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Attualità

Un flash-mob nel supermercato
per dire “No” alla violenza

Ad organizzare l’evento è stata La Rete delle Donne in collaborazione con Macapà

Un flash-mob emozionante quello organizzato da La Rete delle Donne in collaborazione con l’associazione Macapà.

“Non posso vivere né con te, né senza di te”, il titolo della performance messa in scena da Macapà e alla quale sono seguite le riflessioni de La Rete delle Donne.

“Quelle intorno al 25 novembre sono state giornate davvero molto intense, cariche di emozioni, di condivisione con altre associazioni e gruppi organizzati, con i quali si è instaurata una bella sinergia - spiega Fabiola Grimaldi, avvocato ed effervescente presidente de La Rete delle Donne”.

Quest’anno ricorre il decennale dell’associazione che si batte per i diritti delle donne: “Mai come quest’anno - spiega la presidente Grimaldi - in occasione del nostro decennale, stiamo raccogliendo il frutto del nostro impegno, delle energie messe in campo, del nostro sostegno alle donne e soprattutto della sensibilizzazione, che nel corso di questi anni abbiamo disseminato ovunque, attraverso le nostre campagne di informazione.

Abbiamo iniziato il ciclo delle iniziative con l’installazione sugli alberi del viale alberato che porta alla Chiesa del cimitero. E chiuderemo le iniziative  in programma con l’installazione dell’albero di Natale contro la Violenza sulle Donne, realizzato e installato per la prima volta nel 2019, grazie alla collaborazione e al contributo di uomini e centinaia di donne. L’albero è alto cinque metri e sarà installato nel giardino del palazzo comunale”.

Le cause della violenza

Sappiamo  che le ragioni profonde del fenomeno della violenza di genere - spiega Fabiola Grimaldi - hanno radici culturali. La maggior parte delle culture promuove e permette forme di aggressione sessuale, operate dagli uomini e dirette contro donne e ragazze: spesso infatti le molestie psicologiche e fisiche sono giustificate in virtù dell’appartenenza a una certa comunità culturale e alle sue tradizioni.

Ecco perché la formazione/informazione diventa importante, preziosa e imprescindibile a cominciare dai più piccoli. Ed è proprio a questo che la scuola è chiamata, con responsabilità e competenza”.

Un cambiamento che passa dalla cultura

Negare l’esistenza del fenomeno, tacendolo, tenendolo segreto, alimentare, con il giudizio, il senso di colpa o la vergogna di chi lo vive o lo ha vissuto, non è altro che l’espressione di una sottocultura patriarcale che cela e nutre, dietro l’immagine dell’ “onorabilità” e “dei panni sporchi si lavano in famiglia” la violenza domestica.

La collaborazione con la Coop di Ciriè

Tra le preziose collaborazioni e iniziative di questo periodo voglio ricordare quella con la Nova Coop di Ciriè - molto attenta al tema della violenza domestica - che da molti anni ci vede impegnate nella sensibilizzazione dell’utenza che si rivolge e frequenta l’area dell’ipermercato” racconta Grimaldi.

VIDEO E FOTO di Donata Ponchia

La performance

È di venerdì 25 novembre  l’iniziativa realizzata in collaborazione con  Novacoop e l’associazione di teatro “Macapà” di Ciriè dal titolo: “ Non posso vivere né con Te, né senza di Te”, che ringraziamo immensamente per aver saputo cogliere in pieno lo spirito del tema e per averlo realizzato in pochissimo tempo.

La performance di teatro, danzata e ripetuta più volte nell’arco di un’ora e mezza, all’interno della galleria dell’ipermercato ha destato l’attenzione dei passanti e ha avuto un impatto emotivo importante, grazie anche alla capacità interpretativa degli attori che l’hanno messa in scena.

Nel corso di tutta la giornata poi sono state trasmesse in filodiffusione alcune brevi letture e messaggi spot di sensibilizzazione sulle cose da sapere importanti e su come affrontare la situazione in caso di difficoltà, grazie alcontributo di varie donne (anche legate alla commissione pari opportunità dell’ipermercato), che hanno prestato la loro voce per la lettura.

Il messaggio di Fabiola Grimaldi

La violenza sulle donne non è una questione che riguarda solo le donne. È una violazione dei diritti umani e in quanto tale ci riguarda tutti: uomini e donne insieme".

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