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SETTIMO TORINESE. Lavazza: azienda disdetta il contratto integrativo

SETTIMO TORINESE. Lavazza: azienda disdetta il contratto integrativo

Lavazza

Lavazza ha confermato, questa mattina nel corso di un incontro con i sindacati, l'intenzione di disdettare l'attuale contratto integrativo aziendale di lavoro applicato sul sito di Settimo Torinese. Lo rende noto la stessa azienda, annunciando di voler "avviare un percorso di negoziazione serrato e costruttivo che definisca al più presto il nuovo accordo".

Obiettivo di Lavazza, che negli stabilimenti italiani ha investito circa 100 milioni di euro negli ultimi tre anni, è quello di applicare a Settimo Torinese lo stesso modello organizzativo già adottato negli stabilimenti di Gattinara (Vercelli), Verres (Aosta) e Pozzilli (Isernia) attraverso - precisa l'azienda - "un costante confronto con i rappresentanti dei lavoratori e con un dialogo aperto sulle problematiche avanzate dal personale".

L'intenzione è quella di "attuare un importante cambiamento che consenta - precisa ancora l'azienda - di adeguaare tutti i processi industriali al contesto di mercato, radicalmente mutato in pochi anni a causa della crisi economica internazionale".

Tratti fondamentali del nuovo modello organizzativo, per Lavazza, sono "una maggiore flessibilità produttiva per rispondere meglio alle esigenze di mercato; un'organizzazione del lavoro che permetta di investire sulla professionalità e polivalenza del personale; maggiore efficienza dei processi per ottenere un prodotto di eccellenza a costi competitivi; strumenti di misurazione della performance che premino il personale in funzione dei risultati raggiunti". "Si tratta - conclude Lavazza - di elementi organizzativi ben noti nell'industria alimentare e imprescindibili per il futuro di Settimo Torinese. Lo stabilimento dovrà avere un ruolo primario nell'ambito del Gruppo, il quale intende mantenere l'Italia al centro delle proprie produzioni".

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