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21 Ottobre 2014 - 18:15
Alessandro Pastacci
"Il disegno di legge di riforma della Costituzione deve porsi l'obiettivo di dare certezza agli assetti istituzionali per i prossimi decenni con la semplificazione del governo del Paese, sia a livello nazionale che locale". Lo ha detto il Presidente dell'Upi, Alessandro Pastacci, intervenendo oggi a un'audizione in Commissione Affari Costituzionali della Camera, dedicata alla riforma della Costituzione.
"Quello che non è chiaro è la forma di Stato che si intende far nascere dalla riforma: dobbiamo decidere finalmente - ha affermato in audizione - se l'Italia resterà uno Stato unitario di ispirazione autonomista o se l'Italia si trasformerà in uno Stato federale. Se lo Stato continuerà ad essere autonomista e unitario occorre rivedere profondamente l'ordinamento costituzionale delle Regioni, chiarendo che esse hanno prevalentemente compiti di programmazione e legislazione. Quanto alle Province - ha detto Pastacci - come Upi abbiamo sempre sottolineato che il percorso più lineare di riforma di questo ente avrebbe dovuto prevederne prima la cancellazione dalla Costituzione e poi la definizione di leggi statali per decidere quali altri enti e in che modo avrebbero preso in carica l'erogazione dei servizi che oggi queste garantiscano". Secondo Pastacci, "si è deciso di fare il contrario, e in questo momento i territori sono fortemente impegnati a dare piena attuazione alla Legge Delrio. E' necessario quindi che la nuova Provincia, Ente di Area Vasta amministrata dai Sindaci eletti in secondo livello, trovi la giusta copertura costituzionale, altrimenti il rischio è di lasciare per anni in un limbo la gestione di servizi essenziali o di creare 20 sistemi amministrativi differenti, uno per regione. Come è necessario - ha aggiunto anche rispondendo alle domande dei deputati presenti - assicurare piena copertura per le funzioni fondamentali attribuite dalla legge 56/14 alle nuove Province: serve coerenza - ha concluso - e serve una presa di responsabilità da parte di tutti".
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