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MILANO. Fisco: evasione da 63 mln con fatture false, 3 ai domiciliari

MILANO. Fisco: evasione da 63 mln con fatture false, 3 ai domiciliari

Attraverso l'emissione di fatture false da oltre 150 milioni di euro per la compravendita 'fittizia' di materiale informatico sarebbero riusciti a evadere l'Iva per circa 63 milioni. Per questo 65 persone, rappresentanti legali di alcune piccole aziende del settore informatico e prestanome, sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Milano e altre tre sono finite agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.

L'inchiesta, coordinata dal pm di Milano Stefano Civardi, ha portato anche al sequestro di denaro e immobili in Lombardia e Piemonte per un valore di circa 60 milioni di euro. Sono coinvolte nell'inchiesta 13 società con sede in Repubblica Ceca e Slovacchia e altre imprese con sedi in Lombardia, Piemonte e Veneto, alcune delle quali risultate fittizie, costituite secondo le accuse con il solo scopo di realizzare l'evasione fiscale. Secondo quanto è emerso dalle indagini delle Fiamme gialle, materiale informatico come hardware e software obsoleti e dal valore nullo risultata venduto come nuovo e importato in Italia dalla Repubblica Ceca. In questo modo venivano emesse fatture false che consentivano alle imprese di abbattere l'imponibile ed evadere l'Iva attraverso il sistema della cosiddetta 'frode carosello'.

Nei confronti dei tre presunti promotori della frode sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal gip di Milano. Gli indagati a piede libero sono invece imprenditori e professionisti che avrebbero beneficiato del sistema per evadere le imposte.

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