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Nunchi (dal Coreano): predisporsi emotivamente al prossimo

La sottile arte di sentire e comprendere i sentimenti altrui

Nunchi (dal Coreano)

La parola stessa Nunchi si traduce approssimativamente con "misurare con gli occhi"

Secondo una famosa espressione coreana, "metà della vita è Nunchi".

Purtroppo, non esiste una traduzione corretta, ma possiamo pensare che si tratti di un'arte sottile, che consiste nell'accertare l'umore e l'atmosfera di una stanza attraverso un'osservazione silenziosa.

La parola stessa Nunchi si traduce approssimativamente con "misurare con gli occhi".

Non si tratta tanto di una valutazione di un individuo, quanto del contesto generale e dell'atmosfera di una situazione.

Percepire l'umore delle persone e l'atmosfera dell'ambiente nel suo complesso aiuta a raccogliere informazioni e ad affrontare le interazioni sociali nel modo migliore, implica la sensibilità alle dinamiche all'interno di un gruppo, la capacità di cogliere ciò che le persone pensano e sentono.

Nella cultura occidentale, Nunchi potrebbe prendere il nome di “intelligenza emotiva”, o ancora, “empatia”.

Se facciamo sul serio, la chiamiamo intuizione cognitiva. 

In Corea Nunchi non è solo un sostantivo, ma è considerato un vero e proprio modo di vivere, nonché la chiave del successo – personale e professionale.

Mettere in atto il Nunchi significa predisporsi emotivamente al prossimo. Come si fa? Anzitutto, lasciando andare i pregiudizi (dettati dalla nostra educazione, dal contesto socioculturale in cui viviamo, dalla religione).

Essi non sono sempre negativi: possono aiutarci a individuare un problema, qualcosa o qualcuno di potenzialmente pericoloso per noi o i nostri cari.

Ci possono proteggere, ma diventano anche dei grandi limiti che non ci permettono di conoscere, aprirci al nuovo, cambiare.

Ecco perché è fondamentale, per ascoltare davvero gli altri e capirli a fondo, liberarsi dai preconcetti e saremo aperti al prossimo, senza giudicarlo.

Le 5 regole basilari del Nunchi

  1. Rimanere in silenzio quando si sperimenta una nuova situazione
  2. Affidarsi all’ascolto e all’osservazione attenta
  3. Privilegiare l’ascolto e parlare di meno
  4. Affidarsi al proprio intuito
  5. Avere fiducia nella propria capacità di sviluppare quest’arte.

Sei provvisto di un buon Nunchi se:

  • Ti senti a disagio nel dire qualcosa senza conoscere l’umore/stato mentale dell’altra persona
  • Anche se qualcuno dice qualcosa indirettamente, comprendi al volo ciò che è sottinteso.
  • Sei bravo a comprendere rapidamente l’umore e lo stato interiore dell’altra persona.
  • Non metti a disagio gli altri.

Non è sempre il caso di agire o fare qualcosa: chi osserva le regole nunchi sa che ci sono momenti in cui è meglio non dire niente, ma osservare e basta.

E quant’è difficile nella nostra società osservare e basta come uno spettatore tacito e placido, se non è nella nostra propria indole è una cosa difficilissima.

Ma proviamoci….

Prestiamo semplicemente più attenzione la prossima volta che parliamo con qualcuno. 

Nel Coaching, questo si chiama ascolto attivo, ed è cruciale per comprendere l’altra persona. 

Guardiamo i gesti dell’altro, il linguaggio del corpo, ascoltiamo e percepiamo la scelta delle sue parole, il tono della voce.

Osserviamo dove vanno i suoi occhi, perché tutto parte e arriva agli occhi!

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