Sabato 22 ottobre, alle 15 al Borghetto di Ivrea verrà posata la prima Targa dedicata allo scrittore Giorgio Scerbanenco (Kiev, 1911 - Milano, 1969), padre del genere noir in Italia, che nel 1951 ambientò parte del romanzo “Innamorati” nella stessa Ivrea. Sarà presente il figlio Alberto Scerbanenko. Alle 16:15 in Sala Santa Marta inaugurazione della mostra di pittura e arte grafica dedicata al grande scrittore, con l’esposizione di opere di Lauro Benedetto, Luca Cristiano, Caio Getto, Lino Ricco, Marco Angelo Pepè, Luisa Romussi. Alle 16:30 intervento di Alberto Scerbanenko, autore di “Le cinque vite di Giorgio Scerbanenco” (Feltrinelli Editore) in cui si racconta la vita, le opere dello scrittore e i ricordi degli anni trascorsi con il padre. Alberto Scerbanenko sarà preceduto da interventi di Elisabetta Piccoli, Vicesindaco di Ivrea; Costanza Casali, Assessore alla cultura; Alessandro Giglio Vigna, Deputato della Repubblica; Tino Ernesto Cornaglia, Presidente Banca d’Alba; Paolo Conta, Presidente Confindustria Canavese; Giuseppe Rao, Presidente Ivrea A Roma. L’evento “Scerbanenco a Ivrea”, che fa parte delle iniziative sostenute dalla Città di Ivrea nell’ambito di “Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022”, è stato organizzato dall’Associazione culturale “Ivrea A Roma”. *** Giorgio Scerbanenco (nome d’arte di Volodymyr-Džordžo Šcerbanenko), a cui si dedicata la targa, è nato nel 1911 a Kiev, al tempo Russia imperiale, ed è ritenuto il padre del genere letterario “noir” in Italia. Lo scrittore è conosciuto dal grande pubblico innanzitutto per il romanzo Milano Calibro 9, che ha avuto un adattamento cinematografico da parte del regista Fernando Di Leo, con la colonna sonora scritta dal Premio Oscar Luis Bacalov e interpretata dal gruppo di Rock Sinfonico - Progressive “Osanna”). Nel 1950-1951 Scerbanenco, firmandosi John Colemoore, scrisse il romanzo a puntate “Innamorati”, pubblicato sul settimanale “Novella” e, successivamente, in forma integrale, dall’editore Rizzoli. Il libro è stato ripubblicato nel 2004 da Sellerio con il titolo “Rossa” (entrambe le edizioni sono fuori commercio).. “Innamorati” appartiene al periodo genere “rosa” dello scrittore. Parte del racconto è ambientato ad Ivrea, nel rione “Borghetto”. Si narra di Roy Vegas, soldato americano del Nuovo Messico, e di Lina Maria, giovane donna romana, giunti ad Ivrea – risiedevano all’Hotel Aquila Antica – durante la Seconda guerra Mondiale. Lina Maria rimane in stato di gravidanza a seguito di uno stupro. La giovane è devastata: si tuffa nelle acque della Dora Baltea con una pietra legata al corpo, probabilmente a simboleggiare il peso e il senso di impotenza che si erano impadroniti di lei dopo la violenza subita. Roy Vegas, che aveva tentato, inutilmente, di sopire il dolore della fidanzata, rimarrà sconvolto per il gesto di amore estremo della compagna. Lo scrittore Nino G. D’Attis ha commentato: “Roy Vegas, ex soldato che porta dentro di sé le cicatrici di una tragedia accaduta ad Ivrea, in Italia. Il suo ritorno a casa è quello di un morto che cammina…”
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