono in considerazione diverse variabili, come per esempio consuetudini personali e tipo di rubinetto. In condizioni normali, il consumo medio pro-capite (con sistemi intelligenti di risparmio idrico) si attesta sui 120 litri al giorno a persona. Inoltre l'Enea fornisce indicazioni sui consumi e sul recupero delle acque in emergenza sanitaria coronavirus.

Federalberghi, stop a tributi locali 2020 e 2021

Federalberghi Torino scrive alla sindaca Chiara Appendino per chiedere l'immediata sospensione delle imposte locali e ai senatori piemontesi per proporre emendamenti e misure di sostegno alla categoria, giudicando troppo timidi gli strumenti messi in campo finora dagli enti locali e dal Governo. "La postergazione delle rate Tari per il 2020 è sicuramente un segnale positivo ma non è sufficiente a tutelare una categoria che sta pagando un conto pesantissimo in questa crisi, con le strutture ormai tutte chiuse o vicine alla chiusura - spiega Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino - le imprese del nostro settore vivono di liquidità e hanno un tempo di sopravvivenza molto limitato e sia le aziende a gestione familiare, sia i grandi gruppi rischiano di trovarsi a breve in una situazione di crisi aziendale irreversibile con ricadute drammatiche sul piano occupazionale. Chiediamo al Comune, alla Regione e al Governo di fare di più per tutelare la professionalità della categoria, gli investimenti degli imprenditori e la tenuta complessiva di un settore che non si riprenderà certamente prima del 2021. Senza misure incisive si va incontro al rischio di chiusura delle imprese".

Montaruli (Fdi), ripensare allo stop dei pronto soccorso

La parlamentare piemontese di Fdi Augusta Montaruli ritiene "incauta" la scelta della Regione Piemonte di chiudere temporaneamente alcuni pronto soccorso giudicati a minore accesso per dedicare più energie al fronte Coronavirus. "L'assessore Luigi Icardi - chiede Montaruli - ci ripensi: serve condivisione". "Vogliamo capire - dice Montaruli - la ratio delle decisioni che stanno dietro a molte scelte. Emergenza non significa scegliere da soli, ma unire le forze. Chiediamo chiarimenti sulla sospensione dei Pronto Soccorso di Giaveno, Lanzo e Venaria, Borgosesia e altri, vogliamo sapere i numeri della distribuzione dei pazienti Covid 19 e in che direzione si va ora che si aspetta l'ondata più brutta". "I sindaci che sono in prima linea al fianco dei medici - aggiunge - non meritano di scoprire quanto sta avvenendo tramite i social network. L'emergenza gestita con l'emotività genera panico, il primo che tutti dobbiamo tenere lontano".

Coldiretti, fondamentale la distribuzione perfetta

"Mai come in questo momento, è fondamentale che la catena logistica e distributiva sia un ingranaggio perfetto per continuare a rifornire le famiglie italiane"- Lo affermano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale, commentando l'intesa con il comparto della grande distribuzione per salvare la spesa made in Italy.. "Alla base di tutto - sottolineano Moncalvo e Rivarossa - c'è il grande impegno e lavoro delle nostre imprese agricole che non si fermano e proseguono a garantire prodotti di eccellenza, sostenendo l'economia del territorio. Per questo è fondamentale, in questo periodo, vigilare che lungo tutta la filiera sia premiato e valorizzato chi adotta pratiche commerciali corrette e trasparenti, escludendo e denunciando chiunque possa pensare, in un momento così delicato, di speculare o approfittare di situazioni di carenza o di eccesso di prodotto, abbassando il prezzo ingiustificatamente". Per la Coldiretti, infine, "è indispensabile che le autorità pubbliche e il Governo emanino provvedimenti semplici e chiari che permettano, con la massima sicurezza possibile, la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo in modo da poter continuare a privilegiare negli approvvigionamenti sugli scaffali i prodotti del nostro territorio nazionale e le eccellenze Made in Piemonte".

Petizione, riapriamo l'ospedale Maria Adelaide

Una petizione per riaprire l'ospedale Maria Adelaide per far fronte all'emergenza Coronavirus, a Torino, è stata lanciata sulla piattaforma online Change.org. Il presidio è in disuso da anni ma secondo il promotore, Luca Deri, è "ancora in buone condizioni strutturali". "In un momento di estrema difficoltà per la Sanità piemontese e italiana - prosegue il testo - è doveroso riaprire quelle strutture che potrebbero, in poco tempo, essere a disposizione dei malati". La petizione, rivolta al governatore Alberto Cirio, ha raccolto in poche ore oltre quattromila firme.

Città della Salute di Torino ricorre alla telemedicina

La telemedicina per seguire i pazienti senza farli andare in ospedale. Nei giorni dell'emergenza coronavirus la Città della Salute di Torino si è organizzata per seguire a domicilio i propri pazienti. L'obiettivo è quello di mantenere un contatto costante con i pazienti, supportandoli nelle loro necessità cliniche e affrontando le loro necessità di cura, con l'ospedale che va a casa loro. Un modo per ridurre i rischi associati all'epidemia, per ridurre le angosce dei pazienti e per aiutare i medici. Seguono già i pazienti in telemedicina la Neurologia e la Cardiologia della Città della Salute. Il calendario delle terapie e delle visite già in programma viene rispettato, mantenendo le terapie salvavita e sostituendo le visite in ospedale con consulenze telefoniche o videochiamate, nel corso delle quali vengono valutate le necessità dei pazienti, sono discusse le scelte terapeutiche e vengono somministrate le scale di valutazione clinica. Qualora a seguito della visita in remoto si ravvisi la necessità di un ricovero del paziente, viene immediatamente organizzato un accesso in ospedale.

Da Uber Eats nuove misure per una maggiore sicurezza

Misure precauzionali per evitare contatti fra corrieri, clienti e personale dei ristoranti; più protezione per i rider che consegnano a domicilio e i clienti che ricevono le consegne; ma anche supporto a quei corrieri che hanno contratto il Covid 19 e rimborsi per l'acquisto di tutti i prodotti sanitari ad ogni rider; e consegne gratuite fino al 3 aprile per incentivare gli ordini. Sono solo alcune delle nuove misure introdotte da Uber Eats a supporto di clienti, ristoratori e corrieri che utilizzano l'applicazione, al fine di garantire un servizio ancora più sicuro e facile da usare in un periodo difficile per l'Italia, in cui tutti i cittadini sono chiamati a stare a casa e a rispettare l'isolamento e la distanza sociale dopo le misure messe in atto dal Governo a partire dal 9 marzo 2020. "In questo momento di criticità, la nostra massima priorità è la sicurezza di tutti gli utenti dell'applicazione, siano essi addetti alle consegne, ristoranti partner o clienti", ha affermato Maxime Renson, Direttore Generale Uber Eats Italia, aggiungendo: "Desideriamo continuare a sostenere corrieri e ristoranti che operano attraverso Uber Eats offrendo una serie di supporti concreti e investimenti dedicati".

Ore 15

Il 118 a Speranza, saturimetro salva la vita

Appello al ministro della Salute Roberto Speranza del presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli: "Un saturimetro, l'apparecchio che misura la quantità di ossigeno nel sangue, a tutte le persone in isolamento domiciliare obbligatorio. Consentirebbe di non aspettare l'insufficienza respiratoria acuta per intervenire, eviterebbe tante morti". Balzanelli spiega che data l'esperienza sul campo nella gestione dei pazienti con sindrome infettiva da Covid-19, "quando il paziente lamenta dispnea, i polmoni sono già ampiamente interessati dagli infiltrati infiammatorie che rappresentano la base della polmonite virale e quindi sono in una fase clinica di maggiore gravità che di conseguenza pone il soggetto a più elevato rischio complessivo di mortalità". Per il presidente del 118 "la condizione di insufficienza respiratoria acuta va rilevata nelle fasi cliniche assai precoci, quando non sono ancora avvertite, ma sono comunque evidenziate dalla precoce riduzione della quantità di ossigeno trasportata in circolo dai globuli rossi (desaturazione)". Ecco perchè il saturimetro, un minuscolo apparecchio che si posiziona come una molletta sul dito del paziente, "permetterebbe alla Centrale Operativa 118 di intervenire in tempo salvando vite". "Quando la riduzione della saturazione scende sotto i limiti minimi previsti per le diverse fasce d'età e le eventuali patologie concomitanti, si può anticipare il prima possibile la decisione di immediato ricovero ospedaliero". Così, conclude Balzanelli, "si otterrebbe una netta anticipazione dei ricoveri, iniziando subito le terapie e le probabilità di ricovero nelle terapie Intensive e soprattutto, riteniamo, si conseguirebbe una sostanziale riduzione della mortalità".

Sindaci, sospendere le lotterie e i gratta e vinci

Il presidente dell'Anci Antonio Decaro ha condiviso con i vertici dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il problema che si sta verificando in numerose tabaccherie, dove le attività di gioco pubblico si stanno rivelando occasione di assembramento molto pericolose per la diffusione del contagio del Coronavirus. Su sollecitazione di molti sindaci, Decaro - si legge sul sito dell'Anci - sta interloquendo coi responsabili dell'agenzia governativa per verificare la possibilità che la sospensione del gioco nelle tabaccherie sia inserita nel pacchetto delle nuove misure restrittive che l'esecutivo si appresta a varare. La questione è stata inizialmente sollevata dal primo cittadino di Lecce Carlo Salvemini che, con un post su Facebook, ha chiesto al governo di procedere alla sospensione delle attività di gioco di Lotto, Superenalotto e altre lotterie nazionali, oltre ai cosiddetti Gratta e Vinci, che avvengono all'interno delle tabaccherie. "Riceviamo numerose richieste di intervento da parte degli esercenti stessi, preoccupati dagli assembramenti che continuano a crearsi fuori dagli esercizi per il gioco alle lotterie nazionali e al Gratta e Vinci - spiega Salvemini - anche a causa della diffusione dell'abitudine al gioco si determinano spostamenti all'interno delle città assolutamente non necessari, che rischiano di vanificare tutti gli sforzi di contenimento della diffusione del contagio". Da qui l'auspicio di Salvemini, prontamente recepito dal presidente dell'Anci, affinché il governo possa inserire il "provvedimento di sospensione tra quelli che verranno presi in esame dall'esecutivo nella determinazione delle annunciate misure più restrittive".

L'Emilia Romagna al Governo, intervenire su latte e carni

"Servono interventi urgenti a tutela e sostegno di quelle filiere che rischiano di essere pesantemente danneggiate dall'impatto dell'emergenza Coronavirus, a partire da latte e carni. Due comparti di fondamentale importanza per l'agroalimentare dell'Emilia-Romagna dove ci vengono segnalati ingiustificati e deprecabili fenomeni di speculazione sui prezzi di vendita dei prodotti a discapito dei produttori agricoli". Lo ha ribadito l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Alessio Mammi, collegato in videoconferenza con la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e i colleghi delle altre Regioni sulle misure urgenti per affrontare le ripercussioni negative nel comparto agroalimentare legate alla diffusione del Covid-19. Per Mammi "c'è bisogno di intensificare i controlli e adottare severe misure per stroncare sul nascere questi comportamenti illegali". Tra le priorità, l'esigenza di velocizzare le procedure per i risarcimenti dei danni da cimice asiatica e di semplificare le procedure per la presentazione delle domande. "Ho anche chiesto di anticipare a quest'anno - sottolinea - l'erogazione di tutti gli 80 milioni di euro stanziati per il triennio 2020-2022 con l'ultima legge di bilancio e di incrementare la dotazione finanziaria per i prossimi anni per destinare più risorse alle aziende colpite".

Cirio, intesa con gli enti locali sulla stretta sul Piemonte

C'è intesa con gli Enti locali sull'ordinanza che la Regione Piemonte è pronta ad adottare per rafforzare ulteriormente le misure anti contagio con regole "più restrittive per l'attività all'aria aperta, la mobilità delle persone, le modalità per fare la spesa e i mercati". Lo spiega il governatore Alberto Cirio, precisando che il documento "è stato condiviso e approvato all'unanimità" dai sindaci dei Comuni capoluogo, dai presidenti delle Province del Piemonte e dai rappresentanti di Anci, Anpci, Upi e Uncem. "Non l'ho ancora firmata perché, sentito il ministro Boccia, sappiamo che è una decisione che già oggi potrebbe arrivare centralmente dal governo e uniforme per tutta Italia. Ma nel caso non fosse così sono pronto a renderla immediatamente esecutiva", sottolinea il governatore del Piemonte.

Cia a Ue, misure straordinarie per l'agricoltura

L'Europa garantisca giusto supporto e misure straordinarie al settore agroalimentare che, nell'emergenza Coronavirus, si conferma strategico per assicurare cibo sano e sicuro ai cittadini di tutta l'Ue. Questo uno dei passaggi fondamentali contenuti nelle lettere che il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, ha inviato al presidente del Parlamento europeo David Sassoli e al commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski, per chiedere il massimo impegno delle istituzioni comunitarie e offrire la collaborazione di Cia a sostegno dell'agricoltura italiana ed europea. Come Cia, afferma Scanavino, "lavoriamo senza interruzione per supportare le nostre imprese e fare in modo che il settore agroalimentare possa continuare a garantire l'approvvigionamento". Oggi, continua Scanavino, "la movimentazione delle merci è rallentata, i canali di mercato per i prodotti sono modificati, con la chiusura della ristorazione e il rallentamento del commercio al dettaglio". È necessario, quindi, intervenire subito a livello Ue per "salvaguardare la produzione agricola, le catene di approvvigionamento, i posti di lavoro, le aree rurali. Deve essere garantita la circolazione dei prodotti nel mercato interno, senza ostacoli e limitazioni". Per questo, nel suo appello a Parlamento e Commissione Ue, "oltre ad assicurare la massima flessibilità e garantire liquidità alle aziende", Cia-Agricoltori italiani "chiede all'Unione europea di prevedere un pacchetto di misure straordinarie, eventualmente anche azioni non ancora previste nel quadro della normativa europea, per rispondere a un'emergenza mai vissuta in precedenza".

Ai militari tamponi in 36 ore anche senza sintomi

Corsia preferenziale per il personale militare, oltre che per quello sanitario, nell'esecuzione dei test con tampone: i risultati dovranno essere consegnati entro 36 ore e tale personale potrà effettuare il tampone anche in assenza di sintomi. L'indicazione è contenuta nella circolare del ministero della Salute 'Covid-19: rintraccio dei contatti in ambito di sorveglianza sanitaria e aggiornamento delle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio di casi di infezione da SarsCov2'. "Si ribadisce - si legge - che nei laboratori autorizzati per le analisi dei tamponi, la presentazione di campioni afferenti a personale militare ed a esso congiunto (anche in assenza di evidenze cliniche), dovrà ottenere priorità e la comunicazione del risultato dovrà avvenire in un arco di tempo massimo di 36 ore". L'effettuazione delle analisi "anche in assenza di evidenze cliniche - si spiega - è determinata dalla necessità di garantire la prontezza operativa delle Unità dispiegate in Patria e in zona di operazioni".

Rintraccio dei contatti da 48 ore prima di sintomi

Vanno identificati tutti i soggetti che hanno avuto contatto con un caso probabile o confermato di Covid-19 nelle 48 ore antecedenti alla comparsa dei sintomi nel caso sospetto o confermato. La precisazione è contenuta nella una nuova circolare del ministero della Salute dello scorso 18 marzo 'Covid-19: rintraccio dei contatti in ambito di sorveglianza sanitaria'. "Appare necessario identificare tutti gli individui che - si legge nella circolare - sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID-19, focalizzando la ricerca degli stessi con particolare attenzione alle 48 ore precedenti l'insorgenza dei sintomi fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso". Ciò, nell'ambito delle "attività di rintraccio dei contatti in ambito di sorveglianza sanitaria, sulla base di valutazioni caso per caso effettuate dall'operatore di Sanità Pubblica nella propria concreta attività".

Ore 14

Gelmini, chiudere tutto per due settimane

"La situazione purtroppo sta peggiorando di ora in ora. Aumentano i contagi, aumentano i decessi. Dobbiamo assolutamente cercare, con ogni mezzo, di invertire la tendenza. Il Coronavirus sta correndo, la Lombardia e le regioni del Nord sono in ginocchio, il sistema sanitario potrebbe andare in crisi da un momento all'altro. E speriamo che il virus non colpisca con analoga violenza il resto del Paese. Non c'è più tempo da perdere". Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo Fi alla Camera. "Servono misure più stringenti per tutta l'Italia, subito. Stop totale - prosegue - in tutta la Penisola di tutte le attività - compresi uffici pubblici e trasporto - per almeno 14 giorni. Teniamo aperti solo supermercati e farmacie. Per il resto tutti in casa, se non per urgenze inderogabili. Serve fermezza, serve avere il coraggio di dire la verità agli italiani. Siamo in guerra e dobbiamo far di tutto per vincerla".

Lega, chiusura dei pronto soccorso per più risorse

"La sospensione dell'attività di alcuni pronto soccorso in Piemonte (sono 7, ndr) non deve preoccupare la popolazione. Si tratta solo di una sospensione, motivata dallo stato di emergenza. Stiamo combattendo una vera e propria guerra contro la diffusione implacabile del Coronavirus e bisogna adottare misure adeguate alla gravità della situazione". Lo affermano il vicecapogruppo della Lega in Regione, Andrea Cerutti, e il vicesindaco di Giaveno, Stefano Olocco, commentando la decisione presa dalla Regione. "Questa misura temporanea straordinaria - spiegano - serve a liberare le risorse mediche per metterle a disposizione dei pazienti colpiti da Covid-19. Dietro questo provvedimento non vi è alcuna volontà di chiudere i centri di primo intervento, che ritorneranno a operare a pieno regime non appena si riuscirà a contenere l'epidemia".

Agenti immobiliari, niente sgravi per gli uffici chiusi

"Nel Decreto Cura-Italia emerge una grave dimenticanza: ci si è completamente scordati di dare una risposta ai professionisti che esercitano negli uffici. I crediti di imposta sono stati pensati per negozi e botteghe ossia la categoria immobiliare C/1, e non si tiene conto della categoria A/10, cioè degli uffici dove esercitano le proprie attività i professionisti". Lo denuncia Paolo Papi, presidente di Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). La maggior parte degli agenti immobiliari svolge la propria attività in locali censiti come uffici, così come ogni altro studio professionale che oggi si trova impossibilitato a esercitare la propria professione. Geometri, ragionieri, avvocati, commercialisti, consulenti, agenzie, sono tantissimi i professionisti dimenticati. "È fondamentale per tutte queste categorie - spiega il presidente regionale - porre rimedio a questa discriminazione, allargando i benefici previsti per esercizi commerciali come negozi e botteghe agli uffici, ovvero un credito d'imposta del 60% dell'ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo. Sono lieto che il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini, condivida l'urgenza di riparare questa dimenticanza e lo ringrazio per l'immane lavoro che sta svolgendo per portare avanti le istanze della nostra categoria a livello parlamentare in questo momento di estrema difficoltà per tutti".

La Comunità Novarese dona 1500 mascherine a medici

La Fondazione Comunità Novarese onlus ha acquistato 1.500 mascherine destinate ai medici d, famiglia grazie alla collaborazione di Croce Rossa Italia sezione di Novara venendo rispondendo all'accorato appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Novara, Federico D'Andrea ''I medici di base - spiega D'Andrea - in queste settimane hanno prestato e continuano a prestare le loro cure ai cittadini, nei loro studi e a domicilio dei pazienti, pagando un duro prezzo personale. Hanno espletato le loro funzioni di tutela della salute dei cittadini, in carenza di dispositivi di protezione, armati solo del loro coraggio, senso del dovere e preparazione professionale, fino all'autolesionismo. Per fortuna si può ricorrere alla solidarietà del territorio''.

Grimaldi (Luv), stop attività non essenziali

Il capogruppo di Luv in Regione Piemonte, Marco Grimaldi, ha scritto al governatore Alberto Cirio chiedendogli di fermare le attività non essenziali e aumentare le prevenzioni per tutti i lavoratori esposti. Fra le richieste, anche "estendere le misure misure di aiuto del Cura Italia agli stage e ai tirocini ora sospesi e agli iscritti agli ordini professionali". Grimaldi suggerisce poi di istituire delle fasce orarie per l'attività sportiva all'aperto. "In Italia - rimarca Grimaldi - si va ancora al lavoro in aree funestate dai contagi senza che nessuna istituzione si scandalizzi. Si tagliano le corse del trasporto pubblico e negli orari di punta i mezzi sono pieni. Finché non fermeremo tutte le attività non legate ai servizi essenziali sarà difficile ridurre i contagi". "Ma credo - aggiunge - che il dato in aumento sia collegato a forme di prevenzione non impeccabili, a partire dalla protezione di chi è in prima linea: non solo medici e infermieri ma anche chi lavora in una Rsa o in un supermercato. Sebbene la strategia sui tamponi in Piemonte sembri cambiata, il numero dei test non potrà aumentare finché mancano reagenti, laboratori e operatori". "Apriamo nuovi ospedali temporanei - dice ancora - ma capiamo anche come renderli operativi. Senza medici non si va da nessuna parte. Serve solidarietà tra le Regioni e tra tutti i Paesi europei e del pianeta".

Ore 13

Ance, in Piemonte chiuso il 70% dei cantieri

Il 70% dei cantieri in Piemonte è chiuso o è in via chiusura, il 15% è in forte difficoltà e non può chiudere e un altro 15% è attivo per lavori urgenti. Risulta da un'indagine dell'Ance Piemonte che considera insufficienti le misure nel Decreto Cura Italia per l'edilizia. "Siamo stati i primi - spiega Paola Malabaila, presidente dell'Ance Piemonte e Valle d'Aosta - a chiedere la sospensione delle attività perché non possiamo garantire le condizioni di sicurezza per i nostri lavoratori. Nel Decreto manca il riconoscimento della causa di forza maggiore che permetterebbe di sospendere i cantieri senza che le imprese sostengano ulteriori costi e agli appaltatori di essere indennizzati per questo periodo. Ci sono problemi di approvvigionamento e manca la proroga dei termini contrattuali". "Questa mattina durante la videoconferenza dell'unità di crisi regionale- aggiunge Malabaila - il presidente Cirio ci ha comunicato che ha chiesto al premier Conte la chiusura dei cantieri e anche le altre categorie hanno espresso la necessità del riconoscimento della causa di forza maggiore. Abbiamo rappresentato le nostre istanze perché il Decreto Cura Italia trascura il settore edile, auspichiamo che seguano provvedimenti mirati per il nostro settore in crisi già da più di dieci anni. In particolare occorre: la certezza delle nove settimane di cassa integrazione perché le risorse stanziate non sembrano sufficienti per tutti i settori economici".

Ciaburro (FdI), più controlli al Colle della Maddalena

"Al Colle della Maddalena, entrano ogni giorno in modo indisturbato decine di mezzi dalla Francia per andare a fare acquisti nei negozi italiani, poi carichi di persone, scendono indisturbati verso Cuneo. Chiedo l'immediata attivazione di un presidio fisso delle nostre forze dell'ordine sul confine". Lo scrive in una lettera al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d'Italia e sindaco di Argentera, comune di pochi decine di abitanti sulle Alpi cuneesi, al confine con la francese valle dell'Ubaye. Nella lettera al ministro, la deputata Ciaburro spiega che il momento è "sicuramente difficilissimo e i problemi sono tantissimi", ma aggiunge che "la locale caserma dei carabinieri (a Pietraporzio, ndr) è sotto organico e non riesce a fare controlli".

Vaccino italiano prepara via a test clinici

Previsti per la prossima settimana i test clinici per valutare 4 possibili candidati allo sviluppo del vaccino italiano contro il Covid-19, con i primi risultati attesi per metà aprile. Ad annunciarlo è l'azienda Takis di Castel Romano, prima ad accedere a questa fase della sperimentazione in Europa, che però lancia un appello di raccolta fondi di 2 milioni di euro, se no non potrà arrivare ai test sull'uomo, molto più costosi. "Avremo bisogno di circa 2 milioni - precisa Luigi Aurisicchio, fondatore e amministratore dell'azienda - che serviranno per la preparazione del vaccino in larga scala, per gli studi richiesti dalle agenzie regolatorie e per lo studio clinico". A sposare l'appello è il cantante Simone Cristicchi, che attraverso un video su Facebook invita tutti a contribuire, anche donando 5 euro, sulla piattaforma gofundme. "Questo vaccino bloccherà la capacità del virus di infettare il polmone e potrà fermarlo, - spiega Cristicchi - Con il vaccino sconfiggeremo il virus, ma soprattutto potremo uscire di nuovo, goderci una giornata di sole, abbracciare i nostri cari, viaggiare e far ripartire il nostro paese". La tecnica che usa l'azienda viene definita vaccinazione genetica ed è molto efficace e veloce. Consiste nell'iniezione di pezzo di Dna (un gene), seguito da un brevissimo impulso elettrico, che ne facilita l'ingresso nel muscolo e attiva il sistema immunitario. Una tecnologia che consente anche di adattare il vaccino all'evoluzione naturale del virus e alle mutazioni che accumula nel tempo. "Abbiamo ritenuto doveroso mettere a disposizione della comunità la nostra esperienza - continua Aurisicchio - Grazie alla collaborazione con l'Istituto Spallanzani di Roma, potremo senz'altro arrivare al punto di selezionare un vaccino candidato che blocchi la replicazione del virus dopo valutazione con saggi su cellule". L'obiettivo è arrivare il prima possibile a testare nell'uomo il vaccino italiano contro COVID-19.

Governo decide oggi, verso nuova stretta

Dovrebbe arrivare in giornata una nuova stretta alle misure per il contrasto del Coronavirus. La decisione del premier Giuseppe Conte è attesa ad ore: le norme preciserebbero l'ultimo Dpcm dunque, secondo fonti di governo, potrebbero essere inserite non in un nuovo Decreto del presidente ma in un provvedimento correttivo più snello. Tra le misure al vaglio ci sarebbe lo stop all'attività fisica all'aperto, lo stop ai supermercati nei centri commerciali nel weekend, lo stop agli spostamenti nelle seconde case.

Salvini, il mercato ortofrutta di Palermo non chiude

"Mentre l'Italia soffre e si ferma, il mercato ortofrutticolo di Palermo non chiude. Il tutto sotto il naso del sindaco Orlando, famoso per difendere immigrati e ong. Nessun rispetto delle regole e del buonsenso: così si mette a rischio non solo la città ma tutto il Paese". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Vco valuta creazione ospedale da campo a Stresa

Un ospedale "da campo" a Stresa (VCO). La proposta è stata fatta dal presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola, Arturo Lincio. "Il rischio di una possibile saturazione delle strutture ospedaliere - dice Lincio - deve stimolare a ricercare per tempo altri posti letto'' Nel caso di emergenze negli ospedali di Domodossola e Verbania, la ''nuova'' struttura potrebbe essere ricavata nell'ex presidio dismesso di via De Martini a Stresa, dove oggi c'è un centro dialisi. La richiesta anche alla luce della chiusura del punto di primo intervento dell'ospedale di Omegna (VCO), che cessa la propria attività nell'ambito della riorganizzazione voluta dalla Regione Piemonte. Nel Verbano Cusio Ossola restano operativi i Dea degli ospedale di Domodossola e Verbania. Il Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna è stato dotato di 56 posti leggo di degenza Covid-19 e di 4 posti letto di sub intensiva.

Allarme dializzati, mancano protocolli

"A dieci giorni dal Dpcm che ha esteso la 'zona rossa Covid-19' all'intero territorio nazionale, mancano ancora protocolli emergenziali che diano indicazioni univoche ai centri dialisi d'Italia". Lo scrive sul proprio sito l'Aned, l'Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto,che ha scritto una lettera al ministro della Salute per sottolineare questa problematica. "Sarebbe opportuno - scrivono il presidente Giuseppe Vanacore e il direttore del comitato scientifico Antonio Santoro -, innanzitutto, conoscere i piani di emergenza previsti per i centri di emodialisi, con previsioni relative ai diversi scenari epidemici che potrebbero verificarsi e, qualora non vi fossero, dare indicazioni affinché siano approntati in tutte le Regioni e nella generalità dei territori interessati.In questo quadro riteniamo auspicabile altresì l'approntamento di un accurato triage in ingresso obbligatorio in tutti i centri dialisi, con isolamento nei casi sospetti. Infine, sollecitiamo la sua attenzione sulla opportunità, in vista di una possibile ulteriore manifestazione del contagio tra i malati dializzati, di individuare centri dialisi dedicati, almeno uno per provincia". I malati nefropatici, spiegano gli esperti, rappresentano una delle popolazioni a maggior rischio in caso di COVID-19. "Per questo, riteniamo fondamentale applicare tutte le misure di prevenzione, compresa un'informazione continua ai malati, ai loro familiari e al personale addetto ai trasporti, al fine di garantire la migliore aderenza possibile alle prescrizioni comportamentali fornite dal personale sanitario".

Ore 12

Anp-Cia, ad anziani cibo a domicilio

E' un aiuto fisico e morale per gli anziani e i pensionati di tutta Italia la consegna a domicilio di latte, frutta e verdura, ma anche di piatti tipici degli Agrichef, promossa per l'emergenza Coronavirus da Cia-Agricoltori Italiani. Lo fa sapere l'Anp, l'Associazione nazionale pensionati di Cia per un iniziativa anche online, che vede coinvolti tanti agricoltori e Agrichef Cia, giovani e donne pronti a rispondere alle esigenze delle persone più fragili e a rischio virus. L'iniziativa torna ad azzerare le distanze dal campo alla tavola per consentire a tutti di acquistare e consumare prodotti genuini della terra, grazie alla disponibilità e al volontariato di tante aziende agricole aderenti a Cia. Al messaggio #noinonciarrendiamo, lanciato, di regione in regione da tutti gli agricoltori Cia sul territorio, Anp aggiunge l'appello agli anziani #stateacasa; è infatti Cia, anche con il supporto della sua Associazione nazionale pensionati, a occuparsi e seguire la consegna a casa di prodotti ortofrutticoli e dei piatti tipici. "Cercheremo di essere vicini ad anziani e pensionati al meglio delle nostre possibilità - dice il presidente nazionale di Anp, Alessandro Del Carlo - l'operazione vuole cercare di rispondere almeno ai bisogni di coloro che abitano in prossimità delle nostre imprese agricole". Attenzione, infine, alle modalità del servizio: per garantire consegne in tutta sicurezza, dopo aver cercato e contattato tra le aziende in elenco quella più vicina, occorre concordare una "parola d'ordine". Solo dopo averla ascoltata da chi farà la consegna della spesa, si potrà aprire la porta di casa per prendere e pagare i prodotti richiesti.

Cirio, curva sale, necessarie regole dure

"Mi sono confrontato con il ministro Lamorgese che ha condiviso la necessità di maggiori restrizioni". Lo spiega il governatore del Piemonte Alberto Cirio che sta per firmare una nuova ordinanza per contenere il contagio da Coronavirus. "Ci prepariamo a un weekend difficile - dice Cirio -con una curva del contagio che continua a salire e troppa gente ancora per strada. Non possiamo permetterci che le aree verdi diventino occasioni di ritrovo. So che chiediamo un grande sacrificio a tutti e che stare chiusi in casa è difficile - aggiunge il governatore del Piemonte - ma vi prego di capire che più seguiremo oggi queste regole dure, prima potremo tornare a vivere e goderci la nostra libertà".

Cura Italia: Salvini, governo non può fare tutto da solo

"Il decreto ha 127 articoli, noi vogliamo fare il nostro mestiere di parlamentari: emendare, suggerire, proporre. A Mattarella ho detto che noi chiediamo che i parlamentari possano fare i parlamentari, possano fare il loro lavoro, come i medici o i giornalisti fanno in queste ore il loro lavoro. Non si capisce perchè Camera e Senato stiano chiuse. In questo decreto ci sono buchi, il nostro appello è a farci aiutare l'Italia, non credo che possano fare tutto da soli". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a Sky tg24, a proposito dell'invito a collaborare sul decreto Cura Italia.

Salvini, Camera e Senato non devono chiudere

"No, non siamo stati chiamati da nessuno del Governo chiameremo noi, non siamo qui a fare i bambini se non chiama lui, chiamo io, abbiamo dei problemi da risolvere". Lo ha detto Matteo Salvini in collegamento a SkyTg24 rispondendo a chi gli chiedeva se avesse sentito Giuseppe Conte o altri esponenti di governo. "Noi vogliamo esercitare il nostro mestiere e dare il nostro contributo: gli italiani ci pagano per risolvere, emendare e suggerire". "La nostra prima richiesta a Conte ma anche a Mattarella è che è che i parlamentari possano fare i parlamentari". "Non si capisce perché la Camera e il Senato devono rimanere chiusi in un momento cosi delicato", ha aggiunto Salvini.

Videoconferenza Conte con commissari e ministri

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è collegato in videoconferenza da Palazzo Chigi con i commissari per l'emergenza Coronavirus Angelo Borrelli e Domenico Arcuri e i ministri Lorenzo Guerini, Francesco Boccia e Roberto Speranza. Lo si apprende da fonti della presidenza del Consiglio. La videoconferenza, iniziata da poco, si svolge ogni mattina per fare il punto sulla gestione dell'emergenza.

Supermercati a Verbania domenica chiudono alle 13

Supermercati aperti solo la domenica mattina a Verbania. Questo stabilisce l'ordinanza firmata oggi dal sindaco, Silvia Marchionini. ''E' fondamentale che tutti i cittadini che si recano ai centri vendita, se necessario, lo facciano da soli, acquistando beni necessari a un periodo il più lungo possibile, in modo tale da recarsi al supermercato meno volte. Non bisogna assolutamente fare quotidianamente la spesa'' dice il sindaco Silvia Marchionini che ha limitato l'orario domenica dalle 9 alle 13. ''Ricordiamo - aggiunge - che per le persone in difficoltà il Comune ha messo a disposizione un numero telefonico per farsi portare a casa la spesa da volontari''.

Ospedale Asti, posti letto in sale operatorie

"Stiamo attrezzando posti letto di rianimazione all'interno nelle sale operatorie dell'ospedale di Asti. Lo prevede anche la Regione". Lo conferma il commissario dell'Asl di Asti, Giovanni Messori Ioli. Il blocco operatorio dell'ospedale di Asti ha 12 sale, che potrebbero tornare utili in caso di aumenti dei ricoverati che necessitano della terapia intensiva, in via di saturazione. "Cerchiamo di resistere, siamo in guerra - afferma Messori Ioli - temo che la popolazione non se ne renda conto, vedo ancora troppe persone in giro".

Sono 8 le società scientifiche, agire in base a scienza

In "questa stagione di guerra sanitaria" che vede i professionisti "in prima linea a tempo indeterminato", bisogna "mantenere la calma e applicare le conoscenze maturate". Ovvero, rifarsi a linee guida e protocolli, invece che alle pressioni emotive e organizzative dettate dall'emergenza stessa. Questo l'appello che arriva da otto società scientifiche di medici e infermieri dell'area di emergenza-urgenza e rianimazione, in un documento rivolto ai propri iscritti. "I nostri professionisti si trovano di fronte ad una situazione totalmente nuova che, soprattutto per le dimensioni numeriche, non può che destare preoccupazione" si legge. In queste circostanze, "per far fronte alla contingenza, dobbiamo fare enormi sforzi psichici e fisici e, per non sentirci perduti, non possiamo che basarci sulla Scienza". Le Società Scientifiche devono "continuare a prendersi il tempo minimo di elaborazione per ribadire con coscienza il rispetto delle più rigorose linee guida in materia di protezione, come base unica sulla quale operare scelte, anche nei momenti di maggiore richiesta di rapidità e contingenza". Le decisioni, pertanto, "non dovranno essere basate su criteri di riduzione, piegando la Scienza alla contingenza, o alla richiesta di velocità". Di fronte alle tante scelte che hanno davanti, il criterio da seguire "deve essere sempre e soprattutto basato sulle evidenze e su quanto di meglio la conoscenza possa offrire". A sottoscrivere il documento, i presidenti della Società Infermieri di Emergenza Territoriale (SIIET), della Società della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU), del Coordinamento Specializzandi in Medicina d'Emergenza-Urgenza (COSMEU), della Academy of Emergency Medicine and Care (AcEMC), della Società Scientifica dell'Emergenza Sanitaria (SIEMS), della Società di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), del Sindacato Medici di Anestesia e Rianimazione (AAROI-EMAC) e della Associazione Infermieri di Area Critica (ANIARTI).

Coldiretti, nasce l'alleanza salva-spesa italiana

Per affrontare l'emergenza coronavirus nasce l'alleanza salva-spesa made in Italy con agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale che si impegnano a garantire regolarità delle forniture alimentari agli italiani e a combattere qualsiasi forma di speculazione sul cibo dai campi alle tavole. Lo annuncia il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che ha promosso l'iniziativa insieme a Filiera Italia con l'adesione di Conad, Coop, Auchan, Bennet, Cadoro, Carrefour, Decò, Despar, Esselunga, Famila, Iper, Italmark, Metro, Gabrielli, Tigre, Oasi, Pam, Panorama, Penny, Prix, Selex, Superconti, Unes, Vegè. La Coldiretti, quindi lancia un appello a istituzioni e cittadini, nel ricordare che 3,6 milioni di lavoratori coltivano, allevano, trasformano, trasportano e distribuiscono tutti i prodotti alimentari che i consumatori trovano sempre sugli scaffali. E per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio l'invito è comprare italiano. Al governo e alle autorità pubbliche, la Coldiretti chiede "di aiutarci nel lavoro di rifornire gli italiani dei beni essenziali, con provvedimenti semplici e chiari che permettano con la massima sicurezza la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo". Per questi obiettivi, la Coldiretti invita "tutte le altre organizzazioni dell'agroalimentare ad aderire a questi impegni e ad unirsi a noi in questa battaglia fatta nell'interesse di una filiera virtuosa, dei cittadini italiani e più in generale del nostro meraviglioso Paese".

Siare, 'con Fca dialogo per componenti'

"Siare sta dialogando con Fca per verificare un eventuale aiuto per la fornitura e produzione di alcuni componenti primari che compongono il ventilatore polmonare. Ferrari si è resa disponibile ad aiutarci nella produzione dì alcuni componenti meccanici ad alta precisione". Lo chiarisce in un post su Facebook Gianluca Preziosa, direttore generale di Siare, l'azienda bolognese che produce respiratori polmonari per le terapie intensive che ha siglato un maxi contratto di fornitura con la Protezione civile nazionale. Ferrari, sottolinea Preziosa, non costruirà i ventilatori polmonari "nelle sue fabbriche". La collaborazione che si prospetta, precisa il direttore generale, "è volta ad aumentare le produzioni di ventilatori polmonari che verranno sempre prodotti in Siare. Ringrazio il gruppo Fca e Ferrari per l'aiuto - conclude - Insieme si vince".

Esselunga, orari ridotti fino al 3 aprile

Orari ridotti per Esselunga da domani fino a venerdì 3 aprile. Nei negozi in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana la chiusura feriale sarà anticipata alle 20, la domenica invece i magazzini saranno aperti dalle 8 alle 15. Un'altra regione che ha già dato una stretta agli orari di apertura e chiusura dei supermercati è il Lazio dove saranno aperti nei giorni feriali e il sabato dalle 8.30 alle 19 e la domenica dalle 8 alle 15 a seguito di un'ordinanza regionale. A disposizione dei clienti guanti monouso e gel disinfettante agli ingressi di ogni negozio, dove l'accesso sarà contingentato e protetto con misure di distanziamento per le eventuali code che si venissero a creare, in base alle disposizioni del Governo.

Federalimentare, nuova copertura sanitaria

Nuova copertura sanitaria contro il coronavirus per i dipendenti delle aziende dell'industria alimentare. A garantirla è il Fasa, il Fondo assistenza sanitaria alimentaristi, promosso e gestito da Federalimentare e Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, in collaborazione con Unisalute. "Diaria per COVID-19" è il nome della particolare copertura messa a punto proprio per aiutare una delle categorie in prima linea in questo momento a combattere l'emergenza; entrerà a far parte dell'attuale Piano sanitario del Fondo come garanzia aggiuntiva, applicabile dal 1° gennaio 2020 e fino al 30 giugno 2020, salvo eventuali proroghe. "Un'iniziativa che apprezziamo molto soprattutto per il suo grande valore sociale - ha detto il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio - uno strumento prezioso per tutelare il più possibile i nostri lavoratori che fanno parte di una delle categorie che in questo momento di emergenza sta davvero facendo la differenza". L'obiettivo della copertura è fornire un aiuto economico ai lavoratori dell'industria alimentare positivi al virus attraverso una diaria sia in caso di ricovero sia in caso di isolamento domiciliare. Tra i vari strumenti che saranno messi a disposizione a partire dai prossimi giorni, anche un numero verde dedicato, con un medico in grado di fornire indicazioni ai beneficiari 24 ore su 24 e un sistema che consentirà agli iscritti al Fondo di effettuare una visita specialistica virtuale.

Cirio, irrigidimento dei controlli anche con l'Esercito

"Sollecito un irrigidimento dei controlli. Non si sottovaluti l'idea di utilizzare l'Esercito, la Francia lo sta facendo". Lo afferma all'ANSA il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, pronto a firmare nelle prossime ore una nuova ordinanza per ridurre le attività all'aperto così da limitare ancora i contagi da coronavirus.

Neurologo, potrebbe comportarsi come virus cugini

Il SarsCov2 "potrebbe comportarsi come i virus cugini". Ad affermarlo è Luca Steardo, neurologo e neurofarmacologo all'Università di Roma La Sapienza. "Ad oggi quello che sappiamo è che il coronavirus attacca le vie respiratorie. Ma è sicuro che risparmia altri organi, come ad esempio il Sistema Nervoso Centrale?". Se infatti il Covid-19 "si comportasse come i virus cugini, ad esempio SarsCoV1 - osserva l'esperto - darebbe origine anche ad una colonizzazione del Sistema Nervoso Centrale con uno scenario ben più complesso, caratterizzato sia da una invasione dei centri cardio-respiratori, presenti nel troncoencefalo, sia da processi neuroinfiammatori responsabili di gravi conseguenze quali decadimento cognitivo, deficit di memoria e cali di attenzione: per questa ipotesi un trattamento anti-neuroinfiammazione potrebbe aiutare i pazienti ad ottenere, in caso di guarigione, una migliore qualità della vita". "Oggi siamo costretti a confrontarci con Covid 19, un nemico nuovo e per troppi aspetti ancora ignoto - afferma Steardo - tentiamo quindi di far ricorso a studi pregressi su agenti virali collegati ad esso da un certo grado di parentela. Se da una parte è certo che le cellule bersaglio primarie per il Covid-19 sono quelle epiteliali del tratto respiratorio, dall'altra è difficile ritenere che la penetrazione del virus nell'organismo si mantenga tanto limitata. Difatti dati clinici e preclinici da studi con altri Coronavirus suggeriscono di una loro maggiore invasività tissutale. E' dimostrato che i CoV, soprattutto quelli appartenenti al sottotipo beta, famiglia del Covid-19, invadono frequentemente il sistema nervoso centrale: seppure al momento mancano dirette evidenze, l'alta identità tra i CoV e il Covid 19 - conclude - lascia presumere che anche quest'ultimo ceppo possa colonizzare il sistema nervoso centrale''.

Appendino, Esercito? no a sensazioni politiche

"Il Governo deve gestire, come sta facendo, con il supporto di un istituto scientifico e decidere le misure in base non a sensazioni politiche ma a un confronto scientifico. Si parla tanto dell'Esercito e dei controlli, che devono esserci e li stiamo facendo, ma dobbiamo pensare anche a tutta quella popolazione che sta vivendo un momento di solitudine o costrizioni che sono anche impattanti per la gestione dei nuclei familiari". Così la sindaca di Torino, a Rai news24 sulla richiesta, fatta da alcune Regioni, dell'intervento dell'Esercito per controllare il totale rispetto delle disposizioni per contenere il contagio da Coronavrus. "Quindi - ha concluso Chiara Appendino - penso sia giusto concentrarsi sui controlli, ma vorrei anche sollevare un grido di attenzione nei confronti di queste situazioni più deboli per non disperdere l'elemento di solidarietà e comunità".

Stretta Piemonte, pronta nuova ordinanza

Nuova stretta del Piemonte per contrastare la diffusione del coronavirus. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è pronto a firmare una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all'aperto. "Col fine settimana alle porte, non posso più aspettare. Sono giorni che sollecito il governo", spiega all'ANSA il governatore, che per condividere il testo della nuova ordinanza alle 13 riunirà in videoconferenza i presidenti delle Province piemontesi, i sindaci dei capoluoghi e i rappresentanti di Anci e Uncem. "C'è ancora troppa gente in giro", aggiunge il presidente Cirio, che invierà l'ordinanza regionale al premier Giuseppe Conte con una lettera in cui - spiega - "chiedo misure più restrittive rispetto a quelle adottate".

Operativa filiera pomodoro, 130 contratti Nord

L'emergenza Coronavirus non blocca la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia, che si è riorganizzata per mantenere gli impegni e garantire la disponibilità dei prodotti: sono stati depositati all'Organizzazione interprofessionale Oi Pomodoro da industria 130 contratti di fornitura di materia prima destinata alla lavorazione estiva in 25 stabilimenti di trasformazione del bacino del Nord. Sulla base dei contratti verranno ora impostati i trapianti da parte delle Organizzazioni di produttori, cui fanno riferimento circa duemila agricoltori del Nord Italia. "Il cronoprogramma è stato rispettato - dice Tiberio Rabboni, presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia - nonostante i timori di possibili rallentamenti legati al diffondersi della pandemia del Coronavirus. La filiera si è subito riorganizzata e, nel rispetto dei contenuti dei decreti governativi, è riuscita a completare le operazioni di consegna dei contratti in via telematica. Ora può avere inizio il periodo dei trapianti in campo. Rassicurante è anche l'intervento dell'Efsa (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) che ha dichiarato che non ci sono prove che il cibo sia una fonte di trasmissione di Covid-19, come già indicato dal ministero della Salute".

Appendino, stiamo già lavorando alla ripartenza

"Stiamo già lavorando sulla ripartenza oltre a gestire emergenza, stiamo preparando tutta una serie di progettualità che devono essere rinforzate per far ripartire la città il primo giorno in cui sarà possibile farlo". Così la sindaca di Torino Chiara Appendino ha risposto ai microfoni di Rai News 24 a una domanda sul dopo emergenza Coronavirus. Un'emergenza anche economica che, ha detto, "è una situazione inedita in Italia. Ci sarà quindi bisogno di un supporto economico importante alle nostre imprese ma anche ai Comuni, che hanno bilanci che non potranno stare in piedi se non ci sarà un intervento governativo. Quindi mi auguro - ha aggiunto la sindaca di Torino - che il sistema pubblico, il Governo, le Regioni e gli enti locali possano essere soggetti che innescano una spirale espansiva e non recessiva. Quindi anche noi dovremo ricomprendere e rivedere il nostro ruolo perché gli enti possono fare la differenza nell'aiutare l'economia a ripartire".

Fondazione Piemonte dal Vivo, fondi a compagnie

La Fondazione Piemonte dal Vivo pubblica oggi sul sito www.piemontedalvivo.it il bando Corto Circuito 2020, un primo stanziamento di 500.000 euro a sostegno delle attività di compagnie teatrali e associazioni che operano sul territorio piemontese. Il bando - termine ultimo per partecipare, venerdì 24 aprile - è rivolto a tutti gli enti del terzo settore e permetterà di coniugare il sostegno economico a specifiche azioni di accompagnamento ed empowerment. "Con il bando Corto Circuito - dichiara Matteo Negrin, direttore di Piemonte dal Vivo - vogliamo ampliare e potenziare i processi di sviluppo culturale, sociale ed economico negli spazi teatrali dislocati sul territorio piemontese. Nel bando, oltre al sostegno finanziario, è prevista la possibilità di un affiancamento specifico, grazie ai dispositivi innovativi Hangar Piemonte e Performing+, il progetto triennale lanciato da noi e dalla Compagnia di San Paolo, con la collaborazione dell'Osservatorio Culturale del Piemonte. Come Fondazione ci impegniamo, quindi, a immaginare strumenti concreti per essere partner e volano per la crescita del territorio e delle comunità di appartenenza." "Un particolare plauso per il bando Corto Circuito, iniziativa volta ad attivare strumenti a supporto del comparto culturale mettendo a disposizione un primo stanziamento di fondi nell'auspicio che possa costituire un valido aiuto in questo momento di crisi", commenta Vittoria Poggio, assessore regionale Cultura, Turismo, Commercio.

Compal dona 40mila litri latte a ospedale Cuneo

La cooperativa Compral ha donato 40.000 litri di latte, per un valore di circa 15.000 euro, all'Ospedale Carle di Cuneo. Spiega il presidente Raffaele Tortalla: "Un piccolo aiuto ed un atto di solidarietà da parte della nostra Cooperativa a favore dell'Ospedale Carle di Cuneo, in un momento difficile per il nostro Paese. I principi fondanti della cooperazione, solidarietà, mutualità si esprimono concretamente anche con questa decisione, che ha raccolto il consenso dei 230 Soci allevatori della cooperativa".

Unioncamere, solo 55% imprese nel 2019 ha investito

Solo il 55% delle aziende piemontesi nel 2019 ha effettuato investimenti fronte del 57% del 2018. Le industrie della chimica e della gomma plastica sono state quelle più propense a investire (74%), quelle del tessile e abbigliamento le meno attive (36,6%). Lo sottolinea Unioncamere che definisce il 2019 "un anno sicuramente non positivo per le industrie manifatturiere piemontesi" con un calo della produzione di mezzo punto percentuale rispetto al 2018, dopo 5 anni di crescita, una tendenza negativa sul fronte degli ordinativi esteri e una flessione delle esportazioni complessive (-3,5%) "Investire nel futuro della propria azienda, innovare, puntare su nuove strategie produttive non può che essere la strada assolutamente necessaria per reagire alle scosse del mercato e per rimanere costantemente produttivi, anche sulle piazze estere. Anche nei momenti di crisi", commenta il vicepresidente vicario di Unioncamere Piemonte, Ferruccio Dardanello. "Molta la strade che le nostre imprese dovranno ancora compiere - spiega - per colmare questo gap nei prossimi anni. Ma ancora di più dovranno fare ora, in termini di investimento, l'Ue e i governi centrali, in raccordo con le istituzioni locali, per sostenere concretamente aziende e imprenditori durante questa pandemia. Siamo in un momento difficilissimo: dobbiamo dare risposte immediate perché le imprese non hanno gli strumenti e le risorse per reagire da sole".

Cura Italia: Preioni, proposte Lega presentate a Cirio

Il gruppo della Lega in Regione Piemonte ha messo a punto una serie di proposte che ha sottoposto al governatore Alberto Cirio affinché le porti all'attenzione del Governo in Conferenza Stato-Regioni. Lo annuncia il capogruppo, Alberto Preioni, che ha sovrinteso al lavoro. "In merito al decreto Cura Italia, in un'ottica consapevole dell'emergenza e costruttiva - spiega Preioni - abbiamo costituito come Gruppo Lega dei tavoli di lavoro specifici per area, per analizzare il decreto e proporre soluzioni per quelle che riteniamo essere delle forti criticità. Abbiamo inoltrato le nostre proposte al presidente Cirio affinché se ne faccia portavoce alla Conferenza Stato-Regioni, in tema di tasse, aiuto alle imprese, trasporti, turismo, agricoltura, giustizia e politiche sociali". Il frutto del lavoro è un lungo documento, che parte dalle tasse chiedendo chiedendo di sospendere plastic tax e sugar tax ed esentare dal bollo per il 2020 anche i mezzi pesanti. Lunghissimo l'elenco delle richieste sul fronte finanza e imprese, a partire dalla soppressione alle limitazioni sul contante, dalla cancellazione totale dell'Imu sugli immobili commerciali e da "zero tasse per le Pmi per tutto il 2020". Per i trasporti, tagli delle accise e "agenda rossa per le infrastrutture", in deroga a legge su appalti e sblocca cantieri. L'elenco più lungo riguarda commercio, turismo e cultura, con la richiesta di "eliminare per il 2020 i contributi previdenziali, assicurativi, mutui prima casa e mutui attività anche di autonomi, liberi professionisti, maestri di sci, guide alpine, partite Iva, commercianti, alberghi, artigiani, impianti funiscioviari". Ancora, un nutrito pacchetto per l'agricoltura, a partire dal sostegno agli agriturismi e dal ristoro dei danni per il divieto di partecipare a mercati, dalla deroga ad alcuni obblighi ambientali e dal differimento delle scadenze fiscali. Sul fronte giustizia, fra le altre cose sospendere tutte le udienze fino a fine aprile. Per le politiche sociali, prorogare tutte le scadenze per il Terzo settore, ed elevare da 12 a 14 anni l'età dei ragazzi che dà diritto al voucher baby-sitting.

Ore 11

D'Uva (M5S), mascherine dall'estero arrivano

"Coronavirus, aggiornamenti dal ministro DI Maio: sbloccate anche 8 milioni di mascherine destinate all'Italia ma trattenute in diverse aree del mondo. Entro fine settimana arriveranno anche queste. Ottimo lavoro, andiamo avanti determinati!". Lo dice deputato questore del MoVimento 5 Stelle alla Camera Francesco D'Uva.

Essere sinceri con i bimbi e ascoltarli

Incoraggiare i bambini a parlare e a fare domande sul coronavirus, ascoltandoli. Essere sinceri, spiegando la verità secondo modalità a loro misura. Se non si è in grado di rispondere alle domande, non farlo a caso, ma sfruttare l'occasione per cercare risposte validate insieme a loro. I bambini hanno il diritto di essere informati, e allo stesso tempo è responsabilità degli adulti proteggerli dall'angoscia. Queste alcuni dei suggerimenti contenuti in un vademecum dell'Unicef. Tra le raccomandazioni, insegnare ai piccoli come proteggere se stessi e gli amici, lavando le mani e non avvicinandosi a chi mostra sintomi, e chiedendo loro di comunicare qualora dovessero iniziare a percepirli su se stessi. Poi, è importante aiutare i bimbi a gestire lo stress offrendo l'opportunità di rilassarsi e giocare e cercando di mantenere per quanto si può invariata la loro routine. Chi vive in una zona rossa, può ricordare che stando in casa si hanno basse probabilità di contrarre il virus. Se il piccolo si sente poco bene e deve rimanere a casa, o in ospedale, si può rassicurarlo sul fatto che si comprende quanto possa essere difficile, ma che attenersi alle regole è l'unico modo per tenere tutti al sicuro. Meglio inoltre assicurarsi che i bimbi non siano oggetto di stigmatizzazione o non la provochino e per tranquillizzarli si possono condividere le storie di chi lavora per fermare l'epidemia. Infine, è importante chiudere le conversazioni con loro con cura e occuparsi anche di se stessi, prendendosi del tempo se si è in uno stato di ansia o preoccupazione. "È importante - evidenzia Francesco Samengo, presidente Unicef Italia - mantenere un dialogo aperto con i figli: questo può aiutarli a comprendere, ad affrontare la situazione nel modo migliore possibile e ad apportare un contributo positivo per gli altri".

Appendino, orgogliosa della reazione di Torino

"Sono orgogliosa di come Torino sta reagendo come comunità". Così la sindaca Chiara Appendino ai microfoni di Rai News 24 sull'emergenza Coronavirus. "La città sta reagendo bene - ha detto la sindaca - nel senso che molti cittadini si stanno mettendo in gioco, cambiando le proprie abitudini e con grandi gesti di solidarietà". La sindaca ha poi osservato che "in città tantissime persone stanno rispettando le regole, altri non lo stanno facendo, l'appello a tutta la cittadinanza è che la prima regola è che ciascuno controlli se stesso. Deve partire da noi stessi - ha concluso - e il mio auspicio è che tutti capiscano l'importanza di queste regole e che questa è un'emergenza non una vacanza. Torino è sempre riuscita a ripartire e ripartiremo più forti di prima, ne sono convinta".

Lopalco, prima di Pasqua non si esce di casa

"Prima di Pasqua non si esce di casa. Comunque, se ci va bene, si parla di dopo Pasqua". Tanto prevede che permarranno le misure di isolamento sociale introdotte per l'emergenza coronavirus, Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene all'Università di Pisa e capo per l'emergenza epidemiologica in Puglia, intervenuto oggi ad Agorà, su Raitre.

Esperta, muore il 20% degli over70 e il 30% degli over80 in terapia intensiva

In Italia ci sono "ancora troppi decessi da Covid-19, ma la diagnosi precoce è una diga contro il contagio". Lo afferma Susanna Esposito, presidente dl'Associazione Mondiale delle Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid), sottolineando che attualmente "in terapia intensiva muore il 20% degli over-70 e il 30% degli over-80" e che "fondamentale è la tracciabilità dei casi". Per Esposito è dunque necessario "cambiare i criteri dei tamponi, estendendoli a tutti i soggetti con sintomi simil-influenzali. Eseguire controlli routinari sul personale sanitario, sottoporre a diagnosi tutti i contatti anche asintomatici delle persone trovate positive e aumentare il monitoraggio nelle aree più colpite". La terapia farmacologica antivirale raccomandata, spiega, "deve poter essere somministrata, se indicata, nella fase iniziale della malattia. Non appena, invece, subentrano gravi complicazioni respiratorie può essere troppo tardi. In terapia intensiva muore il 20% degli over 70 e il 30% degli over 80. Se non vengono effettuati tamponi a soggetti a rischio asintomatici, che hanno avuto contatto con casi positivi, non è possibile iniziare precocemente eventuali trattamenti".

Ore 10

Cia-Senior Italia, cibo garantito nelle case degli anziani

Un patto sociale tra agricoltori e anziani per consegnare ogni giorno prodotti freschi di stagione nelle case dei nonni d'Italia in modo da tutelarli da truffe e tentativi di raggiri ripetutamente registrati in questo periodo di emergenza sanitaria. È questo il contenuto dell'accordo stipulato tra Cia-Agricoltori Italiani e Senior Italia FederAnziani. I prodotti delle aziende agricole Cia in tutta Italia arriveranno in sicurezza e consegnati direttamente dagli agricoltori nelle case dei soci della federazione. "Questo protocollo d'intesa conferma il ruolo fondamentale delle imprese agricole del nostro Paese che non si fermano e non si arrendono - ha sottolineato il presidente Cia, Dino Scanavino - attraverso il nostro impegno cerchiamo di rivitalizzare il rapporto di comunità tra cittadini e agricoltori e tra mercato e prodotti di filiera corta". Il presidente Senior Italia FederAnziani, Roberto Messina ricorda che in questo momento ci sono 13,7 milioni di anziani chiusi in casa, circa cinque milioni dei quali soli, invitati a non uscire perché maggiormente esposti al rischio di contagio, molti di loro hanno difficoltà a procurarsi la spesa. "La consegna a domicilio attraverso un partner qualificato e attendibile come Cia - ha precisato Messina - consente loro di provvedere ai propri bisogni essenziali, con la certezza di non cadere vittime degli sciacalli che in questi giorni difficili abbiamo visto scendere prontamente in campo contro gli anziani".

Torino, pochi runner sul lungoPo pattugliato

Erano pochissimi nella prima parte della mattinata di oggi a Torino i runner sia sul lungo fiume dei Murazzi che al parco del Valentino, due zone della città abitualmente frequentate da chi pratica questa disciplina sportiva. Assai più numerose, invece, le persone a spasso con il cane. Il parco del Valentino, stamani, era pressoché deserto. L'area era presidiata sia all'esterno che all'interno da pattuglie di carabinieri e polizia.

Ail sospende le iniziative nelle piazze

A causa dell'emergenza Coronavirus l'Ail, l'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e il mieloma, non scenderà nelle piazze italiane, come da tradizione, il 27, 28 e 29 marzo per l'iniziativa 'Uova di Pasqua Ail'. Comunque, l'attività dell'associazione non si ferma: sono state messe in campo iniziative straordinarie per continuare a sostenere la ricerca scientifica e i servizi ai pazienti che soffrono dei tumori del sangue. Per questo, è possibile sostenere i diversi progetti, contattando le 81 sezioni di Ail sul territorio o attraverso il sito www.ail.it. "Tutti insieme possiamo fare la differenza - dicono dall'Associazione - L'Ail ha bisogno dell'aiuto e della fiducia dei cittadini per continuare a sostenere la Ricerca e garantire l'Assistenza ai pazienti ematologici, in questo momento sottoposti ancora di più al rischio per il Covid-19". Per conoscere le attività di Ail è possibile seguire sui social l'hashtag #iosonoarischio.

A Modena 'dal test antiremautico arrivano buone risposte'

"Nelle scorse settimane abbiamo cominciato a utilizzare Tocilizumab, in associazione con l'idrossiclorochina, per abbassare la carica virale nei pazienti Covid-19 positivi. Al momento nella ventina di pazienti nei quali è stato usato si rilevano buone risposte, anche se occorre più tempo per valutare i reali risultati della terapia". Lo afferma Cristina Mussini, direttrice di Malattie infettive dell'Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Modena, co-investigatrice principale dello studio coordinato dall'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Napoli che valuta l'efficacia del farmaco approvato per l'artrite reumatoide nel trattamento di polmonite causata dal nuovo coronavirus. Lo studio è stato approvato il 17 marzo dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e ieri, spiega l'Aou modenese, la sperimentazione ha ottenuto l'approvazione del Comitato etico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Il professor Carlo Salvarani di Unimore è co-investigatore principale a livello nazionale. "Ora - aggiunge Mussini - come centro sperimentatore, potremo approfondire questo studio e valutare l'efficacia Tocilizumab su un ampio campione di pazienti per capire se può essere un valido alleato contro tutte le polmoniti più serie, oppure solo su alcune di esse. Grazie alla collaborazione l'Ircss di Reggio Emilia, in seno a Unimore, possiamo arruolare pazienti anche a Reggio Emilia e questo ci consentirà di essere uno dei centri con la casistica più ampia". Unimore è in prima fila nella ricerca su Covid-19: sulla rivista scientifica Cytometry un team guidato da Andrea Cossarizza ha pubblicato i primi dati scientifici sulle alterazioni immunitarie causate dal coronavirus Sars-Cov-2.

Lopalco, lo smog aggrava Covid? Ipotesi fantasiosa

"La possibilità che vi sia, in alcune aree del Paese, un impatto maggiore dell'epidemia collegato all'inquinamento o che una forma del virus particolarmente aggressivo stia girando in Lombardia, sono ipotesi fantasiose. Nulla si può escludere ma sono ipotesi che non hanno base di evidenza scientifica". Così, in merito alle notizie che circolano in rete, Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene presso l'Università di Pisa e capo per l'emergenza epidemiologica in Puglia, intervenendo durante la trasmissione Agorà, su Raitre. Rispetto ai grandi numeri di questi giorni di contagi e decessi, Lopalco, sottolinea: "non vedo nulla di particolarmente strano o imprevisto rispetto all'andamento di questa epidemia", ha aggiunto. "Se ragioniamo in termini epidemiologici, quello che sta accadendo ce lo possiamo spiegare: è l'effetto di una epidemia che si è diffusa rapidamente in un'area e che non siamo riusciti a rallentare".

Covid19 e Internet, la banda soffre, le applicazioni di più

E' un bene primario al pari di acqua, luce e gas, oggi "è il nostro modo per mantenere i contatti": Internet non è mai stata così indispensabile per questo si avvertono i problemi di un sistema non ancora pronto a sostenere volumi di traffico come quelli dell'emergenza coronavirus. Ad avere qualche carenza sono sopratutto le applicazioni. A spiegare cosa sta succedendo con il boom di smart working ed e-learning è Massimo Carboni, dirigente del Dipartimento Infrastrutture di GARR, la rete italiana dell'istruzione e della ricerca, 17000 km in fibra con una capacità complessiva di 3.5 Terabit. "La rete è simmetrica ed equivalente in tutta Italia - dice Carboni all'ANSA - con l'improvviso aumento delle lezioni online, con flussi in upload spesso superiori a quelli in download, la qualità della connessione non ne risente. L'accesso degli studenti agli streaming video delle lezioni e ai contenuti online ha generato nell'ultima settimana un aumento del traffico in upload del 60% rispetto alla media annuale". Il discorso cambia se si parla di utenze domestiche e di scuole che non viaggiano sulla rete GARR. E se è sicuro che Internet non rischia di 'spegnersi', "come non accadde a Fukushima", oggi possiamo percepirne la saturazione e constatare che "il vero driver dell'evoluzione sono le applicazioni che non reggono alla connettività - spiega - e i soggetti in crisi sono i fornitori di servizi, quelli che noi chiamiamo GAFAM, Google Apple Facebook Amazon e Microsoft". La rete, con i suoi 70 punti di presenza su tutto il territorio nazionale, è gestita dal Consortium GARR, associazione senza fini di lucro fondata sotto l'egida del Miur. I soci fondatori sono Cnr, Enea, Infn e Fondazione Crui, in rappresentanza di tutte le università italiane. In aree come Milano e Roma, ora che molti hanno cominciato a lavorare da casa, il traffico è aumentato del 40% - aggiunge Carboni - La saturazione comporta che dai 100 megabit garantiti dal gestore l'utente arrivi ad avere 40 megabit. E' indubbio che siamo di fronte a limitazioni della banda e che, se quello che abbiamo ora è frutto di dieci anni di investimenti, non possiamo girare la manopola in due settimane e fare ciò che richiederà, invece, dai 24 ai 36 mesi". La rete GARR, spiega Carboni, "ha un'offerta maggiore di quello che gli utenti chiedono". Oggi collega un migliaio di scuole di cui oltre 200 direttamente in fibra (grazie al progetto GARR-X Progress e a una sperimentazione avviata dal 2012). "E' dai ragazzi e dall'efficacia della didattica online che arriverà il feedback principale per noi dopo questa emergenza - osserva - Dovremo ripensare i modelli e questo momento di crisi è un vero banco di prova per il settore. Sulle piattaforme digitali come Microsoft Teams e Google meet si fanno lezioni, ma anche esami e sessioni di laurea". Come quella che deve predisporre 'La Sapienza' di Roma dove si dovranno laureare in tempi brevissimi 1200 studenti delle professioni sanitarie "e l'università - conclude Carboni - dovrà farlo con soluzioni fornite da questi 'over the top' (Ott)", le imprese che, senza infrastruttura propria, operano 'al di sopra delle reti'.

Sindacati Vvf temono il collasso,"tamponi a tutti"

Temono il collasso della loro operatività i vigili del fuoco dei comandi provinciali del Piemonte e chiedono vengano effettuati i test con i tamponi a tutti coloro che sono in servizio, anche negli uffici. Lo scrivono i rappresentanti sindacali della categoria in una nota. "Si è ammalato un componente effettivo al comando di Novara, così come anche al comando di Torino - precisano - costringendo i comandanti locali a isolare tutte le persone in stretto contatto, ad effettuare le procedure di bonifica dei locali e, a predisporre sostituzioni". Cresce la preoccupazione "in ragione dei risultati positivi ai test, riscontrati soprattutto fra i soggetti asintomatici, che continuano a svolgere il proprio dovere". Le organizzazioni sindacali chiedono a tutte le autorità di istituire "in tempi brevissimi, un protocollo che preveda l'effettuazione del tampone, possibilmente a cadenza periodica, o di altre attività tali da certificare la negatività per tutti i vigili del Fuoco in servizio, compreso personale volontario e amministrativo, che prestano servizio in Piemonte".

Uilm, bene il supporto da parte della Ferrari per i ventilatori

"Intendiamo rivolgere pubblicamente un plauso a Ferrari, per aver scelto di contribuire a fronteggiare l'emergenza nazionale che stiamo attraversando". Così Gian Luca Ficco della Uilm commenta la collaborazione allo studio tra aziende come Ferrari, Fca e Marelli con la Siare, società del settore dei respiratori e ventilatori, per permetterle di incrementare la sua produzione. Il supporto andrà dall'approvvigionamento dei materiali alla messa a disposizione delle tecnologie e dei macchinari. "È un iniziativa davvero meritoria, che incrementerebbe la produzione nazionale di questi beni essenziali per cercare di salvare la vita ai malati più gravi di Covid19. Se vogliamo evitare che l'Italia collassi - prosegue Ficco - dobbiamo assolutamente produrre le risorse necessarie a fronteggiare l'epidemia. Dovrebbe essere il Governo a coordinare la conversione di un numero sufficiente di fabbriche alla produzione di mascherine, tamponi e respiratori e a qualsiasi altro bene essenziale a questo scopo. Nel frattempo speriamo che altri imprenditori assumano un'iniziativa simile a quella di Ferrari, che attribuisce alla storica casa di Maranello un merito storico nei confronti degli Italiani. È il momento di ragionare come collettività, di avere a cuore gli interessi della Nazione e dell'Umanità. L'emergenza che stiamo attraversando ci ricorda che la felicità individuale è indissolubilmente legata al benessere della collettività".

Asti, attivato il nucleo per il supporto psicologico

E' attivo all'ospedale di Asti il primo Nucleo operativo di supporto psicologico per gli operatori sanitari, in prima linea ogni giorno contro il covid-19. E' stato istituito presso la Struttura complessa di Psicologia, diretta dal Giancarlo Marenco. Si tratta di un "dialogo diretto - spiega l'Asl - seppur esclusivamente telefonico, in ossequio ai provvedimenti cautelari, tra psicologo e utente, ed è focalizzato sulle reazioni conseguenti all'emergenza, al fine della corretta gestione di ansia e stress". Il servizio si rivolge anche ai parenti degli affetti da covis-19 e "a tutti i cittadini - aggiunge l'Asl - per dare loro la possibilità di un supporto psicologico professionale, finalizzato al riconoscimento, al sostegno e al dialogo in relazione alle legittime ansie, angosce e paure che si presentano nella stravolta quotidianità". Il servizio telefonico è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 16, al numero 0141 487651. Sabato 21 e sabato 28 marzo dalle ore 9 alle 14. Attivo anche l'indirizzo di posta elettronica: psicologia@asl.at.it

Quasi 2500 negozi aperti nel Novarese

Sono quasi 2421 gli esercizi commerciali aperti in provincia di Novara, così come lo consente il Dcpm dlel'11 marzo: rappresentano il 35.6% dell'intero comparto. E sono oltre 5 mila i dipendenti, la gran parte dei quali (3.348) lavorano all'interno dei 1.041 punti vendita di prodotti alimentari: i dati sono forniti Camera di commercio di Novara. Oltre la metà dei punti vendita di generi alimentari aperti nel Novarese consiste in piccoli esercizi commerciali al dettaglio, ossia negozi di vicinato. Sono invece 251 le farmacie, parafarmacie e i punti vendita provinciali dedicati agli articoli sanitari e per l'igiene che, in base ai provvedimenti anti-Coronavirus, risultano aperti al pubblico e all'interno dei quali lavorano poco meno di 500 dipendenti.

Coldiretti, pronti a denunce sul prezzo del latte

"Con la situazione d'emergenza sanitaria in atto è necessario che tutta la filiera lattiero casearia faccia fronte comune e si evitino ingiustificate riduzioni del prezzo del latte pagato agli allevatori". Lo affermano Fabrizio Galliati e Michele Mellano, rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Torino. "Sarebbero insostenibili ed inaccettabili le richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori - spiegano - mentre i supermercati vengono presi d'assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti alle dispense degli italiani" Il Piemonte è tra le prime regioni, a livello nazionale, per la produzione di latte con 10 milioni di quintali annui, circa 2000 aziende produttrici e 51 specialità di formaggi. "Invitiamo la parte industriale, in un momento così difficile - concludono Galliati e Mellano - a generare interazioni e sinergie per sopperire a eventuali necessità e non esclusivamente a ragionare sulla riduzione del prezzo, come, purtroppo, temiamo stia accadendo. Chiediamo, inoltre, un atto coraggioso di solidarietà a quelle industrie piemontesi che continuano ad importare latte dall'estero per sostenere l'economia del nostro Piemonte, sospendendo tali importazioni in un momento così difficile per il Paese e per l'economia".

Ore 9

In aiuto alla Siare anche Fca e Ferrari

In aiuto alla Siare, l'azienda bolognese che produce respiratori polmonari per le terapie intensive che ha siglato un maxi contratto di fornitura con la Protezione civile nazionale, arriverà anche personale specializzato di Fca, Ferrari e Marelli. Lo afferma il direttore generale della Siare, Gianluca Preziosa, in un'intervista al dorso bolognese di Repubblica. Personale specializzato che si aggiunge ai 25 tecnici militari in parte già arrivati per consentire il surplus di produzione. "Adesso siamo tutti uguali, soldati come loro - dice Gianluca Preziosa - in guerra contro il virus. Noi della direzione pensiamo giorno e notte a come produrre più macchine. Stamattina (ieri, ndr) abbiamo fatto una riunione di cinque ore col gruppo Fiat Chrysler e col commissario Arcuri, perché possono aiutarci a far arrivare materie prime. Marelli ci assisterà per la parte di produzione, Ferrari si è messa a disposizione, Fca a Torino coordinerà il tutto".

Il sindaco di Gattinara vieta la spesa in coppia

Il sindaco di Gattinara (Vercelli) ha firmato questa mattina un'ordinanza con cui vieta l'ingresso nei supermercati della città a più di una persona per carrello. I trasgressori, avverte Daniele Baglione, saranno puniti ai sensi del provvedimento sindacale. "Si deve andare a fare la spesa da soli - dice il primo cittadino - e si entra da soli, comprando per tutta la famiglia. Niente spesa di coppia o scuse varie: dobbiamo proteggere la sicurezza di tutti in questo momento. La vita non ha un prezzo, per cui rispettiamo le regole".

Preioni, mascherine anche agli addetti del socio-sanitario

"Dietro la prima linea di medici e infermieri che combatte per strappare vite al Coronavirus, ci sono anche gli addetti del comparto socio- assistenziale e socio-sanitario che, con il loro operato, supportano e rafforzano le strutture ospedaliere stesse. Anche loro devono essere considerati prioritari nella fornitura di protezioni individuali". Lo dichiara Alberto Preioni, presidente del gruppo Lega nel consiglio regionale del Piemonte. "Per loro, sta lavorando, in queste ore, il gruppo regionale della Lega, con in testa il nostro Assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino - spiega Preioni -, che ha chiesto di offrire tutto il supporto necessario nella fornitura di presidi prioritariamente anche ai servizi sociali. È evidente che, di fronte alle necessità e alle richieste che sono pervenute, le Istituzioni debbano fare uno sforzo maggiore. Gli Enti gestori dei Servizi sociali sono in affanno e devono assicurare adeguate condizioni di sicurezza per i propri operatori, che lavorano a contatto con i soggetti più deboli e fragili, per fare in modo, in ultima battuta, che il servizio sanitario non venga ulteriormente appesantito".

Il Gruppo Amag dona 3 ventilatori all'Asl di Alessandria

Tre ventilatori polmonari di ultima generazione, per emergenza e da trasporto extra ospedaliero, per un valore complessivo di oltre 45mila euro. E' il contributo del Gruppo Amag, la multiutility partecipata del Comune di Alessandria- all'Azienda Ospedaliera cittadina per far fronte all'emergenza Coronavirus. 'Oxylog 3000 Plus', prodotto dalla Draeger Italia di Corsico (Milano), è controllato a microprocessori, utilizzabile in ventilazione invasiva e non, su pazienti adulti e pediatrici. L'ordine è già partito e la consegna è prevista entro la fine di marzo. "Dobbiamo fare pienamente la nostra parte di azienda del territorio - sottolinea il presidente Paolo Arrobbio - con radici e cuore nell'Alessandrino, e non possiamo non essere a sostegno della comunità locale, duramente colpita".
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