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Cronaca

Disastro di Caselle. Parla un'amica di famiglia: "Laura era una bambina dolcissima, l'ho vista nascere"

"Non ci sono parole. La chiamavamo "Lauretta", una tragedia"

All'indomani del disastro che ha scosso la comunità di Caselle e di San Francesco al Campo, paese in cui era residente la piccola Laura Origliasso, bambina di 5 anni tragicamente deceduta nello schianto aereo, il nostro giornale è riuscito a mettersi in contatto con Antonella, amica di famiglia che per anni è stata vicina anche alla piccola Laura

"Non ci sono parole, una tragedia - ci dice scossa al telefono - io Laura l'ho vista nascere, la chiamavamo "Lauretta". Era una bambina educatissima, molto intelligente e sempre con il sorriso stampato in volto"

"Quante volte Lauretta è venuta a casa nostra, quando magari la mamma doveva portare Andrea a calcio. Talvolta da noi veniva anche lo stesso Andrea, il fratellino (12 anni, ndr) - continua Antonella - la mamma è una maestra e il papà è un istruttore di scuola guida. Era una famiglia normalissima, che da tempo stava San Francesco. Assieme abbiamo passato dei bei momenti. Una tragedia, non c'è altro da dire".

La comunità di San Francesco si è stretta attorno alla famiglia Origliasso, e lo testimonia la mole di persone presente alla veglia in memoria della piccola Laura, tenutasi stasera di fronte alla chiesa del paese. 

Per le strade della città tutti ne parlano: bambini che non capiscono a pieno la natura di quanto accaduto e adulti che vanno a deporre un fiore o un bigliettino sul luogo dell'incidente, per una tragedia che rimarrà impressa per lungo tempo nella memoria degli abitanti di San Francesco.  

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