Contrariamente a quanto poteva attendersi in un periodo di forte crisi come quello che sta vivendo l’economia nazionale, a seguito del periodo di lockdown sono aumentate le richieste di accesso ai mutui da parte delle famiglie italiane. E anche la risposta degli istituti di credito interpellati è stata positiva, in quanto non solo le banche si sono mostrate propense ad accogliere le richieste pervenute, ma risultano pure incrementati gli importi erogati: infatti, rispetto al 2019, nel periodo compreso tra l’inizio di maggio e la metà di giugno le somme sono aumentate mediamente del 9%, sino a raggiungere una media di quasi 135 mila euro. Chiaramente l’offerta finanziaria si è dovuta adeguare alla situazione post emergenziale, in primo luogo predisponendo requisiti di accesso al credito meno rigidi ed inoltre garantendo modalità di pagamento alternative e più “comode” per il debitore, come ad esempio il pagamento della prima rata posticipato rispetto alla data di stipula del contratto. Complice di questo trend, anche i tassi di interesse che si attestano ai minimi storici, sia con riferimento ai mutui a tasso fisso quanto a quelli a tasso variabile: ad ogni modo, continua a non sorprendere che, secondo quanto emerso da una recente indagine, ben il 97% dei richiedenti negli ultimi mesi abbia optato per il tasso fisso. Dai risultati si evidenzia inoltre un incremento esponenziale delle richieste di surroga, che ad oggi costituiscono il 34% delle nuove domande di finanziamento, mentre lo scorso anno ne rappresentavano soltanto il 17%. Mediante la surroga, un cliente in temporanea difficoltà economica può rinegoziare le condizioni contrattuali originariamente pattuite ovvero può predisporre un nuovo piano di ammortamento, allungando così la durata del finanziamento (per ulteriori approfondimenti sulla surroga e sulla sostituzione del mutuo:https://www.calcoloratamutuo.org/guida/surroga-sostituzione).
Dove conviene acquistare in Piemonte
Attraverso questi canali di credito, e nonostante la crisi economica, il richiedente ottiene in breve tempo la liquidità necessaria per l’acquisto di una casa. Il primo parametro di riferimento, spesso adottato da chiunque sia alla ricerca di un’abitazione confacente ai propri desideri ed alle proprie esigenze, è il rapporto prezzo/ubicazione dell’immobile. A tale scopo può essere utile una guida sull’andamento del mercato mobiliare in Piemonte, aggiornata al mese di maggio 2020. La Provincia più cara è Verbania, dove il prezzo medio richiesto per la vendita ammonta a 1.768 euro/mq, seguita da Torino con 1.473 euro/mq e Novara con 1.226 euro/mq. Decisamente più accessibili sono gli immobili situati a Biella, dal momento che la richiesta si aggira sui 668 euro/mq. La situazione non cambia per le case in affitto: al vertice della classifica si posiziona nuovamente Verbania con un’offerta media di 9,02 euro/mq, mentre i prezzi calano sensibilmente nelle Province di Vercelli ed Asti, dove gli immobili costano in media 5,18 e 6,30 euro al metro quadro.
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