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Ivrea

Pacifisti sotto la pioggia, con il cuore in mano dicono "basta"

Nella Giornata Nazionale di Mobilitazione una piazza unita contro le guerre

Correva il 24 febbraio del 2022. A due anni dall'invasione dell'Ucraina, a Ivrea ci si è ritrovati per la 105^ volta in piazza Ferruccio Nazionale a manifestare perché si fermino le guerre e si cambino le politiche militariste che continuano a causare morte, distruzione, odio, migrazioni e povertà.

Come ogni sabato a parlare soprattutto di pace e di barbarie commesse sulla pelle di bambini, uomini e donne innocenti. Figli di un Dio minore o forse solo nati nel posto sbagliato. Come sottofondo tanta musica da cantare, da suonare, soprattutto da urlare insieme a due gruppi musicali venuti apposta per questo.

E sono Giulia, Lorenzo e Leo degli "One I" e Ale e Davide dei Kidal.

E si comincia con Zombie dei Cranberris, per passare a Imagine di John Lennon, fino a Francesco De Gregori con Generale e quella contadina che "curva sul tramonto, sembra una bambina ma ha cinquant'anni e cinque figli venuti al mondo come conigli, partiti al mondo come soldati e non ancora tornati...".

Davanti a loro quasi un centinaio di "pacifisti" veri e per niente spaventati dalla pioggia, da freddo, dal vento.

Lì con il cuore in mano e la speranza per un mondo nuovo che tutto potrà essere, fuorché questo.

Solo a Ivrea, così ricca di sensibilità, può capitare - ed è capitato - che una giornata all'apparenza simile a tante altre, si trasformi in secondi, minuti e ore che vorresti fermare per sempre nell'orologio.

Al microfono si alternano in tanti e si comincia da Alice e Martina due ragazze del liceo Gramsci  ricordano che non si muore solo in Palestina o in Ucraina, ma anche in tante altre parti del mondo, a cominciare dal Congo e dal Sudan. E poi la poesia di Enrico Aires con Martina, Livio Obert di Pax Christi, Filippo Pesando, Silvio Conte di Emergency, l'ex professoressa Mariella Ottino, Mario Beiletti dell'Anpi e prima di tutti Pierangelo Monti.

Alice e Martina

Alice e Martina

Livio Obert

Livio Obert di Pax Christi

Enrico Aires con Martina

Enrico Aires con Martina del Gramsci:

Filippo Pesando

Filippo Pesando

Silvio Conte di Emergency

Silvio Conte di Emergency

Pierangelo Monti

Pierangelo Monti

Mariella Ottino

Mariella Ottino

C'è da dire che sabato gli eporediesi non erano soli ma  in compagnia di altri 104 presidi per la pace organizzati un po' in tutta Italia nell'ambito della "Giornata nazionale di mobilitazione" promossa da “Europe for Peace” e “Assisi Pace Giusta”.

Oltre a ribadire il NO a tutte le guerre e al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, con una piattaforma condivisa, si è chiesto alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per la messa al bando delle armi nucleari, la riduzione delle spese militari (a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta), la riconversione dell’industria bellica, l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari.

E poi ancora, il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania, la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni nazione. Infine, il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno Karabakh, Iran, Congo, Sudan …), lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo, la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa.

A Ivrea e Canavese hanno aderito 25 organizzazioni: ANPI di Ivrea, Associazione Rosse Torri, Azione Cattolica della Diocesi di Ivrea, Centro Aiuto alla Vita-MPV Ivrea, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL Ivrea, Chiesa Evangelica Valdese di Ivrea, Comitato Pace Alto Canavese, Emergency, Fraternità CISV Albiano, Fraternità di Lessolo, Good Samaritan, Il sogno di Tsige,  Laboratorio Civico Ivrea, Legambiente Dora Baltea, Libera di Ivrea, MIR, Movimento Nonviolento, Movimento 5 Stelle Ivrea, Osservatorio migranti, Partito Democratico Circolo di Ivrea, Pax Christi Ivrea, Rifondazione Comunista Ivrea, Unione Popolare Ivrea e Canavese, Viviamo Ivrea, ZAC!

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