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POTENZA. Coronavirus: chiude Fca Melfi; sindacati, scelta opportuna

POTENZA. Coronavirus: chiude Fca Melfi; sindacati, scelta opportuna
POTENZA. Coronavirus - Una "decisione opportuna", quella di Fca di chiudere alcune fabbriche fino a lunedì 16 marzo, secondo i sindacati lucani, anzi "sollecitata" e "coerente" con la linea del governo: ma il problema, evidenziano le organizzazioni sindacali, è anche quello degli spostamenti dei lavoratori, e di garantire che, alla ripresa della produzione, gli autobus che raggiungono Melfi (Potenza) possano consentire il rispetto degli standard di sicurezza, senza dimenticare di "garantire" anche il futuro dei lavoratori dell'indotto. Maggiori dettagli, fanno sapere i sindacati, "saranno illustrati in un incontro che si terrà venerdì prossimo in azienda". Ma intanto Fismic e Fim Cisl evidenziano il problema dei collegamenti con l'area industriale di Melfi. Il segretario regionale della Fismic Basilicata, Pasquale Capocasale, ha chiesto "alla Regione Basilicata e alla Regione Puglia di raddoppiare le corse degli autobus per la zona industriale di Melfi, considerando il fatto che molte di queste sono state soppresse per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al prossimo 3 aprile". Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, serve "un controllo straordinario sui servizi di autobus", e "ci aspettiamo dal governo nazionale un segnale importante sugli ammortizzatori sociali a copertura dei fermi produttivi direttamente riconducibili all'emergenza sanitaria". La segretaria regionale dell'Ugl metalmeccanici, Florence Costanzo, e il segretario della federazione di Potenza, Giuseppe Palumbo, ricordano infine che "il sistema industriale lucano non è solo composto da Fca bensì, oltre che dalle aziende dell'indotto di san Nicola di Melfi, anche da piccole e medie realtà industriali che non hanno a oggi garanzie su coperture economiche e ammortizzatori sociali".
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