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Calcio
29 Ottobre 2024 - 11:51
Toro in vendita? Cairo smentisce ma il giallo resta: la Red Bull ci riprova
È mistero sulla presunta trattativa per la cessione del Torino FC da parte di Urbano Cairo alla Red Bull. Secondo indiscrezioni riportate di un quotidiano torinese, ci sarebbero stati ben tre incontri tra l'editore e rappresentanti del colosso austriaco, volti a un’eventuale acquisizione del club granata. Cairo ha però negato categoricamente ogni voce, affermando: “Non c'è nulla di vero, non ho alcuna intenzione di vendere il Torino, non ho incontrato nessuno”, definendo l'articolo come un tentativo di “destabilizzazione” nei confronti del Torino.
La smentita di Cairo non ha però fermato il quotidiano torinese, che ha risposto sottolineando come le informazioni provengano da “tre differenti fonti finanziarie e commerciali”, le quali confermerebbero i presunti incontri tra il patron granata e la Red Bull. Da tempo, i tifosi del Torino chiedono una svolta nella gestione del club, soprattutto le curve Maratona e Primavera, che negli ultimi mesi hanno manifestato il proprio malcontento, intensificatosi dopo la cessione di Raoul Bellanova a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo.
Le voci sull’interesse della Red Bull — azienda che produce l'omonima bevanda energetica e possiede già squadre di calcio come il Red Bull Salisburgo e il RB Lipsia — si sarebbero concentrate su un’espansione che includa uno stadio di proprietà. Un dossier che, a quanto pare, includerebbe proprio questa condizione fondamentale, necessaria per la conclusione positiva dell’affare.
Toro in vendita?
Attualmente, il Torino FC usufruisce in concessione dello Stadio Olimpico Grande Torino, per cui versa 500 mila euro all'anno al Comune. L’accordo scadrà il 30 giugno 2025 e, secondo l’assessore allo Sport Domenico Carretta, il Comune valuterà ogni offerta per partnership o acquisti che possa contribuire al rilancio dello stadio.
Cairo ha ricordato come “in passato scrissero che avrei venduto a un tale Ciuccariello, stavolta almeno hanno fatto un upgrade”, riferendosi all’imprenditore pugliese Raffaele Ciuccariello, noto nel 2008 come “Mister X”, che si era proposto senza successo come acquirente del club.
Intanto, la situazione resta in bilico. Le richieste di cambiamento e rilancio della tifoseria granata si sommano alle aspirazioni della città di preservare la storia e l’identità del club, elementi che il Comune vuole tutelare nel futuro accordo per lo stadio.
La data del 4 novembre segnerà un momento cruciale, in cui verrà discussa una possibile nuova concessione, mentre il destino del Torino potrebbe restare legato, almeno per ora, alle mani del suo presidente attuale.
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