ROMA. Embrioni a ricerca, 4mila quelli ufficialmente abbandonati
22 Marzo 2016 - 17:59
Sono 3.862, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità (Iss), gli embrioni crioconservati nei centri di procreazione assistita in Italia 'ufficialmente' abbandonati. Di questi, però, non si conosce quanti siano quelli non impiantati perchè affetti da gravi patologie e che potrebbero dunque essere donati alla ricerca se cadesse il divieto in tal senso previsto attualmente dalla Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Proprio sulla possibilità di donare, con il consenso della coppia, alla ricerca scientifica gli embrioni che originano dal processo di fecondazione ma non possono essere impiantati perché presentano gravi patologie, si dovrebbe pronunciare oggi la Consulta. ''Secondo il decreto del ministro della Salute del 2004 - spiega Giulia Scaravelli, responsabile del Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita dell'Iss - sono definiti in stato di abbandono gli embrioni crioconservati per i quali il centro che effettua tecniche di procreazione assistita (PMA) acquisisce la rinuncia scritta al futuro impianto degli embrioni da parte della coppia di genitori o della singola donna, ma anche gli embrioni per i quali è documentata la reale impossibilità per almeno un anno a rintracciare la coppia o la donna che ha disposto la crioconservazione''. Secondo il censimento svolto dal registra Pma dell'Iss nel 2011, sono 3.862 (appartenenti a 939 coppie) gli embrioni abbandonati che rientrano nella prima categoria e 6.279 quelli nella seconda categoria, anche se questi ultimi, rileva Scaravelli, necessitano di ulteriori accertamenti non essendoci una rinuncia scritta ufficiale. Non esiste invece, ad oggi, un censimento su quanti siano gli embrioni crioconservati e non impiantati perchè affetti da gravi patologie. Negli ultimi anni però, con la caduta del divieto alla diagnosi preimpianto, questa è effettuata più di frequente: ''E' dunque presumibile - rileva Scaravelli - che nei centri possa essere presente un certo numero di embrioni crioconservati con patologie rilevate a seguito di diagnosi preimpianto’'.
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