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11 Maggio 2016 - 15:10
Sono stati 814mila gli alunni stranieri nelle scuole italiane durante l'anno scolastico 2014/2015, il 9,2% del totale. Rispetto all'anno scolastico precedente, sono aumentati dell'1,4% (11.343 in più) e la loro crescita è costante ma rallentata, già dal 2008. Sono i dati emersi dal rapporto 'Alunni con cittadinanza non italiana' curato dal Ministero dell'Istruzione e da Fondazione Ismu, presentato a Milano.
Il quadro della situazione degli studenti stranieri è descritto da due tendenze opposte. Da una parte la stabilizzazione, con i nati in Italia che rappresentano il 55,3% del totale degli alunni stranieri, e che dal 2007/2008 al 2014/2015 sono quadruplicati (da 8.111 a 34.788). Dall'altra l'emergenza sbarchi, con l'arrivo anche nelle scuole di sempre più minori immigrati non accompagnati, accolti soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia.
Guardando alle nazioni di provenienza, i compagni di classe stranieri in Italia sono soprattutto romeni (157.153), albanesi (108.331) e marocchini (101.584).
In aumento anche i disabili stranieri, che sono più di 28mila e rappresentano il 12% degli studenti con disabilità, e gli iscritti a scuola provenienti da gruppi rom, sinti e caminanti, 12.473 nel 2014/2015 di cui 780 in più dell'anno precedente.
Come ogni anno, il report Miur-Ismu sceglie un tema da approfondire e per il 2014/2015 il sottotitolo scelto è stato 'la scuola multiculturale nei contesti locali', con un focus su rapporto tra scuola e territorio.
La regione con più alunni stranieri in assoluto è la Lombardia (oltre 200mila), seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila), mentre al sud c'è il record dei nuovi arrivati, con la Sicilia che ne conta l'11,9% sul totale degli studenti stranieri.
Il comune che ha il numero assoluto più elevato di alunni stranieri è Roma (39.922) mentre quello con più nati in Italia è Milano (21.633), ma se si guarda all'incidenza degli stranieri sul totale degli studenti, il record è di Prato, con una percentuale del 22,7% e la più alta presenza in Italia di cinesi.
Il rapporto ha tracciato, infatti, anche una 'mappa' delle presenze nelle diverse province divise per nazionalità: i tunisini sono soprattutto a Trapani e Ragusa, gli ucraini in tutta la Campania, gli indiani a Mantova, Cremona, Latina e Brescia, i filippini a Messina, Cagliari e Milano, gli albanesi a Pistoia, i peruviani a Milano e Firenze e così via.
Nelle prime 15 cittadinanze in Italia sono rappresentati tutti i continenti tranne l'Oceania e, infine, è solo il 6,5% dei comuni italiani a non avere alunni stranieri nelle proprie classi.
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