Via libera, con fiducia, del Senato (154 sì e 117 no) al decreto per il Mezzogiorno."Questo provvedimento, insieme a quello dell'inverno scorso e ai patti per il Sud, testimonia di un disegno organico, un masterplan, che il Governo Renzi prima e il Governo Gentiloni ora - spiega il ministro Claudio De Vincenti - hanno portato avanti con determinazione a sostegno della ripresa di quest'area come condizione necessaria della ripresa di tutto il Paese". Il decreto, che passa all'esame della Camera, introduce agevolazioni nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, si prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro dedicati ai nuovi giovani imprenditori under 35, con la misura "Resto al Sud" e 50 milioni di euro per favorire gli imprenditori agricoli under 40. Sono previsti, inoltre, circa 200 milioni di euro per le Zone Economiche Speciali (ZES); 40 milioni di euro per favorire le politiche attive del lavoro nel Mezzogiorno e 150 milioni di euro per il sostegno amministrativo agli enti locali. Il Governo ha inteso poi dedicare una specifica misura ai giovani meridionali, denominata "Resto al sud", per offrire a chi ha buone idee imprenditoriali - si legge in una nota di accompagnamento - gli strumenti per costruire il proprio futuro. Ognuno di questi giovani, che non dispone di mezzi propri per avviare una sua attività, avrà a disposizione una potenziale dotazione di 50.000 euro (estensibile fino a 200 mila euro, nel caso di un progetto presentato da 5 giovani imprenditori), di cui il 35% a fondo perduto ed il restante 65% con un prestito a tasso zero. Sono previste, inoltre, azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, Università ed associazioni del terzo settore, a supporto di questo processo di crescita. Chi sarà in grado di produrre progetti credibili e sostenibili, avrà il pieno appoggio dello Stato, in un rapporto di responsabilità reciproca. La misura "Banca delle terre abbandonate o incolte" prevede inoltre che i Comuni identifichino i terreni e le aree edificate di cui sono titolari che risultino in stato di abbandono da lungo tempo (almeno 10 anni): questi terreni, a seguito di bando pubblico, possono essere assegnati in concessione, per un periodo di nove anni rinnovabili, sulla base di un progetto di valorizzazione specifico presentato da giovani tra 18 e 40 anni. Un meccanismo di valorizzazione analogo riguarda anche i beni immobili privati, previo consenso del legittimo proprietario, sulla base di un progetto di valorizzazione e della corresponsione di un canone di affitto. Per il finanziamento di tutti questi progetti di valorizzazione, i giovani potranno accedere anche alla misura 'Resto al sud' o agli incentivi dedicati al settore agricolo. Vengono inoltre individuati strumenti di semplificazione delle procedure adottate per la realizzazione sia degli interventi dei "Patti per lo sviluppo" nelle regioni del Mezzogiorno, che accelerano i tempi e riducono gli oneri a carico delle Amministrazioni centrali. Nel decreto sono fissate misure di semplificazione per la realizzazione di strutture per Matera città della Cultura. Altro tema spinoso, quello delle misure per il contrasto degli incendi dolosi, è contenuto nell'articolo 9 bis che tra l'altro modifica la legge quadro in materia con una verifica, tramite il prefetto e la procura della repubblica, dei contratti di affitto stipulati per quei terreni distrutti dagli incendi nei due anni successivi. Salta il vincolo dei 15 anni (in merito al cambio della destinazione d'uso) per i beni incendiati nel caso in cui i proprietari vittime di estorsioni accertate siano stati parte attiva nelle denunce. Via libera, con fiducia, del Senato (154 sì e 117 no) al decreto per il Mezzogiorno."Questo provvedimento, insieme a quello dell'inverno scorso e ai patti per il Sud, testimonia di un disegno organico, un masterplan, che il Governo Renzi prima e il Governo Gentiloni ora - spiega il ministro Claudio De Vincenti - hanno portato avanti con determinazione a sostegno della ripresa di quest'area come condizione necessaria della ripresa di tutto il Paese". Il decreto, che passa all'esame della Camera, introduce agevolazioni nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, si prevede un finanziamento fino a 1.250 milioni di euro dedicati ai nuovi giovani imprenditori under 35, con la misura "Resto al Sud" e 50 milioni di euro per favorire gli imprenditori agricoli under 40. Sono previsti, inoltre, circa 200 milioni di euro per le Zone Economiche Speciali (ZES); 40 milioni di euro per favorire le politiche attive del lavoro nel Mezzogiorno e 150 milioni di euro per il sostegno amministrativo agli enti locali. Il Governo ha inteso poi dedicare una specifica misura ai giovani meridionali, denominata "Resto al sud", per offrire a chi ha buone idee imprenditoriali - si legge in una nota di accompagnamento - gli strumenti per costruire il proprio futuro. Ognuno di questi giovani, che non dispone di mezzi propri per avviare una sua attività, avrà a disposizione una potenziale dotazione di 50.000 euro (estensibile fino a 200 mila euro, nel caso di un progetto presentato da 5 giovani imprenditori), di cui il 35% a fondo perduto ed il restante 65% con un prestito a tasso zero. Sono previste, inoltre, azioni di accompagnamento da parte di enti pubblici, Università ed associazioni del terzo settore, a supporto di questo processo di crescita. Chi sarà in grado di produrre progetti credibili e sostenibili, avrà il pieno appoggio dello Stato, in un rapporto di responsabilità reciproca. La misura "Banca delle terre abbandonate o incolte" prevede inoltre che i Comuni identifichino i terreni e le aree edificate di cui sono titolari che risultino in stato di abbandono da lungo tempo (almeno 10 anni): questi terreni, a seguito di bando pubblico, possono essere assegnati in concessione, per un periodo di nove anni rinnovabili, sulla base di un progetto di valorizzazione specifico presentato da giovani tra 18 e 40 anni. Un meccanismo di valorizzazione analogo riguarda anche i beni immobili privati, previo consenso del legittimo proprietario, sulla base di un progetto di valorizzazione e della corresponsione di un canone di affitto. Per il finanziamento di tutti questi progetti di valorizzazione, i giovani potranno accedere anche alla misura 'Resto al sud' o agli incentivi dedicati al settore agricolo. Vengono inoltre individuati strumenti di semplificazione delle procedure adottate per la realizzazione sia degli interventi dei "Patti per lo sviluppo" nelle regioni del Mezzogiorno, che accelerano i tempi e riducono gli oneri a carico delle Amministrazioni centrali. Nel decreto sono fissate misure di semplificazione per la realizzazione di strutture per Matera città della Cultura. Altro tema spinoso, quello delle misure per il contrasto degli incendi dolosi, è contenuto nell'articolo 9 bis che tra l'altro modifica la legge quadro in materia con una verifica, tramite il prefetto e la procura della repubblica, dei contratti di affitto stipulati per quei terreni distrutti dagli incendi nei due anni successivi. Salta il vincolo dei 15 anni (in merito al cambio della destinazione d'uso) per i beni incendiati nel caso in cui i proprietari vittime di estorsioni accertate siano stati parte attiva nelle denunce.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.