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Teatro

A 40 anni ho deciso di rispondere con una risata alle difficoltà della vita

Andrea Delogu torna a Torino con il suo spettacolo: "Sul palco sono io con una proposta che nel tempo si è arricchita grazie all'affetto del pubblico"

Andrea Delogu

Spettacolo 40 e sto

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Quando ha iniziato pensava a una ventina di date non di più. Poi sono diventate ottanta. “40 e sto”, il suo spettacolo-racconto, è l’ennesimo successo di Andrea Delogu: attrice, autrice, conduttrice, showgirl. Una che, utilizzando una definizione sempre buona, è decisamente un’artista a 360 gradi. Continua il suo viaggio nei teatri d’Italia e martedì 12 dicembre toccherà il Gioiello di Torino.

Un ritorno in Piemonte, dove ha già portato il suo lavoro. “Eh, ma io qui ci torno proprio volentieri, ci sono certi luoghi stupendi, veramente stupendi. Che dire? Sono contenta di essere di nuovo qui”.

Alla fine, saranno ottanta repliche, un lungo percorso

Sì, non ce lo aspettavamo, ma le richieste sono continuate ad arrivare e di certo non possiamo dire di no. Ma quello che presento adesso è uno spettacolo nuovo, perché dall’inizio è cambiato, si è arricchito di nuove voci, esperienze, dei racconti del pubblico. È il frutto di una vera interazione, come è, del resto, ogni sua replica sul palco”.

Un copione certo, uno spettacolo che è vivo

Esattamente, uno spettacolo che si arricchisce, che è cambiato rispetto all’inizio, che si arricchisce di storie e di esperienze. Sicuramente chi lo ha visto all’inizio, tornando oggi, troverebbe qualcosa di molto differente”.

40 e sto, “I miei primi quarant’anni” di Marina Ripa di Meana. Un numero e un’età estremamente significativi

Devo dire che, nel mio caso, i quarant’anni sono coincisi con un momento estremamente particolare della mia vita. Un momento anche difficile, doloroso, complicato. Ho scelto di volerci ridere su, di affrontarlo in questo modo. E ho trovato, in questo, una grande condivisione, quasi solidarietà. Mi sono resa conto che molto di quello che racconto sul palco ci accomuna con tante donne. Questo, inevitabilmente, facilita quell’interazione che è, poi, il bello dello spettacolo. Uno spettacolo nel quale, alla fine, c’è la vera Andrea. Dove non recito una parte, ma sono assolutamente me stessa”. Ed evidentemente, questo piace. Se ottanta repliche vi sembrano poche.

In questo viaggio, Andrea si mette a nudo trascinandoci nella sua nuova vita, quella di una quarantenne che, riappropriatasi della propria indipendenza, si metterà in gioco esplorando le mode, i vizi e le ossessioni di questa strana epoca che viviamo. Il progetto vede anche la complicità di Alberto Caviglia, Rossella Rizzi, Giovanna Salvatori ed Enrico Zaccheo in regia.

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