Il tir, mandato dalla proprietà turca, doveva caricare una partita di gianduiotti e cremini ma è tornato indietro vuoto. I cento colli, destinati ad una catena di supermercati, sono infatti rimasti tra le mura dello stabilimento di Novi Ligure, per la protesta dei lavoratori della Pernigotti contro l'ipotesi dell'azienda di esternalizzare la produzione. "Siamo determinati a non mollare" dicono dal presidio davanti ai cancelli, dove la scorsa settimana si è recato il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani. Che oggi, via Twitter, annuncia di avere avuto i primi contatti con le autorità turche: "confido - dice - in una soluzione positiva a breve". Nel frattempo, però, lo sciopero dei cento dipendenti della storica azienda dolciaria prosegue. "Noi non molliamo", dicono, respingendo al mittente gli appelli dell'azienda al dialogo. "Stiamo esplorando e valutando tutte le ipotesi coerenti con l'intenzione di voler mantenere marchio, produzione e lavoratori nel nostro Paese", prova a rassicurarli Pierluigi Colombi, Chief Financial Officer della Pernigotti, secondo il quale "non è corretto affermare che si sta avviando un processo di delocalizzazione all'estero o che il marchio cessi di esistere". Invita a "ristabilire un clima più pacato", Colombi, che accusa il blocco degli operai di "rendere ancora più complicata la gravità della situazione, mettendoci di fronte all'impossibilità di distribuire e commercializzare i nostri prodotti, di assicurare l'ordinaria gestione aziendale e, soprattutto, di far accedere allo stabilimento i soggetti potenzialmente interessati a diventare partner industriali di Pernigotti attraverso la presentazione di proposte concrete". "Venga a spiegarlo direttamente al tavolo con garante il ministro Di Maio. Siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte e serenamente, come abbiamo sempre fatto con tutti", è la risposta dei sindacati. "E, soprattutto, si ricordi di passare da Novi per spiegarlo anche a noi - proseguono - evidentemente, non abbiamo capito niente di quello che ci è stato detto all'inizio". Le distanze permangono, dunque, mentre si moltiplicano le iniziative del territorio a sostegno dei lavoratori. Come il fondo di solidarietà annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Muliere. Per attivare il conto mancherebbero ormai pochi dettagli tecnici.
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