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CICLISMO. Viel debutta tra i professionisti

CICLISMO. Viel debutta tra i professionisti

Mattia Viel con i colori dell'Androni-Sidermec

Il debutto tra i professionisti di Mattia Viel è ora realtà. E poco importa se è avvenuto da stagista alla Androni-Sidermec. Ciò che conta più tutto è che il giovane gassinese abbia dato le proprie pedalate nel ciclismo che conta, quel mondo di cui chiunque si mette in sella ad una bicicletta sogna di far parte. Con la squadra di Gianni Savio il collinare si è ben comportato sulle strade del Belgio, al Kampionship Van Vlaanderen ed alla Primus Classic Impanis, ed in Francia, al Grand Prix d’Isbergues. Tre gare insieme ai “grandi”, ai ciclisti professionisti che tutti noi siamo soliti ammirare in tv o dal vivo in occasione del Giro d’Italia o delle “classiche” di un giorno che transitano sul nostro territorio. Viel invece ha corso nel gruppo, fianco a fianco con autentici campioni, nelle Fiandre, sui muri fiamminghi. Viene la pelle d’oca al solo pensiero, così come viene spontaneo immaginare la grande emozione di Mattia e di suo papà Corrado. Emozioni vere, che lo sport sa regalare come poche altre cose nella vita, dopo anni di sacrifici, rinunce, gioie e dolori. Le parole del giovane ciclista di Gassino racchiudono tutte queste emozioni: “Sono state le mie prime corse tra i professionisti e che emozione. Scendi dal bus e ti fanno le foto, ti chiedono di firmare cartoline, borracce. Per me che non ho quest'abitudine è stato speciale. Ho attaccato diverse volte ad inizio corsa al Kampionship Van Vlaanderen, con l' obiettivo di aiutare la squadra, ma purtroppo non ho preso il colpo buono. Nel finale le squadre World Tour si sono messe in testa e hanno aperto. Io non ho ancora questo ritmo e non so nemmeno se ho il motore per avercelo un domani, ma ho comunque portato a termine i 200 chilometri con discrete sensazioni. Senza dubbio durante questa trasferta ho imparato molto e pedalare al fianco di corridori che ho sempre visto solo in televisione è uno spettacolo. È un onore vestire i colori dell’Androni-Sidermec colori, soprattutto nelle Fiandre. Grazie a chi mi ha dato questa possibilità ed a chi mi è sempre stato vicino. Torno a casa con un bagaglio ricco di esperienza e tanta umiltà: è dura fare il corridore, ma è proprio un bel mestiere ed io ci proverò”. Infine, Mattia svela una curiosità: “Prima del via della Primus Impanis Classic mi si è avvicinato Eddy Merckx e mi ha detto ‘"Giovane, tutto bene?’. Da pelle d’oca...”.
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