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12 Febbraio 2016 - 18:36
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"Se salta l'Ilva salta tutta la siderurgia italiana". Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom Rosario Rappa aprendo il coordinamento nazionale dei metalmeccanici della Cgil oggi convocato a Genova per definire la strategia della Fiom in una fase delicatissima.
"Servono iniziative per evitare che il Governo preconfezioni un pacchetto 'prendere o lasciare'" ha ripetuto il segretario generale Maurizio Landini che ha ribadito anche un secco 'no' allo spezzatino del Gruppo. All'iniziativa hanno partecipato i delegati di tutti gli stabilimenti Ilva. C'erano i lavoratori di Taranto che hanno sottolineato l'importanza "della straordinaria mobilitazione del 10 febbraio. Per noi gli adeguati livelli occupazionali di cui parla il bando sono possibili esuberi e non ci stiamo - ha detto Francesco Brigati della Fiom di Taranto - dobbiamo risolvere la questione ambientale che riguarda chi a Taranto vive ma anche chi ci lavora. E' questa la nostra sfida".
Per Novi ligure, 750 dipendenti, il problema riguarda la manutenzione degli impianti: "Noi il lavoro lo abbiamo - dice Massimiliano Repetto - ma la mancanza di liquidità in questi anni ha generato carenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Gli impianti cadono a pezzi e mettono a rischio lavoro e sicurezza". A Padova, dove l'Ilva ha un piccolo centro servizi che occupa 35 persone il timore è quello di "scomparire perché siamo così pochi che basta un colpo di spugna". A Marghera lavorano 82 operai che si occupano dello scarico dei coils che arrivano via mare: "Da più di un anno ci arrivano solo coils e niente lamiere. Siamo tutti in solidarietà e se continua così rischiamo esuberi per due terzi del personale".
Preoccupazione anche a Racconigi (Cuneo) dove lavorano 160 dipendenti. La Fiom genovese intanto, in attesa dell'incontro al Mise sui lavori di pubblica utilità per Cornigliano del 18 febbraio, ribadisce che il gruppo Ilva deve restare unito: "La partenza pionieristica di Genova ha messo in luce un mondo di lavoratori che in questi anni si è sentita poco - ha detto il coordinatore rsu Armando Palombo -. Anche oggi partiamo da Genova per difendere l'unicità di un gruppo".
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