FEDERICO VAI

Se non avesse fatto il calciatore, probabilmente Federico Vai avrebbe fatto il maratoneta. In tanti anni di carriera infatti ne ha macinati di chilometri sulle corsie esterne del manto verde. Destra e sinistra per lui non ha mai fatto tanta differenza. Sin dai tempi del settore giovanile della Crescentinese quando l’esterno di San Sebastiano da Po, classe 1986, correva su e giù per la fascia laterale. Le sue galoppate l’hanno condotto ben presto in prima squadra negli anni in cui il sodalizio granata faceva furore nel campionato di Promozione. Tra il 2006 e il 2008 tante presenze, parecchi assist, qualche golletto e un contributo notevole nell’annata 2007/2008, quella del tanto sospirato salto in Eccellenza arrivato al termine del quadrangolare dei playoff per una squadra che poteva contare sul fiuto del gol e sulla classe dell’eterno e intramontabile Michele Pisasale. Nell’estate del 2008 Vai approda alla Rodallese che si appresta a vivere la sua prima esperienza in Prima Categoria. L’allora tecnico dei galletti, Vito Bellantuono gli cambia spesso ruolo facendolo giocare addirittura dietro le punte o come attaccante aggiunto: sigla 2 reti e arriva la salvezza. Proprio in terra calusiese si specializza nei calci piazzati e soprattutto dopo il suo approdo alla Verolenghese risolve spesso e volentieri le gare con punizioni che aggirano la barriera e tolgono la ragnatela dall’incrocio dei pali. Nell’estate scorsa sposa il progetto dell’Atletico Chivasso e si rivela subito un protagonista assoluto di questo avvio di campionato. Nelle prime quattro giornate va sempre a segno (suo il primo gol ufficiale della storia del neonato sodalizio chivassese nel match contro il Baldissero) e continua a garantire qualità e corsa sulle corsie esterne, caratteristiche che ad un allenatore esigente come Rocco Parisi vanno più che a genio. E’ già un punto fermo della squadra rossonera che si ritrova a lottare per il vertice della classifica.