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BORGOFRANCO. "No ad una stazione fantasma", la politica si mobilita

BORGOFRANCO. "No ad una stazione fantasma", la politica si mobilita

Trenitalia (foto d'archivio)

Dal 13 dicembre con l’introduzione dell’orario invernale sulla linea ferroviaria Aosta – Torino, Borgofranco è diventata una stazione fantasma: dove il treno passa ma non apre le porte, lasciando letteralmente a piedi i pendolari della zona.
“Una situazione – precisa il consigliere regionale canavesano della Lega Andrea Canefrutto di un percorso unilaterale in cui la decisione è stata presa dalla Regione Valle D'Aosta, che per ridurre i tempi di percorrenza dei treni ha tagliato le fermate nelle stazioni intermedie. Trovo particolarmente assurdo e fastidioso il fatto che il treno a Borgofranco si debba comunque fermare diversi minuti per attendere l’incrocio con quello proveniente da Aosta, senza però poter permettere agli utenti di salire! Insieme ai pendolari e fruitori occasionali del servizio di Borgofranco, sono state coinvolte anche le fermate di Strambino, Caluso e Montanaro, che attualmente risultano comunque ripristinate”. Nel corso della sessione consiliare della Regione di ieri, martedì 15 dicembre, è arrivata la precisazione dell’Assessore ai Trasporti Marco Gabusi che ha sottolineato che a Borgofranco, prima del 13 dicembre nei giorni feriali, la fermata era servita da 17 treni al giorno sulla tratta in discussione, utilizzati da un numero di utenti relativamente basso, a fronte però di una evidenza: in questa tratta non ci sono altri treni salvo quelli della Valle d’Aosta. “Sebbene Borgofranco sia servita anche da molte linee di pullman – ha circostanziato Gabusi - la chiusura totale di una stazione significa una depauperazione a livello territoriale, a cui il Piemonte non intende soggiacere”.
“Voglio tranquillizzare – conclude il consigliere regionale Andrea Cane, che per la Lega Salvini Piemonte ha la delega agli Enti locali – gli utenti del servizio. Sono a stretto contatto con i nostri eletti che mi tengono aggiornato quotidianamente sull’evoluzione della problematica: i rapporti intrapresi con la Giunta regionale valdostana e anche con gli amici consiglieri regionali della Lega della Val d’Aosta evidenziano la velocità con cui ci muoviamo sempre per garantire l’attenzione al territorio, sono quindi certo che a breve arriveranno risposte di buonsenso ed efficaci per i nostri pendolari canavesani”.

L'assessore Gabusi risponde alle interrogazioni

Molte le interrogazioni presentate su questo tema durante il consiglio regionale che si è tenuto oggi, martedì 15 dicembre. Questa la posizione espressa dall'assessore ai trasporti Marco Gabusi: "La fermata di Borgofranco si trova nella tratta Aosta‐Ivrea della linea  Aosta‐Ivrea‐Chivasso‐Torino: su tale tratta non sono programmati treni di competenza di Regione Piemonte, come ha ben specificato la consigliera Frediani, ma solo treni di competenza della Regione Valle d’Aosta. In particolare, la fermata di Borgofranco è servita dai treni locali tra Aosta e Ivrea, mentre non è mai stata servita dai treni diretti.
La Regione Valle d’Aosta ha effettuato una gara per l’affidamento dei propri servizi ferroviari, conclusasi nel 2018 con l’aggiudicazione a Trenitalia. Dal momento che il ricorso da parte dell’azienda seconda classificata è stato respinto prima dal Tribunale amministrativo regionale e successivamente anche dal Consiglio di Stato, la Regione Valle d’Aosta ha potuto stipulare il nuovo Contratto di Servizio il 26 agosto 2020.  Il 3 agosto 2020, la Regione Valle d’Aosta ha informato l’Agenzia della mobilità piemontese e la Regione Piemonte sull’offerta prevista dal nuovo Contratto di Servizio che sarebbe entrato in vigore dal cambio orario di dicembre 2020. Si prevedeva all’interno di questo contratto una significativa evoluzione sia per quanto riguarda il programma di esercizio, sia per quanto riguarda altri aspetti del servizio, naturalmente a vantaggio della Regione Valle d’Aosta che li aveva inseriti come richiesta in quella gara. La Regione Piemonte e l’Agenzia della mobilità hanno immediatamente riscontrato una serie di criticità relative al territorio piemontese, elaborando un documento di sintesi che abbiamo inviato alla Regione Valle d’Aosta nel mese di agosto. A partire dal mese di settembre si sono svolti ulteriori incontri tecnici con la Regione Valle d’Aosta e alcuni incontri politici, seppur un po’ in ritardo dovuto alle elezioni che hanno coinvolto la Valle d’Aosta. Sono state analizzate alcune delle criticità e a seguito di tali incontri, comprendendo parzialmente le ragioni del Piemonte in un contesto di pandemia che rende difficili altre soluzioni nel breve periodo, la Regione Valle d’Aosta ha deciso di rimandare alcune misure previste dal nuovo contratto e di effettuare le modifiche che invece erano evidenziate nella prima proposta che ci era arrivata ad agosto".

Salve, per ora, le stazioni di Strambino, Caluso e Montanaro

"Per quanto riguarda i treni del mattino verso Torino, i primi due treni diretti da Aosta a Torino effettuavano alcune fermate intermedie nella tratta Ivrea‐Chivasso al servizio delle località piemontesi citate dal consigliere Avetta. Tali fermate sono particolarmente importanti in quanto permettono ai pendolari piemontesi di raggiungere Torino negli orari di punta delle 7.35 e 8.35. A seguito dei colloqui, e vista l’eventualità di eliminare le fermate di Strambino, Caluso e Montanaro, abbiamo assunto un accordo con la Regione Valle d’Aosta per cui il treno 2702, che arriva a Torino Porta Nuova alle 7.35, fino a giugno 2021 effettuerà le fermate di Strambino, Caluso e Montanaro. Questo non vuol dire che dopo non le effettuerà più, ma vuol dire che ci siamo dati appuntamento alle prime settimane dell’anno per immaginare con RFI lo scenario successivo. Per quanto riguarda l’altro orario, invece, Regione Piemonte e Agenzia della mobilità hanno introdotto un nuovo treno in sostituzione che arriverà a Torino alle 8.35 richiedendo una traccia nuova a RFI. Per permettere un miglior interscambio e per ridurre i tempi di percorrenza è stata anche richiesta la modifica dell’orario di fermata a Chivasso del treno regionale veloce".

Chiesto alla Valle d'Aosta di reintrodurre la fermata di Borgofranco

"Per quanto riguarda Borgofranco, prima del 13 dicembre nei giorni feriali la fermata era servita da 17 treni al giorno Aosta-Ivrea. I numeri di salita e discesa erano relativamente bassi, si tratta di pochi utenti, ma la verità è che in questa tratta non ci sono altri treni salvo quelli della Valle d’Aosta. Sebbene Borgofranco sia servita anche da molte linee di pullman, l’eliminazione completa di tutte le fermate vuol dire anche la chiusura totale di una stazione e una depauperazione a livello territoriale e di patrimonio immobiliare. Nel nuovo programma di esercizio dei treni valdostani la fermata non era più prevista. Dato che quasi tutta la tratta è valdostana e Borgofranco è l’ultima fermata in Piemonte abbiamo chiesto alla Valle d’Aosta di rivalutare la possibilità di reintrodurre la fermata. La Valle d’Aosta si è resa disponibile, ma da subito abbiamo chiesto alla Regione e a RFI di ripristinare immediatamente le fermate che non creano disagio alla circolazione. Vale a dire le fermate che oggi quattro o cinque treni effettuano a Borgofranco per motivi tecnici di scambio del binario, ma non aprono le porte. Questo ci sembra un’assurdità. Comprendiamo l’esigenza della Valle d’Aosta di arrivare più velocemente a Torino e comprendiamo che ci siano difficoltà legate ad un’offerta di servizio che prevedeva tempi più celeri, ma riteniamo assurdo che i treni che oggi fermano comunque a Borgofranco, tanti o pochi che siano, non aprano le porte. Riteniamo che questo vada fatto domani, senza indugiare oltre. Abbiamo agito fin da subito, ancor prima che ci fosse l’ufficialità del contratto di servizio, appena abbiamo avuto le comunicazioni. Abbiamo anche ottenuto che le fermate di Caluso, Montanaro e Strambino siano ripristinate anche se non comparivano nel contratto della Valle d’Aosta e lavoreremo dalle prime settimane del 2021 affinché questa non sia una soluzione emergenza, ma sia una soluzione stabile. Così come abbiamo chiesto alla Valle d’Aosta di inserire nuovamente la fermata di Borgofranco, da subito con i treni che oggi fermano per motivi tecnici ma successivamente anche con gli altri".

"Trenitalia ha fatto i conti senza l'oste"

"Naturalmente sappiamo che la Valle d’Aosta deve tutelare i suoi utenti, ma, d’altro canto abbiamo fatto presente al gestore dell’infrastruttura RFI che la tratta è pubblica, ovvero di tutti i cittadini: probabilmente nel momento in cui Trenitalia ha fatto l’offerta ha ‘fatto i conti senza l’oste’. In questo caso senza uno degli osti, ovvero la Regione Piemonte, che ha pari diritti su una tratta che viaggia da Ivrea a Chivasso in territorio piemontese. Questo non dà diritto di scegliere le tracce, ma dà diritto almeno di sedersi al tavolo e capire insieme qual è il modo migliore per servire i cittadini che rispetto al trasporto pubblico non sono diversi se risiedono in altre Regioni.
Abbiamo messo una toppa ad un contratto ben fatto per la Valle d’Aosta, ma mal fatto per noi e che certamente non tiene conto di tutti gli interessi in campo. Abbiamo ‘tamponato’ sulle tre fermate, mentre su Borgofranco bisogna rimediare immediatamente; ci poniamo l’obiettivo di trovare una soluzione stabile perché si tratta di fermate importanti che non possono essere saltate per una decisione unilaterale e che non ci può certamente vedere favorevoli".

Avetta: "Bene la conferma delle stazioni intermedie, ma c'è troppa confusione"

"I treni sulla linea Torino-Ivrea-Aosta continueranno a fermare nelle stazioni intermedie, come Strambino, Caluso e Montanaro almeno fino a giugno e così, seppur non per tutti i treni, a Borgofranco d’Ivrea. Lo ha assicurato l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, rispondendo quest’oggi al Question time con cui sollevavo le problematiche relative ai nuovi orari che, con la cancellazione di corse e di fermate, avrebbero penalizzano gravemente il territorio canavesano e i tanti nostri pendolari. Questa è sicuramente una buona notizia, anche se non cancella le incertezze sul futuro, né elimina la confusione in cui vengono a trovarsi i pendolari che dovrebbero poter disporre di informazioni precise per organizzare lavoro e vita familiare. Certo, abbiamo dovuto sollevare il tema, perché la Regione Piemonte decidesse di attivarsi e trovare un rimedio. Comunque, l’importante è il risultato. Resta da capire come si possa conciliare l’annuncio di Gabusi del ripristino delle fermate intermedie con la riduzione del tempo di percorrenza annunciato in Valle d’Aosta. Nell’attesa di scoprire la verità, prendiamo atto di quanto comunicato dall’assessore Gabusi, ma resta il tema che non è accettabile che la Regione Valle d’Aosta possa adottare unilateralmente decisioni che impattano sui piemontesi, senza un confronto preventivo con la Regione Piemonte, costretta poi a rincorrere per metterci una toppa" lo dichiara il Consigliere regionale Alberto Avetta.
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