Cerca

Eventi

Guido Rey, lo sguardo in quota: il Museomontagna riscopre il poeta dell’alpinismo

Una mostra dedicata all’amateur che raccontò la montagna tra imprese, immagini e parole

Guido Rey, lo sguardo in quota

Guido Rey, guardando il Cervino dalla nuova capanna degli Jumeaux

Dettagli evento

Scrittore, alpinista, fotografo. Ma soprattutto amateur, nel senso più nobile e ottocentesco del termine: Guido Rey, figura centrale della cultura della montagna tra Otto e Novecento, torna protagonista di una grande mostra al Museo Nazionale della Montagna di Torino, dal 18 aprile al 19 ottobre 2025. L’esposizione, curata da Mattia Gargano e Veronica Lisino, rilegge il profilo di un uomo che ha saputo unire lo spirito contemplativo a quello d’azione, in una tensione continua tra vetta e bellezza, rischio e rappresentazione.

Il progetto prende forma dopo il riordino e la catalogazione del Fondo Guido Rey da parte del Centro Documentazione Museomontagna e si articola in quattro sezioni tematiche: letteratura alpinistica, fotografia di montagna, fotografia tra montagna e pittorialismo, fotografia pittorialista. Senza un itinerario rigido, il percorso consente ai visitatori di immergersi liberamente nel suo universo, tra scatti d’autore, disegni, lettere, riviste, attrezzature e taccuini. In mostra anche opere del cugino Vittorio Sella, suo compagno di cordata e di visione estetica.

Amico di Ugo De Amicis, Rey fu capace di coniugare sensibilità artistica e ardimento alpinistico, rifuggendo la specializzazione e abbracciando un’espressione libera, personale, intimamente narrativa. La sua figura, confinata per decenni dentro stereotipi, viene qui restituita nella sua complessità e modernità, come sottolineano i curatori: “Quel dualismo tra sentire e agire è integrazione, non contraddizione”.

A corredo della mostra, un catalogo bilingue (italiano/inglese) ricostruisce con rigore e ricchezza iconografica la biografia e l’eredità culturale di Rey, comprese ascensioni, esposizioni, pubblicazioni e fonti. Il progetto coinvolge partner di primo piano: tra gli altri, Club Alpino Italiano, CAMERA, Fondazione Sella, Biblioteca Nazionale CAI, Società Fotografica Subalpina.

In parallelo, per il festival della fotografia EXPOSED, il Museomontagna ospita il progetto “Disparition” di Sibylle Duboc, artista marsigliese che riflette sull’impatto dell’uomo sui ghiacciai alpini, con un’opera scultorea e un lavoro fotografico nati da una residenza tra Tenda e Torino. Un’iniziativa inserita nel Programma Sostenibilità del museo, che intreccia memoria storica e crisi ambientale.

Infine, sarà presentata la nuova acquisizione dell’Archivio Giuseppe Ghedina, dono degli eredi al Museo. Oltre 22.000 fototipi, pellicole e apparecchi fotografici che documentano il paesaggio dolomitico e che saranno ora consultabili grazie a un intervento archivistico sostenuto dalla Regione Piemonte. Un patrimonio visivo che arricchisce la collezione permanente e la funzione pubblica del museo, come sottolinea la direttrice Daniela Berta, impegnata a rafforzare il ruolo del Museomontagna come snodo culturale attento al passato ma proiettato sul contemporaneo.

${title}

${subtitle}
${summary}

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori