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Un paese in miniatura rinasce a Vezzolano: il nuovo presepe di Anna Rosa Nicola

Oltre 450 figure e centinaia di oggetti reinventati trasformano la Foresteria in un mondo vivo

Un paese in miniatura rinasce a Vezzolano

Un paese in miniatura rinasce a Vezzolano: il nuovo presepe di Anna Rosa Nicola

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All’Abbazia di Vezzolano sta per riaccendersi una delle tradizioni più amate del periodo natalizio, un rito che ogni anno attira migliaia di visitatori e che trasforma la Foresteria del complesso canonicale in un piccolo universo parallelo. Dal 7 dicembre 2025 al 1° febbraio 2026 torna il presepe artistico di Anna Rosa Nicola, un capolavoro che cresce, respira e si rinnova a ogni edizione. Una meraviglia artigianale che non ha eguali, capace di raccontare la vita di un intero paese tra fine Ottocento e inizio Novecento attraverso oltre 450 personaggi, centinaia di micro-oggetti e decine di scene di quotidianità scolpite una per una a mano.

Il progetto, nato dalla collaborazione tra l’artista e l’Associazione La Cabalesta, è reso possibile dalla presenza costante dei volontari di InCollina, che garantiranno l’apertura gratuita dell’esposizione per tutto il periodo, da venerdì a domenica e nei festivi. Le scuole, invece, potranno accedere su prenotazione da martedì a giovedì, con aperture dedicate ai gruppi più numerosi.

L’inaugurazione, prevista per lunedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, inizierà subito dopo la funzione religiosa del mattino. Alle 15.00 saranno presentati i restauri effettuati – o in corso – grazie alle offerte raccolte lo scorso anno. Un momento prezioso per capire come dietro ogni centimetro del presepe ci sia un lavoro silenzioso di cura e manutenzione, indispensabile per mantenere intatta un’opera così complessa. Alle 15.45 spazio alla musica: fisarmonicisti di ogni età, l’Orchestra ASE’ di Asti diretta dalla Maestra Elena Enrico e la Fisorchestra Freluchet del CFM di Torino diretta dal Maestro Stefano Arato daranno vita al Concerto di Natale. Alle 16.30, infine, il pubblico potrà entrare nel cuore dell’esposizione e scoprire la nuova edizione del presepe.

Ed è proprio lì, tra luci soffuse e dettagli minuscoli, che si apre il microcosmo di 40 mq creato da Anna Rosa Nicola. Un villaggio vivo, pulsante, modellato come un racconto in miniatura. Ci sono botteghe di ogni genere, oltre un centinaio, dai mestieri tradizionali ai laboratori artigiani. Ci sono scene domestiche, bambini che giocano, venditori ambulanti, perfino una coppia di sposi appena uscita dalla chiesa. Ogni figura, alta tra i 15 e i 30 centimetri, ha un volto diverso, una postura unica, un gesto che sembra colto nell’istante preciso in cui la vita accade.

Accanto alla Natività, completamente rinnovata per questa edizione, spuntano nuove storie: una pasticceria, il fabbricante di scope, donne intente a preparare gli agnolotti, un banco di torroni, una venditrice di pane raffermo, bambini con l’aquilone o sull’altalena, altri che saltano la corda. Scene che sembrano sospese tra memoria popolare e poesia quotidiana, capaci di evocare un’epoca che non esiste più ma che rivive nei dettagli.

La forza di questo presepe non sta soltanto nella varietà delle scene, ma soprattutto nella filosofia che lo anima. Ogni elemento è prodotto da materiali di recupero: stoffe di cravatte diventano abiti eleganti, contenitori per collirio si trasformano in bottiglie, capsule del caffè in pentole, piccole lampadine in barattoli, gommini delle sedie in vasi, radici di pomodoro in alberi. Le uova di quaglia diventano palloncini, il sale diventa ghiaccio, le alghe secche raccolte in spiaggia si trasformano in paglia. Case in polistirene, mani e volti modellati uno a uno, cibi creati con cera colorata. Nulla è acquistato, tutto è trasformato. È un lavoro che connette creatività, artigianato e sostenibilità, dando nuova vita a ciò che altri avrebbero scartato.

Per questo il presepe di Anna Rosa Nicola non è solo un’esposizione: è un atto d’amore verso la manualità, un invito alla meraviglia e un esercizio di immaginazione che ogni anno si espande, cresce e sorprende. È la dimostrazione che anche gli oggetti più comuni possano diventare poesia.

Durante tutto il periodo di apertura – dal 7 dicembre al 1° febbraio – sarà possibile visitare il presepe senza prenotazione, il venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.30). Nei giorni infrasettimanali, da martedì a giovedì, la Foresteria aprirà solo per i gruppi su prenotazione. L’ingresso resta sempre gratuito.

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