MILANO. Rcs: Cairo a Cda, nessuna interferenza con banche

Cairo risponde ai rilievi del Cda Rcs sulla sospensiva chiesta dall'editore alle banche finanziatrici sul debito Rizzoli. Questo impegno, afferma, "non incide sul negoziato in corso tra Rcs e le proprie banche finanziatrici, che il consiglio di amministrazione di Rcs può, naturalmente, proseguire nei termini che riterrà più opportuni".

Lo si legge in una nota. La condizione posta è una assunzione di impegni "nei confronti della sola Cairo Communication" con Rcs non come parte, aggiunge l'editore. 

La risposta di Cairo, oltre all'intero Cda Rcs, è stata inviata anche alla Consob. Ieri il Cda del gruppo del Corriere della Sera aveva riferito delle osservazioni "in via preliminare" sull'offerta pubblica di scambio comunicata l'8 aprile dalla Cairo Communication. Il board Rcs ha segnalato in particolare che la sospensiva sul debito fino a fine 2017 "potrebbe interferire con le trattative in corso", affermando di averne dato comunicazione alla Commissione di Borsa.

"Tale condizione - risponde ora Cairo - ha l'evidente obiettivo di assicurare a Cairo Communication che, una volta perfezionata l'offerta pubblica di scambio, Rcs benefici di una moratoria del proprio indebitamento finanziario della durata necessaria ad avviare il progetto di rilancio di Rcs (ivi inclusa la ristrutturazione del proprio debito finanziario) cui è finalizzata l'offerta. Pertando, la condizione in parola non incide sul negoziato in corso tra Rcs e le proprie banche finanziatrici, che il consiglio di amministrazione di Rcs può, naturalmente, proseguire nei termini che riterrà più opportuni, fermi restando gli obblighi di legge".

"Consegue da quanto precede - conclude Cairo nella lettera a Cda Rcs e Consob - l'evidente infondatezza delle allegazioni contenute nel citato passaggio del comunicato Rcs".