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Juventus
22 Gennaio 2023 - 00:36
"Noi con Voi. Oggi è ancora più importante essere Squadra. Avanti sulla nostra strada" dal profilo IG di Bonucci
Da terza a decima, da 37 punti a 22: la Juventus si è risvegliata nella bagarre del centro classifica, Massimiliano Allegri prova a guardare avanti.
Massimiliano Allegri
"Sarà una partita speciale, dopo ciò che è successo dobbiamo ricompattarci ancora di più - le parole del tecnico bianconero dopo la sentenza della Corte d'Appello Figc - e non vuol dire ripartire, perché le vicende giudiziarie riguardano la società: il nostro pensiero va solo al campo, lavorando con un profilo basso e cercando di scalare piano piano le posizioni".
Da una parte c'è il rischio di gettare la spugna, dall'altra la voglia di scrivere un'altra pagina di storia che avrebbe dell'incredibile: "Per noi non cambia nulla perché dobbiamo fare punti, sappiamo che ne abbiamo 22 e ce ne sono a disposizione 60 - il punto di vista dell'allenatore - e i ragazzi sanno benissimo cosa devono fare: la sentenza definitiva arriverà tra due mesi, non dovremo farci trovare con dei rimpianti".
Anche perché, nonostante la stangata, Allegri continua a cerchiare in rosso il quarto posto: "Ho fatto i conti quando ho saputo dei nove punti di penalizzazione e li ho rifatti con 15, la media per arrivare in Champions è quella e dovremo fare una cosa straordinaria". E lui stesso non ci pensa nemmeno a fare un passo indietro: "Sono e rimarrò l'allenatore della Juve, sempre che non decidano di mandarmi via - assicura il tecnico - e bisogna essere responsabili di dove siamo e di ciò che facciamo: siamo tutti bravi quando le cose vanno bene, ma è nelle difficoltà che diventa più stimolante perché bisogna essere uomini per assumersi le responsabilità".
Venendo al campo, i bianconeri si preparano per la sfida contro l'Atalanta: "Vogliamo girare a quota 25, avremo a disposizione Cuadrado e Rabiot dovrebbe essere a posto" le ultime notizie arrivate dall'infermeria. E poi è cominciato il countdown per il ritorno di Pogba e Vlahovic: "Rientreranno la prossima settimana" l'annuncio di Allegri. Il serbo, almeno a vedere il suo profilo Instagram, ha una voglia matta di rivestire il bianconero a distanza di quasi tre mesi dall'ultima volta: "Non dobbiamo avere paura di niente, perché quando penseranno che siamo caduti, ci rialzeremo più forti di prima: questi siamo noi, questa è la Juve" la sintesi del suo post social per caricare i compagni.
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Un po' come ha fatto Bonucci: "La Juve è come un drago a sette teste. Gliene tagli una e ne spunta un'altra. Non molla mai. E la sua forza è nell'ambiente" il messaggio del capitano. Le prime risposte sono attese già contro l'Atalanta nel posticipo allo Stadium: i bianconeri devono ripartire, vincere uno scontro diretto varrebbe doppio in un momento come questo.
La storia su Instagram di Bonucci
E' la parola d'ordine che riecheggia in casa Juventus dopo la stangata nel processo bis per le plusvalenze. Il richiamo alla compattezza, a fare più squadra che mai, è arrivato prima dal tecnico Massimiliano Allegri poi dai vertici societari.
E tra i tifosi juventini, feriti e sorpresi dalla stangata della giustizia sportiva, prevale l'orgoglio: "Tutti contro, ma non molleremo mai", è il grido di battaglia. Meno 15 punti in classifica, inibizione per tutti dirigenti coinvolti della gestione Andrea Agnelli.
In foto Andrea Agnelli
A cambiare il quadro nel giudizio della Corte d'appello della Federcalcio sarebbero state le carte dell'inchiesta 'Prisma' trasmesse dalla Procura di Torino, 14mila pagine in tutto. Un faldone dove vengono contestate false comunicazioni sociali, false informazioni al mercato, ostacolo agli organi di vigilanza e utilizzo di false fatture per operazioni inesistenti. I bianconeri cercano un'immediata reazione alla stangata dei 15 punti di penalizzazione. Giocatori, staff tecnico, tifosi e nuova dirigenza invitano ad "essere compatti" di fronte a quella che, il neo presidente bianconero Gianluca Ferrero e l'amministratore delegato Maurizio Scanavino, definiscono "ingiustizia", come hanno detto chiaramente anche alla squadra. che hanno incontrato alla Continassa, prima dell'allenamento del pomeriggio.
"Noi difenderemo il club nelle sedi opportune e voi sul campo facendo punti. Oggi, più che mai, voi rappresentate milioni di tifosi in tutto il mondo", hanno detto ai giocatori in un faccia a faccia durato una decina di minuti, alla vigilia della partita casalinga che, ironia della sorte, sarà contro l'Atalanta. Proprio la società orobica, assolta dalla giustizia sportiva insieme ad altri club chiamati in causa nella vicenda plusvalenze, è presente nelle carte sequestrate dai magistrati torinesi, sulle quali si sono basati anche, per il loro giudizio, i giudici della Corte d'appello della Figc. I giocatori bianconeri si danno la carica. Da capitan Bonucci, con le sue frasi a effetto "Juve come un drago a 7 teste" - ha scritto sui social - a quelli che postano foto che raffigura la squadra unita, da Danilo a Fabio Miretti, da Manuel Locatelli a Niccolò Fagioli e Federico Chiesa con il suo "Fino alla fine", con una foto di gruppo in cerchio.
Intanto la società si prepara per il ricorso. Entro una decina di giorni, la Corte Federale d'Appello renderà note le motivazioni della sentenza. A partire da quella data, il club bianconero avrà trenta giorni di tempo per presentare il ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Non sarà l'unico impegno di un periodo pieno di insidie e di timori: dall'altro fascicolo della Procura, che riguarda i contratti dei giocatori bianconeri, al giudizio dell'Uefa.
Intanto scatta la rappresaglia dei tifosi, con disdette agli abbonamenti tv per il calcio.
Allegri invece sogna una rimonta da record, partendo da metà classifica alla fine del girone di andata, ma anche un miracolo sportivo potrebbe essere inutile se il governo del calcio europeo punirà la Juventus.
I legali della Juventus, Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa sono pronti a dar battaglia dopo la stangata arrivata dalla Corte d'Appello della Federcalcio sul processo plusvalenze che ha portato alla penalizzazione di -15 punti in classifica e sanzioni a undici dirigenti bianconeri.
Ma bisognerà aspettare. Nei prossimi dieci giorni sono attese le motivazioni che hanno portato la Corte ad emettere la sentenza. Poi la Juventus avrà trenta giorni di tempo per ricorrere al Collegio di Garanzia presso il Coni, che dovrà valutare la legittimità della sentenza. Non potrà modificare la penalizzazione, né aumentandola né diminuendola, ma in caso di vizi di forma o violazioni potrebbe rimandare tutto indietro alla Corte d'Appello federale, che deciderà se confermare i 15 punti di penalizzazione o revocarli.
"E' ancora presto per fare ipotesi", spiega Eduardo Chiacchio, noto avvocato ed esperto di diritto sportivo. "E' difficile prevedere cosa possa succedere adesso - spiega -. Non avendo oggi le motivazioni che hanno portato alla sentenza nessuno può dare un parere, perché il ricorso va fatto su quelle motivazioni". Secondo Chiacchio è difficile che si possa arrivare ad un annullamento della sentenza: "Se gli argomenti sono fondati il collegio di garanzia, che è un organo di legittimità e non di merito, può accogliere il ricorso e rimettere la decisione alla Corte che ha pronunciato la sentenza - spiega l'avvocato - ma questo è successo di rado".
Per quanto riguarda Uefa e Fifa da parte della Corte c'è stata la richiesta di estendere l'inibizioni ai dirigenti anche alle due federazioni. "La Fifa da questa sentenza può fare delle valutazioni, ma in teoria può prendere delle decisioni più politiche che altro", conclude Chiacchio.
Resta aperto un altro fronte per la giustizia sportiva, il fascicolo relativo ai contratti dei giocatori bianconeri, le cosiddette 'manovre stipendi'. Nell'ambito della giustizia ordinaria, il 27 marzo è in calendario l'udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio dell'ex presidente Andrea Agnelli e di altri 11 indagati, oltre alla stessa Juventus, come persona giuridica.
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